Guerra Israele-Hamas, Idf: "Non controllano più Gaza Nord". Trattativa su ostaggi e tregua
Colloqui in corso per la liberazione di una decina di ostaggi in cambio di tre giorni di tregua. Aperto un nuovo corridoio umanitario verso sud. Bombardati in Libano obiettivi di Hezbollah. Un bombardamento israeliano ha distrutto la moschea Khaled Ben al-Walid, simbolo della città a Sud di Gaza. Guterres: "A Gaza numero bimbi morti supera qualunque guerra"
Guterres, finora a Gaza aiuti insufficienti e tardivi
"Catastrofica": così il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha descritto la situazione umanitaria a Gaza. "È assolutamente essenziale, assolutamente essenziale, avere un flusso di aiuti umanitari a Gaza che corrisponda ai drammatici bisogni che la popolazione si trova ad affrontare", ha spiegato a Reuters Next, ricordando che negli ultimi 18 giorni solo 630 camion sono riusciti ad entrare attraverso il valico di Rafah dall'Egitto. Le Nazioni Unite vogliono anche poter utilizzare il valico di frontiera di Kerem Shalom, controllato da Israele. "Siamo in intensi negoziati con Israele, con gli Stati Uniti, con l'Egitto, per assicurarci di avere un aiuto umanitario efficace a Gaza ma finora è stato troppo poco, troppo tardi", ha osservato.
Hamas conferma negoziati, 12 ostaggi per tre giorni di tregua
Una fonte vicina ad Hamas conferma trattative in corso per la liberazione di 12 ostaggi, di cui 6 americani, in cambio di tre giorni di tregua.
Guterres: a Gaza numero bimbi morti supera qualunque guerra
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha paragonato il numero di bambini uccisi a Gaza con il bilancio dei conflitti nel mondo di cui dà conto ogni anno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. "Ogni anno, il numero più alto di uccisioni di bambini da parte di qualsiasi attore in tutti i conflitti a cui assistiamo è al massimo di centinaia", ha detto Guterres a Reuters Next. "In pochi giorni a Gaza abbiamo migliaia e migliaia di bambini uccisi, il che significa che c'è anche qualcosa di chiaramente sbagliato nel modo in cui vengono condotte le operazioni militari", ha sottolineato.
Ue, 'no alla presenza di Israele per sicurezza di Gaza'
"Innanzitutto Gaza non può essere un rifugio per i terroristi e non può essere governata dalle organizzazioni terroristiche. Ci deve essere un'unica autorità palestinese. Non ci deve essere alcuna presenza di lungo termine di Israele per la sicurezza di Gaza, il territorio di Gaza non può essere amputato o ridotto. Allo stesso tempo non ci può essere uno sfollamento forzato" dei palestinesi. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando all'Eurocamera di quelle che considera le sue priorità per un piano politico successivo alla guerra in Medio Oriente.
Media: Egitto vicino a chiudere intesa per tregua umanitaria
L'Egitto è vicino a chiudere un accordo per una tregua umanitaria a Gaza sulla base di uno scambio che prevede il rilascio di ostaggi israeliani in cambio di detenuti palestinesi. Lo hanno rivelato fonti informate all'emittente al-Qahera News, secondo quanto riporta il sito di al-Ahram.
Michel, Hamas usa la propria gente come scudi umani
"Nulla può giustificare il terrore lanciato da Hamas contro il popolo di Israele il 7 ottobre. Oltre 1.400 persone innocenti, uomini, donne e bambini, massacrati. E oltre 240 persone sono state prese in ostaggio. E la brutalità di Hamas non si ferma qui. A Gaza sta usando civili innocenti, la propria gente, come scudi umani". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo discorso in plenaria al Parlamento europeo.
Donazioni saudite per Gaza superano 100 mln dollari
Le donazioni alla campagna di raccolta fondi saudita a sostegno del popolo palestinese nella Striscia di Gaza hanno superato i 102 milioni di dollari nel quinto giorno dal suo lancio. Giovedì, re Salman bin Abdulaziz e il principe ereditario Mohammed bin Salman hanno lanciato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Sahem, affiliata al Centro di aiuto e soccorso umanitario King Salman (KSRelief), per aiutare i palestinesi di Gaza, nel mezzo del conflitto con Israele. Più di mezzo milione di persone hanno finora donato per contribuire a fornire alla popolazione beni di prima necessità, scrive Ahsarq al-Awsat.
No di Corte suprema Israele a manifestazioni pacifiste
La Corte Suprema israeliana ha respinto la richiesta di autorizzazione per alcune manifestazioni contro la guerra. Come riporta la testata israeliana Haaretz, secondo la Corte "malgrado il diritto di protesta abbia un'elevata importanza, la complicata realta' in cui ci troviamo incide su quanto possa essere equilibrato". Le richieste erano state presentate dal partito Hadash e dall'organizzazione Adalah per organizzare proteste contro la guerra nelle citta' arabe di Sachnin e Umm al-Fahm. Secondo il parere della polizia depositato presso il tribunale, le manifestazioni hanno un'alta probabilità di danneggiare la sicurezza e il benessere pubblico.
Hamas, evacuazione forzata a Gaza con la complicità dell'Onu
Hamas ha accusato l'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, di "complicità" con Israele nello "spostamento forzato" dei residenti di Gaza. Lo ha affermato Salama Maruf, capo dell'ufficio stampa di Hamas nella Striscia. "L'Unrwa e i suoi funzionari sono responsabili di questa catastrofe umanitaria, in particolare per quanto riguarda i residenti di Gaza City e del nord" della Striscia "che stanno eseguendo l'ordine militare israeliano di fuggire a sud".
Macron: no antisemitismo, ma anche no rifiuto musulmani
Il contrasto all'antisemitismo non deve essere utilizzato come scusa per giustificare il rifiuto dei musulmani. Il presidente francese Emmanuel Macron lo ha detto oggi, con un'evidente allusione all'estrema destra, in un discorso al Grand Oriente di Francia, il principale centro francese della massomeria. "Prendersela con un ebreo è come attentare alla Repubblica", ha sottolineato, mettendo però in guardia chi "pretende di sostenere i nostri compatrioti di confessione ebraica confondendo il rifiuto dei musulmani con il sostegno agli ebrei".
Israele, distrutti 130 tunnel a Gaza
Le forze armate israeliane affermano di avere trovato e distrutto circa 130 tunnel nella Striscia di Gaza dall'inizio dell'operazione di terra il mese scorso. Tutti i tunnel sono stati distrutti, aggiunge l'IDF.
Una telefonata prima dell'inferno: "stiamo per bombardare"
La voce che all'alba del 19 ottobre svegliò Mahmoud Shaheen parlava un arabo perfetto, era pacata e chiara. Il messaggio che portava era categorico e inequivocabile: "Chiamo per conto dell'intelligence israeliana", disse, "tra due ore bombarderemo le torri, dovete andarvene da lì". La voce all'altro capo gli si era rivolta chiamandolo con il suo nome completo e all'improvviso Mahmoud capì che di lì a poco avrebbe dovuto dire addio al suo appartamento di tre camere
da letto al terzo piano di un edifico di al-Zahra, una zona
borghese nel nord della Striscia di Gaza. Fino ad allora il suo quartiere era rimasto in gran parte indenne dagli attacchi aerei, ma la chiamata alle 6,30 di mattina lo stava avvertendo che quell'illusione di immunità era finita.
Scontri vicino Betlemme, feriti 6 palestinesi
Sei palestinesi sono rimasti feriti da colpi di arma da fuoco negli scontri con le forze israeliane vicino a Betlemme, in Cisgiordania. Lo ha riferito Haaretz citando la Mezzaluna Rossa, secondo la quale altri tre sono stati colpiti da schegge e 17 hanno inalato gas lacrimogeni.
Hamas, 'Unrwa collusa con Israele, sostiene trasferimento forzato a sud'
L'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati palestinesi, è stata accusata da Hamas di ''collusione'' con Israele nel ''trasferimento forzato'' della popolazione della Striscia di Gaza dal nord al sud dell'enclave palestinese. Salama Maruf, capo dell'ufficio stampa di Hamas, ha sostenuto che ''l'Unrwa e i suoi funzionari sono responsabili di questa catastrofe umanitaria, in particolare i residenti dell'area di Gaza City e a nord di essa" che si stanno spostando lungo le rotte organizzate dall'Idf per fuggire a sud.
Hamas al Nyt: "Agito così per rilanciare questione Palestina"
Era necessario "cambiare l'intera equazione e non solo avere uno scontro. Siamo riusciti a rimettere sul tavolo la questione palestinese, e ora nessuno nella regione è più tranquillo": cosi' Khalil al-Hayya, alto dirigente di Hamas, spiega in una intervista al New York Times da Doha lo scopo dell'attacco senza precedenti in Israele. "Spero che lo stato di guerra con Israele diventi permanente su tutti i confini e che il mondo arabo sia al nostro fianco", gli ha fatto eco Taher El-Nounou, consigliere per i media di Hamas.
Moschea simbolo di Khan Yunes distrutta in bombardamento
Un bombardamento israeliano ha provocato la distruzione della moschea Khaled Ben al-Walid, uno dei simboli della città di Khan Yunes, a Sud di Gaza. Lo riferiscono fonti locali. La moschea si trova in un campo profughi. Al momento dell'attacco era a quanto pare vuota, ma mezzi di soccorso stanno egualmente accorrendo sul posto.
Israele, due soldati feriti da razzi lanciati dal Libano
Due soldati israeliani sono stati feriti da un missile anticarro lanciato dal Libano contro le truppe nell'area della comunità settentrionale di Dovev. Lo riferisce l'esercito israeliano, spiegando che altri due razzi sono stati lanciati contro le aree di Shtula e Yiftah, al confine. L'esercito sta rispondendo con colpi di artiglieria. Nelle ultime settimane Hezbollah ha effettuato decine di attacchi missilistici contro il nord di Israele.
Israele, a Gaza nord restano solo 100.000 abitanti su 1,1 milioni
Nel nord di Gaza sono rimasti solo 100.000 civili su una popolazione di 1,1 milioni di abitanti, secondo quanto indicato oggi da un portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, in dichiarazioni a Sky News.
Crosetto,: "La nave Vulcano arriverà a Cipro e da lì in zona più vicina a Gaza"
“La nave Vulcano arriverà a Cipro e da lì nella zona più vicina a Gaza per poter imbarcare i feriti, curarli e riportarli a terra”. Lo ha detto il Ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso di una conferenza stampa nella sede dello Stato maggiore della Difesa.
Onu: "Le case di Gaza sistematicamente distrutte, crimine contro umanità"
Il bombardamento diffuso e sistematico delle abitazioni e delle infrastrutture civili a Gaza costituisce un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità. Lo afferma Balakrishnan Rajagopal, relatore speciale delle Nazioni Unite per il diritto all'alloggio, sottolineando che circa il 50% di tutte le unità abitative sono state distrutte o danneggiate durante i raid israeliani durati un mese. “Condurre le ostilità con la consapevolezza che distruggeranno e danneggeranno sistematicamente abitazioni e infrastrutture civili – rendendo un’intera città come Gaza City inabitabile per i civili – è un crimine di guerra”, ha affermato Rajagopal. Quando tali atti sono “diretti contro una popolazione civile, costituiscono anche crimini contro l’umanità”, ha sottolineato.