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Guerra Israele-Hamas, il valico di Rafah apre in 24-48 ore. Liberati due ostaggi Usa

Fonte: governo di Israele

Il presidente americano Joe Biden ha raggiunto un accordo con Israele ed Egitto per il transito dei primi 12 camion di aiuti a Gaza. I terroristi fanno sapere di avere rilasciato madre e figlia, la Croce Rossa conferma. "Questo" - ha detto Hamas - "per dimostrare al popolo americano quanto siano errate le affermazioni di Biden e della sua amministrazione fascista". L'esercito israeliano annuncia di avere ucciso un agente di alto livello dell'unità di sviluppo delle armi strategiche di Hamas

Anp, 13 morti in scontri ieri con esercito in Cisgiordania

E' salito a 13 il numero dei morti, tra cui 5 minori, negli scontri di ieri tra palestinesi ed esercito israeliano nel campo profughi di Nur al-Shams, vicino a Tulkarem, in Cisgiordania. Lo riferisce il ministero della sanità dell'Anp, citato dai media israeliani. Tra le vittime anche 5 minori. Un agente della polizia di frontiera, aggiunge Haaretz, è stato ucciso nell'esplosione di un ordigno durante uno scontro a fuoco, 10 sono rimasti leggermente feriti. L'esercito israeliano ha annunciato ieri di aver colpito nella zona un gruppo di miliziani armati con un drone. 

Fonti locali Gaza, ancora chiuso il valico a Rafah

Il valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto è attualmente chiuso e non si registrano movimenti nel luogo. Lo fanno sapere fonti locali all'ANSA secondo cui permane il divieto israeliano di far entrare per ora gli aiuti umanitari. 

Dopo 11 ore di pausa ripreso il lancio di razzi da Gaza

Dopo 11 ore circa di relativa calma è ripreso il lancio di razzi da Gaza verso il sud di Israele. Le sirene di allarme sono risuonate più volte nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia compresa Sderot.

Compagnia turca droni dona 10 milioni a Gaza

La compagnia turca Baykar, famosa per la produzione di droni da guerra venduti in tutto il mondo, donera' 10 milioni di dollari per la popolazione civile di Gaza. Lo ha annunciato l'ingegnere capo Selcuk Bayraktar, che ha sposato la figlia piu' giovane del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Bayraktar parla di "una delle piu' gradi tragedie della storia", accusa "un clima ipocrita complice di un genocidio" e lancia un appello alla comunita' internazionale afffinche' "intervenga al piu' presto". Gia' in occasione del conflitto in Ucraina Baykar ha regalati un drone da guerra TB2 al governo di Kiev.


In Israele suonano sirene di allarme dopo 11 ore di pausa

Dopo una pausa di 11 ore, sono tornate a suonare le sirene di allarme per il lancio di razzi nelle località israeliane vicine alla Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani. Il Times of Israel precisa che l'allerta è scattata nelle zone di Mefalsim e Nir Am, già evacuate per motivi di sicurezza.

L'Egitto cerca di riaprire valico Rafah liberando la strada

Difficile la riapertura del valico di Rafah, annunciata per oggi. L'unica strada di accesso a Gaza che dovrebbe riaprire è danneggiata dalle bombe e pericolosa. Gli scavatori egiziani stanno cercando di riparare il valico di Rafah con la speranza che 20 camion di aiuti possano entrare, forse già oggi. Israele ha dichiarato che accettera' solo il passaggio di cibo, acqua e medicinali. Il carburante, disperatamente necessario per alimentare gli ospedali e i sistemi di filtraggio dell'acqua, non fa parte dell'accordo. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, parlando al Cairo, ha detto che le forniture in arrivo allevieranno quello che ha definito un dolore e una sofferenza umana colossali.

Esercito, colpiti oltre 100 obiettivi di Hamas a Gaza

Sono  stati più di 100 gli obiettivi di Hamas colpiti da Israele durante la  notte a Gaza. Tra questi anche un esponente del comando navale di Hamas,  Amjad Majed Muhammad Abu 'Odeh, ritenuto da Israele corresponsabile  dell'attacco dello scorso 7 ottobre e del massacro dei civili  israeliani. L'esercito ha detto di aver colpito inoltre un tunnel,  depositi di armi e alcune centri operati di comando. Neutralizzata anche  un squadra di lanciatori di razzi di Hamas che aveva tentato di colpire  un aereo.

Modi sente Abu Mazen,esprime condoglianze per vittime a Gaza

Il premier Narendra Modi ha parlato al telefono con il Presidentre dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas e gli ha espresso le sue condoglianze per le vittime civili all'ospedale Al Ahli Hospital di Gaza. Lo ha reso noto lo stesso Modi in un post su X: in cui dice di avere espresso la preoccupazione per il terrorismo e riconferma l'impegno indiano nell'aiuto umanitario. "Continueremo ad inviare assistenza umanitaria al popolo palestinese. Ho condiviso la profonda preoccupazione per il terrorismo, la violenza e il deterioramento delle sicurezza nella regione. Ho ribadito la nostra posizione di lunga data sul conflitto Israele- Palestina"  Il primo ministro aveva parlato con Benyamin Netanyahu il 7 settembre, immediatamente dopo l'attacco di Hamas e aveva condannato le uccisioni. Nei giorni scorsi il Ministro agli Affari Esteri ha confermato che l'India continua a sostenere la soluzione dei due stati. Ieri il portavoce del Ministero Arindam Bagchi ha reso noto che l'assistenza umanitaria alla Palestina, devoluta dall'India a favore dei rifugiati palestinesi attraverso l'United Nations Relief and Works Agency (UNRWA) ammonta a 29,53 milioni di dollari. 


Per 80% israeliani Netanyahu deve ammettere sua responsabilità

La  maggioranza degli israeliani ritiene che il premier Benyamin Netanyahu  deve assumere pubblicamente le sue responsabilità per i fallimenti che  hanno portato al massacro dello scorso 7 ottobre. Lo rivela un sondaggio  condotto dal quotidiano Maariv secondo cui, inoltre, il 65% del  campione intervistato è a favore dell'invasione di terra della Striscia.  Per quanto riguarda il premier, l'80% degli israeliani dovrebbe seguire  quanto già fatto dai vertici dell'esercito e dello Shin Bet (Servizio  si sicurezza interno) nell'assumersi le responsabilità del fallimento  nel prevenire l'attacco da Hamas. Nell'80% c'e' anche un 69% che ha  votato per il premier.

Tv, Abbas ha rifiutato telefonata con Biden

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas ha  rifiutato una telefonata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden  quando questi era in Israele mercoledì. Lo riferisce l'emittente  televisiva israeliana Kan citando a condizione di anonimato una fonte  palestinese di Ramallah. I funzionari dell'Amministrazione Biden hanno  cercato di organizzare un colloquio telefonico tra i due leader, ma  Abbas ha respinto la richiesta, afferma la fonte citata da Kan.

Cnn, valico Rafah resta chiuso, situazione 'instabile'

Resterà  chiuso il valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza, che oggi  sarebbe dovuto essere riaperto per il passaggio degli aiuti umanitari  alla popolazione dell'enclave palestinese. Lo riferisce la Cnn citando  fonti americane ben informate e secondo le quali la situazione al  confine resta ''instabile''. Sono una ventina i camion con aiuti  umanitari che oggi sarebbero dovuti entrare nella Striscia di Gaza, ma  "non scommetterei soldi sui camion che transiteranno domani", ha detto  una fonte citata dalla Cnn.

Mosca, 19 russi uccisi in attacco Hamas a Israele

E' salito a 19 il numero dei cittadini russi che sono stati uccisi nell'attacco sferrato dai miliziani di Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre. Lo ha riferito Marina Riazanova, addetta stampa dell'ambasciata russa in Israele, citata dall'agenzia di stampa Tass. "Almeno due cittadini russi sono tenuti in ostaggio dai miliziani di Hamas a Gaza", ha aggiunto Riazanova.

Guerra in Medioriente, Biden: "Difendere Ucraina e Israele è nel nostro interesse"

Lo ha detto il presidente americano parlando dallo Studio Ovale.  "Hamas e Vladimir Putin "rappresentano minacce diverse ma hanno una cosa  in comune: vogliono annientare le democrazie. Non possiamo lasciarli  vincere". Chiesto un pacchetto di 100 miliardi al Congresso LEGGI

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve. MAPPE

Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95 che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana della Striscia di Gaza nel '67. LE MAPPE

Guerra Medioriente, portavoce IDF a Sky TG24: "Neanche pensiamo ad una tregua"

"Non stiamo neanche discutendo di un cessate il fuoco" spiega il portavoce dell’Esercito Israeliano, Peter Lerner, a Sky TG24, sottolineando che l’opzione di un intervento di terra a Gaza rimane sul tavolo e che l’obiettivo è distruggere Hamas. E dei video degli ostaggi dice: "Sono terrorismo psicologico, ne arriveranno altri". L'INTERVISTA

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