Guerra Israele-Hamas, presa Gaza City ovest. Trovato corpo di ostaggio vicino Shifa

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L'esercito israeliano ha completato la "cattura e il rastrellamento della parte occidentale della città". A dirlo è stato il ministro della Difesa israeliano Gallant, secondo cui l'operazione di terra dell'esercito si "sta muovendo verso la fase successiva". Lanciati due attacchi dentro infrastrutture sotterranee in cui si nascondevano dirigenti di Hamas. Secondo Israele, la donna trovata morta sarebbe stata uccisa dai terroristi.  La Bbc: "Spari in tutte le direzioni all'ospedale al-Shifa"

 

 

Biden 'fiducioso su ostaggi, grande collaborazione da Qatar'

Il presidente americano Joe Biden si è detto ''leggermente fiducioso'' sulla possibilità di raggiungere un accordo per la liberazione dei circa 240 ostaggi portati da Israele nella Striscia di Gaza, sottolineando che ''abbiamo ottenuto una grande collaborazione da parte del Qatar'', importante mediatore nella regione del Medioriente. ''Non voglio correre troppo perché non so cosa sia successo nelle ultime quattro ore'', ha detto Biden facendo riferimento alla durata del suo colloquio con il presidente cinese Xi Jinping.

Biden: 'Guerra finirà quando Hamas non potrà più fare cose orribili a Israele'

Non so quanto durerà la guerra a Gaza. L'operazione israeliana finirà quando Hamas non avrà più la capacità di uccidere, abusare e fare cose orribili agli israeliani''. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden nel corso di una conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente cinese Xi Jinping. Allo stesso tempo, Biden ha ricordato che "le persone vengono uccise a Gaza" e ha chiarito che "Israele ha l'obbligo di usare la massima cautela possibile nel perseguire i propri obiettivi. Hamas ha detto che intende attaccare nuovamente gli israeliani e questo è un dilemma terribile''. Biden ha anche affermato di aver chiarito "agli israeliani che sarebbe un errore rioccupare la Striscia di Gaza" e di aver detto a Benjamin Netanyahu "che quella dei due Stati è l'unica soluzione".

Israele, raid su casa leader politico Hamas Haniyeh

L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver attaccato la casa del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, nel Nord di Gaza, nel campo profughi di al-Shati, nel Nord di Gaza. Secondo la dichiarazione dell'esercito, la casa, disabitata, veniva utilizzata come base terroristica e luogo di incontro per alti funzionari di Hamas. E' stato inoltre riferito che l'Idf, operante nel campo profughi, ha localizzato e distrutto una scorta di armi appartenenti alla forza navale di Hamas. Le forze hanno anche attaccato il personale di Hamas e localizzato altre armi, tra cui cinture esplosive e missili Rpg. Lo riporta il Times of Israel. 

Herzog: "Non possiamo lasciare un vuoto a Gaza"

Israele dovrà disporre di una forza "molto forte" a Gaza una volta sconfitta Hamas per impedire al gruppo terrorista palestinese di governare nuovamente la Striscia. Lo ha dichiarato il presidente israeliano, Isaac Herzog, in un'intervista al Financial Times. "Se ci ritiriamo, chi prenderà il sopravvento? Non possiamo lasciare il vuoto. Dobbiamo pensare a quale sarà  il meccanismo", ha spiegato. "Ci sono molte idee, ma nessuno vorrà trasformare nuovamente questo posto, Gaza, in una base terroristica", ha avvertito Herzog. Le dichiarazioni del presidente israeliano arrivano dopo le osservazioni del primo ministro, Benjamin Netanyahu, che ha affermato che Israele dovrà mantenere il controllo della sicurezza a Gaza "per tutto il tempo necessario" e ha escluso qualsiasi ruolo per l'Autorita' nazionale palestinese (Anp) nel governare la Striscia dopo la guerra. Alcuni nel suo governo di estrema destra sono andati addirittura oltre, parlando della necessità di ripristinare gli insediamenti illegali com'erano

prima del ritiro del 2005. Il più forte alleato di Israele, gli Stati Uniti, hanno dichiarato nei giorni scorsi che l'Anp dovrebbe essere messa a capo della Striscia una volta finito il conflitto e hanno ripetutamente avvertito che Israele non dovrebbe "rioccupare" l'enclave. 

Gaza, ucciso un altro dipendente Unrwa, il totale sale a 103

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto che un altro suo operatore è stato ucciso in un attacco nel conflitto tra Hamas e Israele. La vittima si trovava nell'area di Gaza City. Dall'inizio delle ostilità, il 7 ottobre scorso, 103 "colleghi dell'Unrwa" hanno perso la vita (dato aggiornato al 14 novembre) nella Striscia, vale a dire il numero più alto di operatori umanitari delle Nazioni Unite uccisi in un conflitto nella storia dell'organizzazione, si legge in un comunicato.

Herzog: "Israele non lascerà un vuoto a Gaza, manterrà presenza"

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha detto che Israele non può lasciare "un vuoto" nel dopo guerra a Gaza e che deve mantenere nel futuro una solida forza per impedire ad Hamas di riaffermarsi nell'enclave palestinese. "Se ci ritiriamo chi prenderà il comando? Non possiamo lasciare il vuoto. Dobbiamo pensare - ha spiegato in un'intervista al Financial Times - a quale sarà il meccanismo, ci sono molte idee che vengono proposte". "Ma nessuno - ha aggiunto Herzog - trasformerà di nuovo Gaza in una base terroristica". 

Israele: morti altri 2 soldati in operazione a Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri due soldati uccisi durate i combattimenti nella Striscia di Gaza. Il totale - secondo la stessa fonte - è ora di 50 dall'inizio dell'operazione di terra nell'enclave palestinese.

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