Guerra Ucraina Russia, Zelensky da Meloni a Roma. Premier: "Fermo sostegno a Kiev"

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Dopo la visita a Londra dove è stato ricevuto dal premier Starmer a Downing Street, il presidente ucraino ha incontrato a Parigi Emmanuel Macron, poi faccia a faccia con Meloni per discutere del futuro della guerra. Meloni: "L'Ucraina continua a resistere in modo eroico perchè è un popolo che vuole decidere il proprio futuro, la comunità internazionale ha il dovere di aiutarla".  Il leader ucraino ringrazia Roma per il "sostegno solido" e per la Conferenza sulla Ricostruzione che si terrà a Roma nel luglio 2025

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Zelensky a Macron: 'Prima dell'inverno abbiamo bisogno di voi'

"Prima dell'inverno, abbiamo bisogno del vostro sostegno": lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, all'omologo francese, Emmanuel Macron, che lo ha ricevuto questo pomeriggio all'Eliseo.

Mosca facilita l'ingresso in Russia senza visto per i georgiani

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che amplia il regime di ingresso in Russia senza visto per i cittadini georgiani consentendo loro di entrare nel Paese per motivi di lavoro o di studio per oltre 90 giorni senza bisogno di un visto. Lo riporta l'agenzia Interfax. Già l'anno scorso la Russia aveva introdotto la possibilità per i cittadini georgiani di entrare in Russia senza visto per un periodo fino a 90 giorni e aveva annullato la sospensione dei voli diretti tra le due repubbliche ex sovietiche. Il provvedimento arriva alla vigilia delle elezioni parlamentari georgiane in programma il 26 ottobre. Ma anche dopo che lo scorso 20 settembre - stando a quanto scrive la Reuters sul suo sito web - l'ambasciatore Ue in Georgia, Pawel Herczynski, ha dichiarato che se il voto non dovesse essere considerato "libero, equo e pacifico" l'Unione europea potrebbe prendere in considerazione la possibilità di sospendere temporaneamente l'attuale sistema che dal 2017 consente ai cittadini georgiani di entrare nella zona Schengen senza visto per un periodo non superiore a 90 giorni. Alcuni osservatori ritengono che sia in corso un riavvicinamento tra i governi di Russia e Georgia, che ancora non hanno relazioni diplomatiche formali dopo la guerra del 2008 che vide le truppe russe arrivare quasi alle porte di Tbilisi e il Cremlino riconoscere come "indipendenti" le repubbliche separatiste georgiane di Abkhazia e Ossezia del Sud, di fatto sotto l'influenza di Mosca. Diversi Paesi occidentali hanno inoltre criticato delle nuove leggi georgiane che molti osservatori considerano potenzialmente lesive delle libertà civili o di fatto una violazione dei diritti delle minoranze sessuali e ritengono riprendano leggi similari in vigore in Russia.

Zelensky a Parigi: 'Cessate il fuoco non è tema in agenda'

Il "cessate il fuoco" non è un "argomento" sul tavolo delle discussioni di questi giorni con i principali governi europei: lo ha detto a Parigi, dove all'Eliseo ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Kiev approva il primo grande aumento delle tasse dall'invasione

Il parlamento ucraino ha approvato oggi il primo grande aumento delle tasse dall'invasione della Russia, una mossa che i legislatori sperano possa colmare il deficit a causa dell'impennata delle spese militari. La guerra di Mosca ha martoriato l'economia ucraina negli ultimi due anni e mezzo, causando distruzioni per decine di miliardi di dollari, provocando un enorme buco nelle finanze statali e costringendo Kiev a fare affidamento sugli aiuti occidentali per mantenersi a galla. La legge adottata impone un'aliquota effettiva sui profitti delle banche del 50%, un aumento della tassa di guerra pagata dai civili dall'1,5% al 5% e un'imposta sulle società finanziarie del 25%, oltre ad altre misure. L'aumento delle tasse ha suscitato una reazione contrastante da parte dei parlamentari ucraini, 40 dei quali hanno votato contro la misura e 11 si sono astenuti. "In effetti, la Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) ha votato una decisione vergognosa di aumentare radicalmente le tasse per tutti gli ucraini", ha dichiarato ai giornalisti il deputato ucraino dell'opposizione Oleksiy Goncharenko. "Questa tassa è pagata da ogni ucraino che lavora: medici, insegnanti, giornalisti, ingegneri energetici... tutti la pagano", ha detto. L'anno prossimo Kiev prevede di spendere più del 60% dell'intero bilancio statale per la difesa, aumentando le spese per armi e attrezzature militari. Ma deve ancora affrontare un deficit di bilancio pari a circa un quinto del Pil. Anche l'inflazione è in aumento: i prezzi al consumo sono saliti dell'8,6% su base annua nel settembre 2024, rispetto al 7,5% di agosto, secondo i dati pubblicati oggi dal servizio statistico statale.

Media, deposito greggio in Crimea ancora in fiamme dopo 3 giorni

Non sarebbe stato ancora estinto l'incendio scoppiato tre giorni fa in un deposito di petrolio di Feodosia, in Crimea, impianto che le forze armate ucraine affermano di aver colpito in un raid il 7 ottobre: lo sostengono diversi media, tra cui la Tass. "La liquidazione delle conseguenze della situazione di emergenza prosegue", ha detto il sindaco de facto di Feodosia, Igor Tkachenko, secondo l'Afp. Tkachenko ha inoltre annunciato che 1.137 abitanti della zona sono stati evacuati per motivi di sicurezza. La Tass afferma che in alcune zone si sono registrate interruzioni nel servizio di approvvigionamento idrico "a causa della riparazione del Canale della Crimea settentrionale iniziata a settembre e del maggiore consumo di acqua per spegnere l'incendio", ma che secondo l'azienda pubblica locale "Acqua di Crimea", le forniture idriche saranno ripristinate in circa 12 ore. 

Cremlino conferma invio Trump test covid ma nega telefonate private con Putin

Il Cremlino conferma l'invio, da parte di Donald Trump nel 2020, di test per il covid, anche se parla dell'invio in Russia e non a Vladimir Putin, ma smentisce le diverse telefonate personali fra l'ex Presidente americano, ora candidato alle presidenziali di novembre, e il Presidente russo, di cui scrive nel suo nuovo libro "War" il giornalista premio Pulitzer americano Bob Woodward. "Quanto alle telefonate, non è vero, non ci sono state", ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov, parlando delle conversazioni telefoniche private, fino a sette, che i due avrebbero avuto, secondo un collaboratore di Trump. L'invio dei test rientra nel quadro di un programma di cooperazione internazionale all'inizio della pandemia, ha semplificato il portavoce. "I primi funzionavano male e in un primo momento non c'erano abbastanza dispositivi...tutti i Paesi cercavano di scambiarsi materiali. Abbiamo inviato ventilatori agli Usa, loro ci hanno inviato test", ha spiegato. 

Ue condanna attacchi russi contro mercantili nel Mar Nero

L'Unione Europea condanna i crescenti "attacchi" della Russia contro mercantili che trasportano grano ucraino solcando le acque del Mar Nero, azioni che violano "palesemente" il diritto internazionale e vanno fermate "immediatamente". Lo ha detto il portavoce dell'Ue per gli Affari Esteri, Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. "Nei giorni scorsi - ha sottolineato - la Russia ha intensificato gli attacchi contro navi civili che trasportavano grano ucraino nel Mar Nero, minando ulteriormente la sicurezza alimentare globale e la libertà di navigazione".   

Ieri, ha continuato, "due navi sono state prese di mira con missili balistici nel porto di Odessa", una battente bandiera di Panama e un'altra di Palau. "Gli attacchi al porto hanno provocato almeno 7 morti e 11 feriti. Pochi giorni fa è stata attaccata anche una nave proveniente da Saint Kitts e Nevis; il mese scorso la Russia ha bombardato una nave che trasportava grano in Egitto", oltre ad aver attaccato un mercantile turco. "Tutte queste azioni - ha proseguito - si aggiungono alla distruzione da parte della Russia dei depositi di grano e delle infrastrutture portuali dell'Ucraina, con attacchi mirati giornalieri, e al continuo furto di grano ucraino".   

Zelensky è arrivato a Parigi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Parigi da Londra, come parte di un tour europeo volto a garantire aiuti prima delle elezioni presidenziali cruciali negli Stati Uniti. La presidenza ucraina ha detto all'Afp che Zelensky è arrivato nella capitale francese, dove incontrerà il presidente Emmanuel Macron. Questa sera il leader ucraino è atteso a Roma dove incontrerà la premier Giorgia Meloni. 

Zelensky con Rutte e Starmer: 'più armi e vicini a Nato per pace giusta'

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer e il Segretario generale della Nato Mark Rutte con i quali ha parlato di ''integrazione euro-atlantica e rafforzamento militare dell'Ucraina''. Perché ''questi sono i passi che creeranno le migliori condizioni per ripristinare una pace giusta'', ha sottolineato il leader ucraino su 'X'. ''Abbiamo anche discusso della rapida attuazione delle decisioni del Summit Nato di Washington e concordato sui nostri prossimi passi'', ha aggiunto.

Mosca, 24 leader e Guterres al vertice dei Brics in Russia

Ventiquattro capi di Stato o di governo e il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, saranno presenti al vertice dei Paesi Brics, in programma dal 22 al 24 ottobre a Kazan, in Russia. Lo ha detto oggi il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov. Altri otto Paesi saranno rappresentati a livello minore. Ushakov, citato dalle agenzie russe, ha precisato che nove dei dieci Paesi Brics saranno rappresentati a livello di leader, mentre il decimo, l'Arabia Saudita, invierà il ministro degli Esteri. Il consigliere ha aggiunto che a margine dell'evento il presidente Vladimir Putin ha in programma una ventina di incontri bilaterali, che cominceranno già il 21 ottobre. Del Brics fanno parte Russia, Brasile , India , Cina, Sudafrica, Egitto, Etiopia, Iran, Emirati arabi uniti e Arabia Saudita.

Esperti di missili nordocreani dispiegati con le forze della Russia, ci sono già vittime

Decine di ingegneri militari nordcoreani stanno operando al fianco delle forze russe, dietro le linee, per aiutarle a orientare i missili balistici KN-23 contro obiettivi ucraini, denunciano fonti ucraine e sudcoreane citate dal Guardian. Nelle zone occupate dell'Ucraina ci sono già stati dei nordcoreani uccisi, in particolare nel raid missilistico ucraino contro le zone controllate dai russi nella regione di Donetsk della scorsa settimana, ha precisato Andriy Kovalenko, direttore del Centro per il contrasto della disinformazione ucraino e confermato il ministro della difesa sudcoreano Kim Yong-hyun. 

Sarebbe questa la prima volta in cui un governo straniero ha inviato militari in uniforme per combattere al fianco della Russia. Nei giorni scorsi i militari ucraini hanno reso noto di aver distrutto munizioni nordcoreane in un raid contro un magazzino della regione russa di Bryansk.

Budapest: "Se l'Ucraina entra nella Nato ora è guerra mondiale"

Un ingresso dell'Ucraina nella Nato "nelle attuali circostanze" provocherebbe la "Terza guerra mondiale". Lo ha detto il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, parlando con i giornalisti a margine del Forum internazionale del gas a San Pietroburgo. "Se l'Ucraina viene accettata come membro della Nato nelle attuali circostanze, significherebbe lo scoppio della Terza guerra mondiale, e noi ci siamo dichiarati contrari a provocare uno scontro diretto tra la Russia e la Nato", ha affermato Szijjarto, citato dalla Tass. 

Zelensky: "Sostegno militare a Kiev chiave per la pace"

"Ho incontrato il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer e il segretario generale Nato Mark Rutte. Gli argomenti chiave delle nostre discussioni sono stati l'integrazione euro-atlantica e il rafforzamento militare dell'Ucraina. Questi sono i passi che creeranno le migliori condizioni per ripristinare una pace giusta. Abbiamo anche discusso della rapida attuazione delle decisioni del Summit NATO di Washington e concordato i nostri prossimi passi". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

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Podolyak: "Garanzie di sicurezza? Alleati sblocchino divieti sulle armi"

Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina e il concetto di "deterrenza" sono "vaghi e leggendari" se oggi "alcuni degli alleati mancano chiaramente della volontà politica di prendere decisioni assolutamente logiche ed efficaci (e molto più semplici) sulle armi e sull'abolizione dei divieti informali". Lo ha dichiarato Mikhailo Podolyak, consigliere dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sul social X. 

Nel giorno in cui Zelensky è in visita nelle principali capitali europee, tra cui Roma, Podolyak ha respinto con forza l'ipotesi che Kiev ceda la sovranità su alcuni territori in cambio di "garanzie di sicurezza" o altre "forme di scambio". Secondo il consigliere, che invita a lasciare da parte "le illusioni illogiche e le aspettative ingiustificate", senza la sconfitta della Russia "non ci sono garanzie di sicurezza efficaci e nessuno accetterà di darle".

Ucraina: attacco russo a porto Odessa, bilancio sale a 8 morti

Otto persone sono state uccise e altre nove ferite, secondo l'ultimo bilancio aggiornato degli attacchi russi sulla regione costiera di Odessa, nel sud dell'Ucraina. "Il bilancio delle vittime dell'attacco di ieri è salito a otto persone. Un uomo di 26 anni è morto in ospedale", ha detto su Telegram Oleg Kiper,  governatore della regione di Odessa, poco dopo che un'altra persona è morta a causa delle ferite riportate.

L'attacco ha colpito una nave portacontainer civile battente bandiera di Panama, ha spiegato il governatore Oleg Kiper su Telegram. "Questo e' il terzo attacco contro una nave civile negli ultimi quattro giorni", ha aggiunto la stessa fonte. L'attacco è avvenuto due giorni dopo che un missile russo ha colpito una nave battente bandiera Palau nel porto di Odessa, uccidendo una persona a bordo, secondo le autorità locali. Dall'inizio della guerra, la Russia ha preso di mira ripetutamente la regione costiera ucraina di Odessa, colpendo navi e silos di grano in quello che Kiev vede come un tentativo illegale di distruggere la sua capacita' di esportazione.

Zelensky: "Con Starmer lavoreremo al Piano per la vittoria"

"Durante il mio incontro con il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, ho delineato i dettagli del nostro Piano per la vittoria. Abbiamo concordato di lavorarci insieme ai nostri alleati. Il piano mira a creare le giuste condizioni per una giusta fine della guerra. Ringrazio il Regno Unito per il suo continuo supporto alla difesa del nostro Paese, anche con armi a lungo raggio". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendo del suo incontro col premier britannico a Londra. 

Media: "Evacuato oltre un milione di civili dal Donetsk controllato da Kiev"

Oltre un milione di persone sono state evacuate, dall'inizio della guerra, dal territorio della regione ucraina di Donetsk (est) ancora sotto il controllo di Kiev: lo ha reso noto il capo del dipartimento delle operazioni e delle comunicazioni presso l'amministrazione militare della regione, Dmytro Petlin, come riporta Ukrinform. "Durante il periodo di evacuazione dal territorio della regione di Donetsk sotto il controllo ucraino, sono state ricollocate circa 1.161 milioni di persone, tra cui 185.500 bambini e circa 46.000 persone con disabilità", ha affermato Petlin. "Nella zona controllata dalle autorità ucraine nel Donetsk rimangono circa 335.000 persone", ha aggiunto Petlin, spiegando che le evacuazioni vengono effettuate quotidianamente. 

Ex ambasciatore a Kiev: "Fine guerra nel 2025? Decide solo Putin"

Volodymyr Zelensky ‘apre’ alla fine della guerra in Ucraina nel 2025, ma è solo Vladimir Putin che deciderà quando chiudere il conflitto. Nel giorno dell’arrivo a Roma del presidente ucraino, l’ex ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo, commenta le parole di Zelensky, secondo cui il prossimo anno potrebbe essere quello per “un’azione decisiva” per la fine della guerra. “Lo decide Putin se avviare i negoziati, non l’Ucraina – dice all’Adnkronos – perché tuttora il presidente russo è convinto di potere vincere. Quando arriverà alla conclusione che l’Occidente continuerà a sostenere Kiev, allora deciderà di sedersi al tavolo per chiudere la guerra”.

Intanto, il presidente ucraino presenterà in queste ore, tra Roma, Londra, Parigi e Berlino il suo piano per la vittoria, che “è un piano di pace non di guerra, ancorché il termine vittoria si presti effettivamente a qualche equivoco”, spiega l’ex ambasciatore, rientrato in Italia in estate, dopo aver vissuto a Kiev tutte le fasi del conflitto. “L’obiettivo che gli ucraini si prefiggono è infatti quello di ottenere il ritiro delle truppe russe dai territori occupati ed il raggiungimento di una pace giusta e duratura – sottolinea Zazo - Gli ucraini chiedono innanzitutto un rafforzamento degli aiuti militari e finanziari da parte degli alleati, compresa l’autorizzazione all’utilizzo delle armi a lungo raggio per poter colpire gli obiettivi militari in profondità interritorio russo da dove partono gli attacchi missilistici indiscriminati e i bombardamenti aerei alle infrastrutture energetiche e civili ucraine”.

Quello che Kiev chiede, sostiene l’ex ambasciatore, “è di poter combattere ad armi pari con i russi”, oltre a “ottenere rassicurazioni sull’adesione, possibilmente in tempi rapidi, alla Nato e alla Ue”. “Nel giudizio ucraino – ricorda - solo allora vi saranno le condizioni favorevoli per il raggiungimento della pace poiché Putin rispetta solo il linguaggio della forza e sarà disponibile ad avviare negoziati soltanto quando sarà finalmente convinto che non potrà più vincere”.

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Kiev: "Colpito in Russia deposito con 400 droni kamikaze"

La Marina militare ucraina ha annunciato di aver distrutto ieri, in collaborazione con il Servizio di sicurezza di Kiev, un deposito di droni kamikaze Shahed vicino alla città di Oktyabrsky, nella regione russa di Krasnodar. "Secondo le informazioni disponibili - si legge in un comunicato pubblicato su Telegram - nel deposito c'erano al momento dell'attacco circa 400 droni". La distruzione della base "ridurrà significativamente la capacità degli occupanti russi di terrorizzare i civili nelle città e nei villaggi ucraini", conclude la nota. 

L'Ue: "La Russia fermi gli attacchi alle navi con grano ucraino"

Gli attacchi russi alle scorte e forniture di grano ucraino "sono una palese violazione del diritto internazionale e devono cessare immediatamente. La Russia sta prendendo di mira direttamente la fornitura di cibo alle persone più bisognose e questo dimostra la determinazione della Russia a continuare a trasformare ulteriormente il cibo in un'arma influenzando negativamente la sicurezza alimentare globale mettendo a rischio milioni di persone non tanto in Ucraina o in Europa ma nelle persone vulnerabili nei paesi dell'Asia e dell'Africa". Lo ha detto il portavoce per la politica estera Ue Peter Stano, nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa della Commissione europea. "Questa è anche la risposta di Putin a tutti coloro che dicono che la pace con Putin", ha aggiunto. "Invitiamo tutti i paesi del mondo a condannare gli attacchi della Russia alla libertà di navigazione e alla sicurezza alimentare globale e chiediamo loro anche di fare appello alla Russia e pressioni affinché fermi immediatamente questi attacchi così come l'aggressione illegale contro l'Ucraina". "La Russia ha intensificato gli attacchi alle navi civili che trasportavano grano ucraino nel Mar Nero, minando ulteriormente la sicurezza alimentare globale e la libertà di navigazione - ha sottolineato Stano -. Ieri due navi sono state prese di mira con missili balistici", ha aggiunto ricordando diversi attacchi degli ultimi giorni, incluso quello a "una nave che trasportava grano in Egitto. In precedenza proveniente dalla Turchia è stata presa di mira". Sono "Paesi che Putin afferma essere amici". "Tutte queste azioni si aggiungono alla Russia che distrugge i depositi di grano e le infrastrutture portuali dell'Ucraina con attacchi mirati giornalieri e il continuo furto di grano ucraino".

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