Guerra Israele-Hamas, Idf: "Non controllano più Gaza Nord". Trattativa su ostaggi e tregua
Colloqui in corso per la liberazione di una decina di ostaggi in cambio di tre giorni di tregua. Aperto un nuovo corridoio umanitario verso sud. Bombardati in Libano obiettivi di Hezbollah. Un bombardamento israeliano ha distrutto la moschea Khaled Ben al-Walid, simbolo della città a Sud di Gaza. Guterres: "A Gaza numero bimbi morti supera qualunque guerra"
Min. Difesa Iran: "Israele a Gaza fallirà, sostegno Usa complica situazione"
L'operazione di Israele sulla Striscia di Gaza è destinata al fallimento. Non ha dubbi il ministro della Difesa iraniano, il generale Mohammad Reza Ashtiani, che ha contestato agli Stati Uniti l'aver sostenuto Israele nel lancio di raid aerei sulla Striscia di Gaza. L'attacco sferrato il 7 ottobre da Hamas contro Israele, ha aggiunto Ashtiani, ha messo in luce il ''falso potere'' di Israele. Il sostegno dell'Occidente, ha aggiunto il generale, non ha fatto altro che complicare la situazione nella regione. "Essendo un'operazione completamente palestinese, La Tempesta di Al-Aqsa ha avuto successo, ha ottenuto grandi risultati e ha chiaramente messo in luce il falso potere del regime sionista'', ha affermato il ministro della Difesa israeliano. Citato dalla Fars, il ministro ha detto che ''l'entità occupante non raggiungerà nessuno dei suoi 'obiettivi' a Gaza, e che il sostegno degli Stati Uniti e dell'Occidente ai crimini di guerra del regime sionista che uccide i bambini ha complicato le condizioni regionali''.
Eliseo, conferenza umanitaria punta a risultati concreti
Tutti hanno "interesse a che la situazione umanitaria migliori a Gaza, anche Israele": ed è questo l'obiettivo dichiarato della conferenza organizzata per domani all'Eliseo dal presidente francese Emmanuel Macron. La presenza alla "conferenza umanitaria" del governo di Israele non è prevista ma Macron ha parlato ieri con il primo ministro Benjamin Netanyahu e domani, al termine della conferenza, è in programma una nuova conversazione fra Parigi e Tel Aviv. Oltre che con il premier israelieno, ieri Macron ha parlato anche con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e con l'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim ben Hamad Al-Thani: i due Paesi hanno un ruolo chiave in tutti i tentativi di migliorare l'accesso umanitario alla Striscia di Gaza.
Tensioni a confine Israele-Libano, Idf rispondono ad attacchi Hezbollah
Gli Hezbollah libanesi affermano di aver lanciato missili contro una postazione militare israeliana vicino alla linea di confine con il Libano. Gli Hezbollah parlano di "vittime". Secondo il gruppo che fa capo a Hasan Nasrallah, i militari israeliani hanno risposto al fuoco. Fonti della sicurezza libanese citate dall'agenzia Dpa hanno riferito di un attacco di un drone israeliano contro la località di Hula, nel sud del Paese dei Cedri. Non vengono segnalate vittime.
Qatar media negoziato per rilascio di 10-15 ostaggi
Il Qatar sta mediando i negoziati tra Israele e Hamas per il potenziale rilascio di 10-15 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di un cessate il fuoco di uno o due giorni. Lo riportano fonti informate dei colloqui. "Sono in corso negoziati, mediati dal Qatar in coordinamento con gli Stati Uniti, per garantire il rilascio di 10-15 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di uno o due giorni", hanno detto le fonti, in condizione di anonimità a causa della sensibilità dei colloqui.
Hamas al Nyt: "Vogliamo stato di guerra permanente con Israele"
Hamas vuole ''uno stato di guerra permanente con Israele su tutti i confini'' e spera che ''l'intero mondo arabo sia al nostro fianco''. Lo ha detto Taher El-Nounou, consigliere per i media di Hamas, al New York Times. Anche Khalil al-Hayya, esponente della dirigenza di Hamas, si è detto sulla stessa linea affermando che è necessario ''cambiare l'intera equazione e non solo avere uno scontro'' con Israele. Dopo il massacro del 7 ottobre, ha detto al New York Times da Doha, Hamas è ''riuscito a rimettere sul tavolo la questione palestinese e ora nessuno è più tranquillo nella regione''. Parlando della rappresaglia israeliana sulla Striscia di Gaza, al-Hayya ha detto che ''si sapeva che la reazione a questo grande atto sarebbe stata grande". Ma, ha aggiunto, ''dovevamo far vedere alla gente che la causa palestinese non sarebbe morta''.
Israele prolunga di un'ora il "corridoio di evacuazione" a Gaza
L'esercito israeliano ha dichiarato che oggi estenderà l'orario in cui consentirà ai residenti di Gaza nel nord della Striscia di evacuare verso sud, dalle 14 alle 15 (ora locale). In un messaggio pubblicato sui social media in lingua araba da un portavoce dell'Idf, si legge che "abbiamo deciso di estendere di un'altra ora il funzionamento del corridoio sicuro sulla Salah al-Din Road per il movimento dei residenti a sud di Gaza! Per la vostra sicurezza, unitevi alle migliaia di persone che si sono dirette verso l'area meridionale di Gaza sin dalle ore del mattino, quindi cogliete l'opportunità fino alle tre del pomeriggio per proteggere voi stessi e i membri delle vostre famiglie".
Baerbock, servono passi concreti verso soluzione due stati
Servono passi concreti per arrivare ad una soluzione dei due stati nel conflitto in Medio Oriente. A sottolinearlo è stata la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, intervenendo da Tokio, dove si è svolta la ministeriale dei capi delle diplomazie del G7. "Ci servono soluzioni intelligenti sul come e chi potrà amministrare Gaza in futuro. E ci servono passi pratici in direzione di una soluzione dei due stati, per quanto sia lontana", ha dichiarato. Baerbock ha tenuto a far presente che "non deve esserci una soluzione" che non coinvolga i palestinesi nella decisione, ed ha parlato di una formula che contempli la possibilità in futuro per israeliani e palestinesi di vivere in pace e sicurezza.
Camera Usa censura deputata dem per commenti su Israele
Per McCormick lo slogan "from the river to the sea" è "un'esortazione genocida alla violenza per distruggere lo stato di Israele e il suo popolo". Nel suo intervento in aula Tlaib non ha fatto riferimento alla frase, ma si è concentrata sulla richiesta di cessate il fuoco, non trattenendo le lacrime nel ricordare gli oltre 10mila palestinesi uccisi, compresi migliaia di bambini. "Non posso credere di dover dire questo, ma il popolo palestinese non è una cosa da gettare, siamo esseri umani - ha detto mostrando la foto della nonna palestinese - le lacrime dei bambini israeliani e palestinesi non sono diverse per me. Quello che non capisco è perché per voi le lacrime dei palestinesi siano diverse".
Zuppi incontra ambasciatore Palestina presso S.Sede
"Le Chiese in Italia continuano ad essere vicine e prossime nella preghiera per la pace, assicurando il loro sostegno agli appelli del Santo Padre, all'attività della Santa Sede e del patriarca di Gerusalemme dei Latini, cardinale Pierbattista Pizzaballa - ha detto ancora Zuppi -. Un pensiero particolare ai cristiani di Terra Santa: non siete soli! Solo insieme e con il contributo di ciascuno potremo porre fine a tutti i conflitti. La guerra è sempre una sconfitta, ci ha ricordato nuovamente il Papa durante l'udienza generale". L'incontro di oggi segue alla visita del cardinale alla Sinagoga di Bologna, avvenuta ieri, e all'udienza con l'ambasciatore d'Israele presso la Santa Sede, Raphael Schutz, che si è svolta sempre nella sede della Cei lo scorso 10 ottobre.
Israele, due missili anticarro lanciati dal Libano
Due missili anticarro sono stati sparati dal Libano verso il territorio israeliano. L'esercito riferisce che al momento non risultano feriti.
Blinken ribadisce: "No al cessate il fuoco immediato a Gaza"
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha di nuovo respinto le richieste di cessate il fuoco a Gaza e in Israele. "Coloro che chiedono un cessate il fuoco immediato hanno l'obbligo di spiegare come affrontare il risultato inaccettabile che probabilmente ne deriverebbe", ha detto Blinken in una conferenza stampa a Tokyo dopo il G7, ripresa dal Guardian. "Hamas è rimasta sul posto, con oltre 200 ostaggi, con la capacità e l'intenzione dichiarata di ripetere il 7 ottobre ancora, ancora e ancora", ha aggiunto.
Iran: "Israele non raggiungerà i suoi obiettivi a Gaza"
"Il regime sionista occupante non raggiungerà nessuno dei suoi obiettivi a Gaza". Lo ha affermato il ministro della Difesa dell'Iran, Mohammadreza Ashtiani, definendo gli attacchi di Hamas contro Israele "un'operazione di successo che ha rivelato la falsità del potere sionista". Il sostegno da parte degli Usa e di alcuni Paesi europei per Israele nella guerra a Gaza ha complicato la situazione nella regione, ha detto Ashtiani durante un incontro con l'ambasciatore turco a Teheran, Hicabi Kirlangic, come riporta Mehr. Il ministro iraniano ha anche lanciato un appello ai "governi islamici" affinché adottino misure pratiche contro Israele, come l'imposizione di sanzioni economiche e l'embargo sull'esportazione di energia e carburante.
Cpj: "Dal 7 ottobre uccisi 39 giornalisti, 34 erano palestinesi"
Sale ancora il bilancio dei giornalisti e degli operatori dei media che hanno perso la vita dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas. Dallo scorso 7 ottobre, dal terribile attacco del gruppo in Israele che ha fatto scattare le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza, si contano almeno 39 giornalisti e operatori dei media uccisi, denuncia il Committee to Protect Journalists (Cpj). Tra le vittime, 34 palestinesi, quattro israeliani e un libanese
Testimoni: "L'esercito israeliano si avvicina all'ospedale di al-Shifa"
Alcuni testimoni - riferisce al-Jazeera sul suo sito - hanno riferito che soldati israeliani si stanno spostando ulteriormente nel centro di Gaza e si trovano a soli 700 metri dall'ospedale al-Shifa. L'esercito israeliano sostiene che qui si trovi il centro di comando di Hamas e dice che sono determinati a eliminarlo, nonostante l'amministrazione e gli operatori dell'ospedale lo abbiano negato. Quanto riportato dai testimoni non è stato tuttavia confermato dai militari israeliani, precisa al Jazeera.
Eliseo: "Interesse di tutti migliorare il fronte umanitario a Gaza"
Il "miglioramento della situazione umanitaria a Gaza è nell'interesse di tutti, Israele incluso": questo il messaggio lanciato dalla presidenza francese alla vigilia della conferenza umanitaria organizzata d'urgenza dal presidente Emmanuel Macron, a margine del Paris Peace Forum di Parigi. Israele, non sarà presente all'appuntamento fissato per domani all'Eliseo ma Macron, riferiscono le fonti, ha parlato con il premier Benjamin Netanyahu e ci riparlerà al termine della conferenza parigina.Il leader d'Oltralpe ha anche parlato ieri con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi e l'emiro del Qatar, Tamim ben Hamad Al-Thani. Mentre Israele "prosegue le proprie operazioni antiterrorismo c'è oggi un'urgenza umanitaria a Gaza", ribadiscono a Parigi. In queste ultime settimane si sono moltiplicati gli appelli ad una ''tregua'' umanitaria se non un ''cessate il fuoco" a Gaza per facilitare l'accesso dell'aiuto umanitario a favore dei civili palestinesi nonché la liberazione degli oltre 240 ostaggi di Hamas.
"Escalation grave", Netanyahu convoca leader insediamenti
Il premier Benyamin Netanyahu ha convocato oggi un incontro urgente con i dirigenti degli insediamenti ebraici in Cisgiordania. "Questo incontro - ha affermato, in un comunicato - rientra nella visita odierna del Gabinetto di guerra nel comando della Regione militare centrale alla luce degli avvertimenti dei responsabili alla sicurezza per la grave escalation in atto nella Giudea-Samaria", cioe' in Cisgiordania.
Isw: "Secondo resoconti locali le forze israeliane sono entrate nella periferia settentrionale del campo profughi di al Shati, nella Striscia di Gaza nordoccidentale"
Madrid, preoccupa il ritardo nell'uscita degli spagnoli da Gaza
L'uscita di persone con cittadinanza spagnola e loro parenti stretti dalla Striscia di Gaza "sta avendo dei ritardi", un fatto che genera "una certa preoccupazione" al governo del Paese iberico: è quanto dichiarato ai giornalisti dalla ministra della Difesa, Margarita Robles, secondo cui tra loro ci sono circa 80 minori. "Siamo preoccupati per i minorenni, per gli anziani e per la situazione di Gaza, che è molto difficile", ha detto anche la ministra, aggiungendo che Madrid è pronta per evacuare i propri cittadini e resta "in attesa di autorizzazione" per farlo.
Netanyahu incontra leader kibbutz dopo critiche per coloni
Nuovo scivolone per il premier israeliano Benjamin Netanyahu: la notizia del suo incontro con i leader dei coloni, previsto in serata, ha suscitato dure critiche dal momento che non ha riservato lo stesso trattamento ai leader delle comunita' intorno a Gaza da quando c'è stato il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre che ha fatto 1.400 morti, in maggioranza civili, proprio in quei kibbutz. Il leader del Likud è corso ai ripari, pur smentendo che sia questo il motivo, e ha organizzato un faccia a faccia venerdì con le autorità delle comunità intorno alla Striscia. Inoltre, il suo ufficio ha sottolineato che Netanyahu ha già parlato al telefono con tutti i leader delle comunità del sud e di aver incontrato alcuni di loro. "Ieri, prima che la cosa fosse resa pubblica, il primo ministro ha invitato tutti i capi dei consigli regionali della regione di confine di Gaza a un incontro questo venerdi'", ha scritto su X.
Mezzaluna Rossa, isolato ospedale al-Quds a Gaza: impossibile curare feriti
E' isolato l'ospedale di al-Quds a Gaza dopo che è stata interrotta la circolazione in tutte le strade che conducono alla struttura e i continui bombardamenti nelle vicinanze. Lo denuncia la Mezzaluna Rossa palestinese, riferendo in un tweet che i medici non possono curare i feriti. ''Le équipe mediche non sono in grado di lasciare l'ospedale per raggiungere le persone ferite'', ha detto la Mezzaluna Rossa, aggiungendo che ''da ieri sera è in corso un bombardamento israeliano nelle vicinanze dell'ospedale al-Quds dal lato occidentale''.