Guerra Israele-Hamas, manifestanti bloccano autostrada a Tel Aviv: "Ostaggi a casa"

©Ansa

Un'alta fonte israeliana ha smentito le notizie di una possibile svolta verso un accordo per la liberazione di altri ostaggi in cambio di un cessate il fuoco a Gaza. Il segretario generale dell'Onu Guterres parla di distruzione senza precedenti a Gaza. Israele afferma di aver ucciso 100 miliziani di Hamas in 24 ore a Khan Yunis, dopo che un'esplosione ha causato la morte di 21 soldati nella Striscia di Gaza. Tajani oggi in Libano, poi in serata sarà in Israele

LIVE

Medioriente, al via la visita di Cameron, focus su soluzione due Stati e ostaggi

Il ministro degli Esteri del Regno Unito, David Cameron, inizia oggi la sua visita in Medio Oriente. Durante il suo viaggio si recherà in Israele, in Cisgiordania, in Turchia e in Qatar per incontrare diversi funzionari locali, scrivono i media britannici. Nella giornata di oggi è atteso l'incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme e il presidente palestinese Abu Mazen a Ramallah. Cameron esorterà Netanyahu a ripristinare le forniture di acqua, elettricità e carburante a Gaza e ribadirà il sostegno del Regno Unito ad una soluzione a due Stati nei suoi colloqui con Abu Mazen. I principali punti di discussione per il Regno Unito saranno la spinta per ottenere maggiori aiuti a Gaza, un nuovo accordo sugli ostaggi e la discussione di un cessate il fuoco sostenibile a lungo termine. 

Ft: "Washington chiede a Pechino di premere sull'Iran per fermare gli attacchi Houthi"

Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Cina di sollecitare Teheran a tenere a freno i ribelli Houthi che attaccano le navi commerciali nel Mar Rosso, ma hanno registrato scarsi segnali di aiuto da Pechino, secondo funzionari americani citati dal Financial Times. 

La questione è stata ripetutamente sollevata negli ultimi tre mesi con alti funzionari cinesi ai quali è stato chiesto di trasmettere un avvertimento all'Iran perché non alimenti le tensioni in Medio Oriente dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre a Israele e la guerra che è seguita.

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan e il suo vice, Jon Finer, hanno discusso della questione negli incontri di questo mese a Washington con Liu Jianchao, capo del dipartimento internazionale del Partito comunista cinese, secondo i funzionari statunitensi. Anche il segretario di Stato Antony Blinken ha affrontato il tema, secondo quanto riportato da un funzionario del Dipartimento di Stato. 

Ministro Esteri Spagna in Medio Oriente per de-escalation

Il ministro spagnolo degli Esteri, Josè Manuel Albares, ha cominciato un giro in Medio Oriente, che lo porterà in Libano e Iraq, con incontri al più alto livello, per promuovere una de-escalation della tensione nella regione, indica una nota del ministero. Nel suo primo scalo oggi a Beirut, Albares si riunirà con il primo ministro libanese, Najib Mikati. La Spagna contribuisce con 650 militari alle  missioni di pace della Finul, la forza interina delle Nazioni Unite in Libano, attualmente sotto il comando del generale spagnolo Aroldo Lazaro. Bagdad sarà la seconda tappa del giro, che comincerà nella Base Union III, dove Albares si riunirà con le autorità militari spagnole che partecipano alla Coalizione globale contro Daesh e alla missione Nato in Iraq. Il capo della diplomazia iberica ha previsto un incontro con il suo omologo iracheno Fuad Hussein, col quale analizzerà, fra gli altri temi, la situazione nella regione provocata dal conflitto a Gaza, per la quale Madrid insiste sulla necessità di una soluzione a due Stati, con la convocazione di una conferenza internazionale di pace. Albares si riunirà inoltre con il presidente iracheno Rashid e il primo ministro Al Soudani. 

Israele: "L'esercito aumenta la pressione su Hamas a Khan Yunis"

L'esercito israeliano sta proseguendo nella sua offensiva contro Hamas nell'area di Khan Yunis nel sud della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare sottolineando che le truppe "aumentano la pressione" su Hamas eliminando "diverse cellule armate" con il fuoco dei cecchini, con i tank e i raid aerei. Nelle ultime 24 ore - secondo la stessa fonte - l'esercito ha condotto varie operazioni sulle postazioni di Hamas di Khan Yunis uccidendo "molti operativi" della fazione islamica. Le azioni militari hanno riguardato anche il centro della Striscia. 

Esercito Israele

©Ansa

Ministro di Israele ribadisce: "Sganciare l'atomica su Gaza"

Durante una visita nella città di Hebron, in Cisgiordania, il ministro israeliano per gli Affari e il patrimonio di Gerusalemme, Amichai Eliyahu, su posizioni di estrema destra, ha ribadito il suo appello a sganciare una bomba atomica sulla Striscia di Gaza. Eliyahu ha aggiunto che la Corte internazionale di Giustizia, che esamina le accuse di genocidio contro Israele, "conosce le mie posizioni". Lo riporta Haaretz. 

Iran: "Gli attacchi Houthi nel Mar Rosso contro crimini di Israele"

"L'obiettivo degli Houthi yemeniti dietro gli attacchi alle navi commerciali nel Mar Rosso è porre fine ai crimini e al genocidio a Gaza da parte del regime sionista": lo ha detto ieri sera il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in un incontro con il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a New York, a margine della riunione del Consiglio di Sicurezza sul Medio Oriente. "Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno commesso un errore strategico colpendo gli Houthi, come rappresaglia agli attacchi del gruppo (sostenuto dall'Iran) contro le navi commerciali, perché ciò causerà l'espansione della tensione e del conflitto nella regione", ha aggiunto Amirabdollahian, citato dalla tv di Stato. Guterres, da parte sua, ha espresso preoccupazione per gli sviluppi nel Mar Rosso. 

Onu, Guterres: "Distruzione a Gaza senza precedenti". VIDEO

Wsj: "Hamas pronto a discutere il rilascio degli ostaggi in cambio di una pausa nei combattimenti"

Esponenti di Hamas si sarebbero detti disponibili con i mediatori internazionali a discutere di un accordo sul rilascio di alcuni degli ostaggi israeliani - civili, donne e bambini - in cambio di una significativa pausa nei combattimenti. A riferirne sono stati funzionari egiziani citati dal Wall Street Journal. Il gruppo in precedenza - sottolinea il Wsj - aveva respinto qualsiasi proposta che non comportasse un cessate il fuoco permanente: l'annuncio - scrive - fa registrare un cambiamento significativo da parte di Hamas, che per settimane ha insistito sul fatto che avrebbe negoziato sugli ostaggi solo nel quadro di un accordo globale che avrebbe portato ad una cessazione permanente della guerra.

Israele Palestina, il piano in dodici punti dell'Ue per una soluzione a due stati

È un piano di dodici punti quello preparato dall'alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, con l'intento di porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente. Non si tratterebbe di un piano di pace, come lo stesso Borrell ha precisato, ma un piano per la soluzione a due Stati: ecco le sue specifiche. IL PIANO

Iraq: "Gli attacchi Usa non aiutano a placare gli animi"

Gli attacchi americani della notte scorsa in Iraq "non aiutano a placare gli animi": lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale iracheno, Qassem al-Aaraji, deplorando "l'aggressione e la flagrante violazione della sovranità irachena". "La parte americana dovrebbe fare pressione per fermare l'aggressione a Gaza piuttosto che prendere di mira e bombardare le sedi di un'istituzione nazionale irachena", ha aggiunto riferendosi all'organizzazione Hashd al-Shaabi, gli ex paramilitari filo-iraniani ufficialmente integrati nelle forze irachene. 

Lavrov, palestinesi si uniscano e "superino la guerra civile"

Il popolo palestinese dovrebbe mostrare unit+ e fermare la guerra civile per raggiungere l'obiettivo della costruzione di uno Stato palestinese, ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "Quando si tratta di discutere i parametri del cosiddetto 'domani', i seguenti fattori dovrebbero essere di fondamentale importanza: in primo luogo, la volontà consolidata del popolo palestinese stesso", ha detto Lavrov ieri in una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu a New York dedicata alla crisi in Medio Oriente. "La prima e principale condizione e' l'unita' della nazione palestinese stessa. Crediamo che i nostri fratelli e sorelle palestinesi dimostreranno saggezza strategica e abbandoneranno tutte le considerazioni opportunistiche e il conflitto civile, che impediscono il processo di costruzione della nazione", ha affermato il capo della diplomazia russa. I palestinesi "dovrebbero decidere da soli come sarà il loro futuro Stato, chi dovrebbe governarlo e come", ha ammonito Lavrov. E' troppo presto per parlare di "domani", poichè prima dovrebbe essere raggiunto il cessate il fuoco a Gaza, ha poi fatto notare. "Una volta allentata la fase acuta dell'attuale crisi", ha spiegato la posizione di Mosca Lavrov, "cosa che dovrebbe essere facilitata da un appello del Consiglio di Sicurezza per un cessate il fuoco, proponiamo di avviare consultazioni a livello ministeriale per consolidare le posizioni dei principali attori regionali e, su questa base, sviluppare passi concreti per promuovere il ripristino dell'unità palestinese". "Nella prossima fase sarà richiesta la convocazione di una conferenza internazionale sul Medio Oriente. Lo scopo di tale conferenza è la dichiarazione di uno Stato palestinese e l'elaborazione di misure per garantire una sicurezza affidabile per Israele e normalizzare le sue relazioni con tutti i Paesi arabi e, in generale, musulmani", ha detto Lavrov. 

Lavrov

©Ansa

Medioriente, raid Usa contro missili anti-nave Houthi

Gli Stati Uniti hanno effettuato nuovi attacchi nello Yemen alle prime ore di oggi, distruggendo due missili antinave Houthi che erano puntati sul Mar Rosso ed erano pronti per il lancio. A darne notizia è stato il Us Central Command, precisando che l'attacco è avvenuto intorno alle 2.30: "Le forze statunitensi hanno identificato i missili nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della marina statunitense nella regione", si legge in un messaggio postato su X. "Le forze statunitensi hanno successivamente colpito e distrutto i missili per legittima difesa. Questa azione proteggerà la libertà di navigazione e renderà le acque internazionali più sicure per le navi della marina americana e le navi mercantili", conclude.

Idf: "Hamas ha stabilito una roccaforte centrale dei terroristi nel cuore di un quartiere residenziale a Khan Yunis, Gaza, adiacente a due scuole"

Wsj, Hamas pronta a liberare ostaggi in cambio di pausa

Rappresentanti di Hamas hanno detto ai mediatori internazionali di essere pronti a discutere il rilascio di alcuni prigionieri in cambio di una "significativa" pausa nei combattimenti. Lo riporta il Wall Street Journal, che cita fonti egiziane. L'apertura segna un importante cambio di strategia da parte di Hamas, che per settimane aveva legato la liberazione degli ostaggi a un accordo per la fine permanente del conflitto con Israele. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al momento non ha commentato. 

Mar Rosso: Usa, distrutti due missili antinave degli Houthi

Gli Stati Uniti hanno distrutto due missili antinave degli Houthi che erano diretti nel Mar Rosso ed erano pronti al lancio. Lo afferma lo Us Central Command, sottolineando che le forze americane hanno identificato le armi nelle aree dello Yemen controllate dai ribelli e hanno determinato che rappresentavano una minaccia. Le forze Usa hanno distrutto i missili in "autodifesa. Questa azione proteggerà la libertà di navigazione e renderà le acque internazionali più sicure", si legge in un comunicato del Centcom. 

Gaza: Cameron oggi in Israele, vedrà Netanyahu e Katz

Inizierà oggi da Israele e proseguirà nei territori palestinesi, in Qatar e in Turchia il viaggio in Medio Oriente del ministro degli Esteri britannico David Cameron. Lo rende noto Londra. Cameron terrà "colloqui ad alto livello" con i leader regionali per porre fine a quella che ha descritto come una situazione "disperata" a Gaza, spiega un comunicato del ministero degli Esteri britannico. Cameron concentrerà le discussioni sull'invio di maggiori aiuti a Gaza, sul rilascio di più ostaggi e sul raggiungimento di un "cessate il fuoco sostenibile e permanente". Il ministro degli Esteri britannico incontrerà il premier Benjamin Netanyahu e il suo omologo israeliano Israel Katz per parlare degli aiuti umanitari e delle vittime civili nella Striscia, precisa Londra. Cameron incontrerà anche il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas per ribadire il sostegno del Regno Unito alla soluzione dei due stati "in modo che israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco in pace", si legge nella dichiarazione.

Mondo: I più letti