Il presidente ucraino è già negli Stati Uniti e domani sarà alla Casa Bianca per l'incontro con Joe Biden. Usa annunceranno un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev entro la fine del mese. L'Ucraina ha già approvato "tre delle quattro leggi" chieste dalla Commissione Ue per veder completate le richieste nel suo rapporto sull'apertura dei negoziati di adesione. "Ora ci aspettiamo che sia l'Ue a rispettare gli impegni" ha detto il ministro degli Esteri ucraino
Russia, elezioni con legge marziale anche in 4 regioni annesse
La Commissione elettorale centrale russa ha adottato una risoluzione per consentire lo svolgimento delle elezioni presidenziali russe del prossimo 17 marzo anche nellequattro regioni sotto la legge marziale nel marzo 2024. La Commissione elettorale ha adottato all'unanimità la risoluzione, pochi giorni dopo che il presidente Vladimir Putin ha ufficializzato la sua candidatura per un quinto mandato al Cremlino.
Ucraina, Colonna: "Voglio credere che l'Ue sarà unita sull'ok ai negoziati"
"Per quanto riguarda l'Ucraina, conosciamo la situazione e sappiamo che è necessario dimostrare il nostro sostegno a lungo termine, vale a dire inviare il segnale strategico, ma anche per farlo e programmarlo e organizzarci in merito. Ciò significa tre cose". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri francese, Cathrine Colonna, al suo arrivo al Consiglio degli Affari Esteri a Bruxelles. "In primo luogo, adattare il Fondo europeo per la pace in modo che possa continuare ad aiutare l'Ucraina e, in una nuova logica, indirizzarlo maggiormente verso gli aiuti per la produzione e l'acquisizione di equipaggiamenti europee. In secondo luogo, ciò significa rafforzare le sanzioni e quindi speriamo nell'adozione entro la fine dell'anno del 12esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per incidere sullo sforzo bellico russo. In terzo luogo, ovviamente, è la questione dell'apertura dei negoziati di adesione soprattutto con l'Ucraina e la Moldavia. E avete sicuramente visto che il presidente della Repubblica ha indicato che la Francia appoggia l'apertura di tali negoziati".
Portavoce: "Sono 6 giorni che non abbiamo notizie di Navalny"
La portavoce di Alexey Navalny dichiara che l'oppositore non è comparso all'udienza di un processo alla quale avrebbe dovuto partecipare stamattina in videoconferenza dal carcere e denuncia che "questo è già il sesto giorno" che lo staff di Navalny non ha notizie del dissidente, detenuto per motivi ritenuti di chiara matrice politica. Lo riporta la testata Meduza. "Questo è già il sesto giorno da quando non sappiamo dove sia Alexey o cosa gli sta succedendo", ha scritto Kyra Yarmysh su internet. I funzionari della colonia penale IK-6 di Vladimir, dove Navalny è detenuto, affermano che ciò sia dovuto a presunti problemi alla rete elettrica che andrebbero avanti dal 7 dicembre. "Prendono in giro", è però il commento di Yarmish. I collaboratori del dissidente temono seriamente per la sua salute e denunciano che dal 6 dicembre anche agli avvocati sarebbe stato impedito di vedere Navalny. Stando a quanto raccontano, l'8 dicembre uno dei legali dell'oppositore sarebbe rimasto tutto il giorno davanti al centro detentivo ma senza riuscire a vedere Navalny. Yarmysh ha detto che la settimana scorsa Navalny si è sentito male nella sua cella e lo staff della colonia penale gli ha messo una flebo. "Ha avuto le vertigini e si è sdraiato sul pavimento", ha dichiarato Yarmish denunciando che il malore potrebbe essere "uno svenimento per fame".
Ucraina, Mar Nero: Gb annuncia la fornitura di 2 navi dragamine
Il Regno Unito fornirà due navi militari dragamine alla Marina ucraina, nell'ambito di un nuovo passo in avanti degli aiuti militari a Kiev, destinate - stando alle dichiarazioni di Londra - ad aiutare il Paese del presidente Volodymyr Zelensky a individuare e disinnescare ordigni sottomarini russi nel Mar Nero. Lo ha annunciato nelle scorse ore Grant Shapps, ministro della Difesa del governo Tory di Rishi Sunak. Queste unità "contribuiranno alle capacità dell'Ucraina di riaprire rotte navali cruciali per le esportazioni", ha detto Shapps. L'annuncio coincide con quello bilaterale fatto nelle stesse ore assieme alla Norvegia - per bocca dello stesso Shapps e del suo omologo di Oslo, Bjorn Arild Gram - sulla creazione di una Coalizione marittima per il sostegno del commercio navale di Kiev denominata Maritime Capability Coalition. Iniziativa descritta come una testimonianza ulteriore dell'impegno " a lungo termine" dei due alleati al fianco dell'Ucraina per "la difesa delle sue acque territoriali e il rafforzamento della sicurezza nel Mar Nero". Dal febbraio del 2022, inizio della guerra aperta con la Russia, la Gran Bretagna ha già fornito aiuti militari a Kiev per 4,6 miliardi di sterline, circa 5 miliardi di euro: al secondo posto in cifra assoluta fra gli alleati occidentali e della Nato dopo gli Usa.
Budapest: "E' la settimana ucraina, non cederemo ai ricatti"
"Il dibattito di questa settimana sarà dominato dall'Ucraina. Un gran numero di politici europei vuole prendere decisioni di grande importanza completamente impreparati e privi di un consenso strategico sul futuro dell'Europa: continueremo a prendere le nostre decisioni nell'interesse europeo e nazionale e non cederemo a nessuna pressione, indipendentemente da chi provenga, da cosa ricatti o da cosa prometta". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri magiaro Péter Szijjártó postando immagini del Consiglio Affari Esteri in corso a Bruxelles.
Gb: "Avdiivka teatro di combattimenti più intensi"
Nell'ultima settimana, la città di Avdiivka, nell'oblast di Donetsk, ha continuato ad essere teatro dei combattimenti più intensi sul fronte. Lo afferma l'intelligence britannica, aggiungendo che "in alcuni giorni quasi il 40% di tutti gli scontri hanno avuto luogo in questo piccolo settore".
"Le unità ucraine - aggiunge il ministero della Difesa di Londra - hanno probabilmente condotto con successo contrattacchi locali, negando alle forze russe il pieno controllo del villaggio di Stepove. È qui che la Russia sta tentando, con una manovra a tenaglia, di accerchiare Avdiivka e la sua zona industriale fortemente difesa".
Ucraina, Fsb: "Arrestate 18 spie di Kiev" in Crimea
Il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ha affermato di aver scoperto una "estesa rete dei servizi segreti ucraini" in Crimea e di aver arrestato, nell'ultimo anno, 18 "agenti di Kiev" nella regione.
Mosca ha annesso la Crimea nel 2014 e le agenzie di intelligence ucraine hanno segnalato un attivo movimento di resistenza anti-russo nella penisola. L'Fsb sostiene che le attività della presunta rete sarebbero state coordinate dall'agenzia di intelligence militare ucraina (Hur) e dal servizio di sicurezza ucraino (Sbu) sotto la guida di "operatori occidentali".
L'Fsb ha affermato che "agenti e complici dei servizi segreti ucraini" sono stati incaricati di svolgere attività di sabotaggio e hanno pianificato attacchi contro rappresentanti di alto profilo delle autorità di occupazione russe, come il capo della Crimea installato dalla Russia, Sergey Aksyonov.
Ucraina, Gb stanzia oltre 4 milioni di euro per indagini su crimini di guerra
Il governo del Regno Unito ha annunciato un pacchetto da 3,7 milioni di sterline (oltre 4 milioni di euro) per sostenere le indagini e il perseguimento dei crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina.
La guerra della Russi contro l’Ucraina sarebbe stata accompagnata da numerosi crimini di guerra e atrocità, con i pubblici ministeri ucraini che fino ad oggi hanno registrato più di 110.000 casi di crimini di guerra.
Russia, cresce la preoccupazione per Navalny: non è comparso in videolink all'udienza
Cresce la preoccupazione fra i sostenitori di Aleksei Navalny per le condizioni del dissidente detenuto nella regione di Vladimir dopo che neanche questa mattina è comparso in video collegamento a una udienza di un ennesimo procedimento a suo carico, ha reso noto la sua portavoce in esilio Kira Yarmish. Sono sei giorni che familiari, avvocati e collaboratori non hanno sue notizie. La dirigenza del carcere ha attribuito la mancata presenza di Navalny all'udienza di oggi a black out in corso dalla scorsa settimana.
"Ci stanno solo prendendo in giro", ha denunciato Yarmish. Dallo scorso sei dicembre, i suoi avvocati non hanno avuto il permesso di accedere al carcere e incontrare il loro assistito. L'8 uno dei legali è rimasto fuori dal carcere tutto il giorno, ma senza risultati. Due settimane fa, Navalny, che è sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento con il Novichok nel 2020, aveva accusato un malore durante una udienza. Si era dovuto sedere per terra.
Kuleba: "Fatto quanto richiesto, l'Ue dimostri capacità di decidere"
Gli ucraini possono anche mettersi a "saltare e ballare", in caso di necessità, ma Kiev ha fatto quanto è stato chiesto e ora il Consiglio Europeo dovrebbe dimostrare di essere in grado di prendere delle "decisioni" sull'avvio dei colloqui di adesione. Lo dice il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, a margine del Consiglio a Bruxelles. "C'era una formulazione chiara nella decisione della Commissione - ricorda Kuleba - per cui l'Ucraina dovrebbe allineare la propria legislazione alle raccomandazioni della commissione di Venezia. Tutte le principali raccomandazioni della commissione di Venezia sono state implementate nella legislazione ucraina. Possiamo saltare e ballare, se viene richiesto in aggiunta. Ma, se penso a ciò che è stato fatto, credo che la partita debba essere giocata in modo equo. Se ci viene detto di fare qualcosa e lo facciamo, deve essere registrata come risultato e servire come base per prendere ulteriori decisioni".
"Ci siamo costantemente opposti - prosegue - al concetto in base al quale, una volta che hai la lista di quello che devi fare e lo fai effettivamente, poi viene fuori che devi fare qualcos'altro: non è così che funziona. L'Ucraina ha fatto in un mese ciò che ci si aspettava fosse fatto entro quattro mesi, entro la fine di marzo: questo è un chiaro messaggio del nostro impegno e della nostra capacità. Ora non metto in dubbio l'impegno della stragrande maggioranza assoluta dei membri dell'Ue a procedere ai colloqui di adesione con l'Ucraina, ma il prossimo incontro del Consiglio Europeo deve dimostrare che esiste anche una capacità di prendere decisioni", conclude.
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Kuleba: "Ci servono F16, droni e difesa aerea, munizioni restano un problema"
"E' come imparare l'abc. Tutti sanno di cosa abbiamo bisogno: F-16, droni e munizioni, che restano un problema". Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a margine del Consiglio a Bruxelles. "Ci servono più sistemi di difesa aerea e intercettori, per poter contrastare i missili e i droni russi". Per Kuleba "l'Ue e gli altri Paesi che la pensano allo stesso modo devono sviluppare un certo livello di area comune nella difesa", conclude.
Kuleba: "Ci aspettiamo che l'Ue apra ai colloqui di adesione"
L'Ucraina ha già approvato nella Rada, il Parlamento, "tre leggi" sulle quattro che l'Ue aveva chiesto di approvare entro marzo 2024, inclusa quella sui diritti delle minoranze linguistiche, quindi "ci aspettiamo che l'Unione Europea apprezzi gli sforzi fatti dal nostro Paese e apra i colloqui di adesione". Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a margine del Consiglio a Bruxelles.
"Porto risultati molto specifici - continua - tre leggi sono state adottate dal Parlamento e firmate dal presidente: sul procuratore speciale anticorruzione, sull'ufficio nazionale anticorruzione e sull'educazione e la lingua delle minoranze nazionali". Si tratta di decisioni che dovrebbero "rimuovere le preoccupazioni espresse dall'Ungheria. Non voglio neppure immaginare né parlare", continua, delle "conseguenze devastanti che ci sarebbero se il Consiglio Europeo mancasse di prendere questa decisione, non solo per quanto riguarda l'Ucraina, ma sull'allargamento in senso ampio. Noi abbiamo fatto i nostri compiti, ci aspettiamo che l'Ue faccia i suoi", conclude.
Kuleba: "Vedrò mio collega ungherese, è la prima volta da guerra"
"Oggi vedrò di persona il ministro degli Esteri ungherese per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa". Lo ha detto Dmytro Kuleba arrivando al Consiglio Ue precisando che l'Ucraina ha approvato la legge sull'istruzione e l'uso della lingua per le minoranze "nel modo in cui voleva Budapest". Kuleba ha confermato che il presidente Volodymyr Zelensky e il premier magiaro Viktor Orban hanno avuto un breve scambio di vedute a margine della cerimonia d'insediamento di Milei a Buenos Aires ma non poter aggiungere di più. "Budapest - ha aggiunto - è sempre stata tra i Paesi più favorevoli all'ingresso dell'Ucraina nell'Ue e dunque va capito perché, se i dubbi che aveva sono stati risolti, non cambia la sua opposizione all'apertura dei negoziati".
Kiev: "Se Ue non apre a adesione sarà un errore devastante"
L'Ucraina ha già approvato "tre delle quattro leggi" chieste dalla Commissione Europea per veder completate le richieste nel suo rapporto sull'apertura dei negoziati di adesione e l'ultima restate è stata depositata al Parlamento. "È la dimostrazione del nostro impegno, abbiamo fatto i compiti a casa e ora ci aspettiamo che sia l'Ue a rispettare gli impegni: in caso contrario sarebbe devastante per l'Ucraina e per l'Unione Europea, perché lancerebbe il messaggio che l'Unione non è in grado di prendere decisioni storiche". Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba arrivando al consiglio affari esteri dell'Ue.
Kuleba: "Fatte 3 delle 4 leggi richieste per negoziati Ue"
"Qualche settimana fa la Commissione europea ha prodotto un rapporto con la raccomandazione al Consiglio europeo di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina e chiedendo all'Ucraina di fare entro marzo quattro leggi e mostrare progressi nella lotta alla corruzione. Io vengo a Bruxelles con risultati specifici: delle quattro leggi raccomandate dalla Commissione per marzo tre sono state adottate dal Parlamento e firmate dal presidente. Queste tre sono le più importanti: sul procuratore nazionale anti-corruzione; l'ufficio anticorruzione e l'uso delle lingue per le minoranze nazionali. Questo porta la legislazione nazionale a livello dell'Ue e dovrebbe eliminare le preoccupazioni espresse dall'Ungheria nelle discussioni. La quarta legge, quella sul lobbying, è stata calendarizzata al Parlamento e sarà adottata". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles.
"Sono venuto qui con un messaggio chiaro dell'impegno dell'Ucraina a fare la propria parte, per aprire i negoziati e andare avanti verso l'adesione all'Ue. In cambio, nello spirito di partnership e mutuo interesse, ci aspettiamo che l'Ue faccia una decisione di apprezzamento per lo sforzo fatto dall'Ucraina e apra i negoziati", ha aggiunto.
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