Guerra Israele-Hamas, Idf: "Non controllano più Gaza Nord". Trattativa su ostaggi e tregua
Colloqui in corso per la liberazione di una decina di ostaggi in cambio di tre giorni di tregua. Aperto un nuovo corridoio umanitario verso sud. Bombardati in Libano obiettivi di Hezbollah. Un bombardamento israeliano ha distrutto la moschea Khaled Ben al-Walid, simbolo della città a Sud di Gaza. Guterres: "A Gaza numero bimbi morti supera qualunque guerra"
Hamas, a Gaza 10.569 morti (4324 bambini e 2823 donne)
Il ministero della sanità palestinese ha fornito un nuovo aggiornamento sui morti a Gaza sotto le bombe israeliane: sono 10.569 dei quali 4.324 bambini e 2.823 donne.
Ucciso a Gaza militare d'élite, il 32esimo dall'attacco di terra
L'esercito israeliano ha annunciato che il sergente dell'unità d'élite Shaldag, Jonathan Chazor, di 22 anni, è stato ucciso ieri combattendo contro i terroristi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Chazor era originario della comunità settentrionale di Katzir. La sua morte porta a 32 il bilancio dei soldati uccisi nell'offensiva di terra di Israele a Gaza, e a 350 dal 7 ottobre.
Brasiliani a Gaza esclusi per la 6/a volta da lista rimpatriati
L'ambasciata del Brasile in Palestina ha riferito oggi che i 34 brasiliani rimasti nel sud della Striscia di Gaza sono stati esclusi dalla sesta lista delle persone autorizzate a lasciare il territorio. Il ministro degli Esteri, Mauro Vieira, ha precisato che il governo israeliano aveva promesso di dare il permesso di uscire entro oggi al gruppo, che si trova nelle città di Rafah e Kan Yunis, vicino al confine con l'Egitto. L'elenco odierno comprende però 601 cittadini provenienti da Germania, Canada, Stati Uniti, Filippine, Romania e Ucraina. Fonti vicine a Luiz Inácio Lula da Silva hanno reso noto che il presidente brasiliano sarebbe "molto irritato" per il ritardo di Tel Aviv nel consentire ai brasiliani di lasciare la Striscia di Gaza. Anche per questo Brasilia ha chiesto l'aiuto degli Stati Uniti per cercare di sbloccare la situazione.
Blinken: "No a rioccupazione ma forse necessario periodo di transizione a Gaza"
"Gaza non può continuare ad essere governata da Hamas. È anche chiaro che Israele non può occupare Gaza. Ora, la realtà è che potrebbe essere necessario un periodo di transizione alla fine del conflitto". A dichiararlo, intervenendo da Tokio dove si è svolta la ministeriale dei capi delle diplomazie del G7, è stato il segretario di stato americano Antony Blinken. "Non vediamo una rioccupazione, e quello che ho sentito dai leader israeliani è che non hanno alcuna intenzione di rioccupare Gaza", ha aggiunto.
Idf: "Ucciso sergente 22enne a Gaza, 32 i militari morti in offensiva di terra"
E' salito a 32 il numero dei soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf) che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza da quando, lo scorso 27 ottobre, sono iniziate le incursioni di terra nell'enclave palestinese. Lo rende noto l'esercito israeliano spiegando che l'ultimo militare ucciso nei combattimenti a Gaza è il sergente Jonathan Chazor, membro dell'unità delle forze speciali 'Shaldag' dell'aeronautica militare. Chazor, 22 anni, era originario di Katzir, nel nord di Israele.
In tutto sono 350 i militari israeliani uccisi dall'assalto sferrato da Hamas lo scorso 7 ottobre.
Scambio di fuoco tra Hezbollah e Israele
Uno scambio di fuoco è in corso tra Israele e gli Hezbollah libanesi lungo la linea del fronte aperta da un mese tra il nord di Israele e il sud del Libano. Lo riferiscono media libanesi e fonti locali nei pressi della linea di demarcazione tra i due paesi. In queste ore le aree più colpite dallo scambio di fuoco sono il settore centrale e occidentale della linea di demarcazione. Non si registrano al momento vittime.
Esercito di Israele: "I leader di Hamas sono morti che camminano"
I leader di Hamas sono "uomini morti che camminano" poiché è solo questione di tempo prima che vengano "catturati o uccisi" dalle forze israeliane: lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Jonathan Conricus, a Sky News Australia. La "direttiva" è quella di "uccidere o catturare" tutti i leader di Hamas "che hanno pianificato, facilitato ed eseguito il massacro omicida del 7 ottobre in Israele", ha aggiunto.
Blinken: "Nel dopo guerra né occupazione né blocco di Gaza"
Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha detto che Israele non dovrà rioccupare Gaza, una volta finita la guerra, anche se ha ammesso che potrebbe esserci "un periodo di transizione" prima dell'assetto definitivo. Ne ha parlato al termine del G7 dei ministri degli Esteri a Tokyo, illustrando le aspettative statunitensi per il futuro postbellico a Gaza. "L'unico modo per garantire che ciò non accada mai più è creare le condizioni per una pace e una sicurezza durature", ha detto. E poi ha illustrato gli elementi alla base di questo nuovo quadro: "Nessuna espulsione forzata dei palestinesi da Gaza, né ora, né dopo la guerra. Nessun utilizzo di Gaza come piattaforma per il terrorismo o altri attacchi violenti. Nessuna rioccupazione di Gaza dopo la fine del conflitto. Nessun tentativo di bloccare o assediare Gaza. Nessuna riduzione nel territorio di Gaza. Dobbiamo anche garantire che non emergano minacce terroristiche dalla Cisgiordania". Blinken ha invece auspicato "un governo palestinese, Gaza unificata con la Cisgiordania sotto l'Autorità nazionale palestinese, un meccanismo solido per la ricostruzione di Gaza e un percorso" verso una soluzione a due Stati. Ma quando gli è stato chiesto del primo ministro Benjamin Netanyahu che pensa di assumersi la responsabilità della sicurezza a Gaza per un tempo indefinito, Blinken ha ammesso che "potrebbe essere necessario un periodo di transizione".
Iran: "L'Onu agisca contro le minacce nucleari di Israele su Gaza"
"Le organizzazioni internazionali, soprattutto le Nazioni Unite, dovrebbero rompere il silenzio e prendere una seria decisione contro le recenti minacce del ministro per la Tradizione ebraica di Israele, Amichai Eliyahu, il quale ha detto che l'uso di armi nucleari nella guerra a Gaza è un'opzione per Tel Aviv". Lo ha affermato il capo dell'Organizzazione per l'Energia atomica dell'Iran, Mohammad Eslami. "Ancora una volta, un funzionario israeliano ha confessato il possesso di armi nucleari da parte di Israele e, cosa ancora più importante, ha sfidato lo Statuto dell'Onu e il diritto internazionale minacciando il popolo di Gaza", ha detto Eslami durante un'intervista con Irna, aggiungendo che "questo tipo di insolenza è stata una seria minaccia contro la pace e la sicurezza a livello internazionale". Il funzionario di Teheran ha anche chiesto all'Agenzia internazionale per l'Energia atomica di denunciare la questione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Israele-Hamas, il piano di Netanyahu (in due fasi) per il dopoguerra
Il premier dello Stato ebraico ha annunciato che il suo esercito avrà la "responsabilità generale della sicurezza della Striscia di Gaza" per un tempo indefinito dopo la fine del conflitto. Secondo gli analisti, intende istituire una "zona cuscinetto" e poi un'area B in stile Cisgiordania. IL PIANO
Reuters: "Nel sud di Israele razzi in arrivo lanciati dai militanti a Gaza"
Tajani: "I coloni non compiano violenze sui palestinesi"
Blinken: "Porre fine al conflitto ma no a cessate il fuoco"
Antony Blinken ha nuovamente respinto le richieste di un cessate il fuoco a Gaza: "Tutti noi vogliamo porre fine a questo conflitto il prima possibile. E nel frattempo, ridurre al minimo le sofferenze dei civili. Ma - e di questo ho discusso con i miei colleghi del G7 - coloro che chiedono un cessate il fuoco immediato hanno l’obbligo di spiegare come affrontare il risultato inaccettabile che probabilmente comporterebbe". "Hamas lasciato sul posto, con più di 200 ostaggi, con la capacità e l'intenzione dichiarata di ripetere il 7 ottobre, ancora, e ancora e ancora", ha affermato.
Israele apre ancora corridoio umanitario nord-sud di Gaza
L'esercito israeliano ha annunciato di aver di nuovo aperto fin alle 14 di oggi (ora locale) un corridoio umanitario dal nord al sud della Striscia lungo la via Salah ad Din che taglia l'intera Gaza. Lo ha annunciato il portavoce dell'esercito in lingua araba Avichay Adraae che ha sollecitato i cittadini di Gaza a spostarsi a sud. "Se tieni a te stesso e ai tuoi cari" - ha sottolineato - "dirigiti a sud".
Blinken: "Israele non deve rioccupare Gaza"
Israele non deve "rioccupare" Gaza. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, rispondendo alle domande in conferenza stampa da Tokyo, al termine del G7.
Il Papa: "Guerra è sconfitta, Dio ci porti una pace giusta"
"Pensiamo e preghiamo per i popoli che soffrono la guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina e pensiamo al popolo palestinese e israeliano. Che il Signore ci porti ad una pace giusta. Si soffre tanto, soffrono i bambini, soffrono gli ammalati, i vecchi e muoiono tanti giovani. La guerra sempre è una sconfitta, non dimentichiamolo, sempre è una sconfitta". Lo ha detto il Papa alla fine dell'udienza generale.
Israele-Hamas, il piano di Netanyahu (in due fasi) per il dopoguerra
Il premier dello Stato ebraico ha annunciato che il suo esercito avrà la "responsabilità generale della sicurezza della Striscia di Gaza" per un tempo indefinito dopo la fine del conflitto. Secondo gli analisti, intende istituire una "zona cuscinetto" e poi un'area B in stile Cisgiordania. L'APPROFONDIMENTO
Israele: "Leader Hamas sono morti che camminano"
Jonathan Conricus, uno dei portavoce dell'esercito israeliano, ha definito la 'cupola' di Hamas, tanto dentro che fuori Gaza, come "dead men walking', morti che camminano. "L'indicazione è sicuramente quella di uccidere o catturare tutti i leader di Hamas", ha detto, intervistato da Sky News in Australia, "coloro che hanno pianificato, facilitato ed eseguito il massacro omicida del 7 ottobre in Israele. L'abbiamo detto chiaramente: sono tutti morti che camminano. Ed è solo una questione di tempo all'interno e all'esterno di Gaza, prima che questi leader di Hamas vengano catturati o uccisi da Israele".
Tajani: "Ho incontrato Blinken, identità di vedute su Gaza"
"Durante l'incontro bilaterale che ho avuto con il segretario di Stato americano Antony Blinken è emersa una identità di vedute tra Italia e Usa, naturalmente in difesa del diritto di Israele a esistere e a difendersi, ma a favore di una reazione proporzionata". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani riferendo di un incontro con Blinken a margine della ministeriale Esteri G7 a Tokyo. "Siamo tutti per una sospensione delle attività militari per permettere alla popolazione civile di andare verso il sud della Striscia di Gaza attraverso corridoi umanitari. Crediamo anche che sia giusto che escano tutti gli internazionali dalla Striscia" e "Hamas deve liberare tutti gli ostaggi senza porre condizioni", ha sottolineato.
Iran: "Se Israele continua a colpire Gaza la guerra si allargherà"
"Se i crimini del regime sionista contro Gaza continuano, la dimensione del conflitto e della guerra nella regione si espanderà": lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. "L'America non può, da una parte, mandarci un messaggio dicendo che non sono a favore dell'allargarsi del conflitto nella regione e poi permettere al regime sionista di commettere crimini di guerra su larga scala contro la nazione palestinese", ha aggiunto Kanani. Lo rende noto il governo di Teheran.