Fanteria e forze corazzate stanno perquisendo l'area alla ricerca di prove. Hezbollah: "Colpiremo al momento giusto". Cominciato l'esodo da Gaza City dopo che l'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione della Striscia entro 24 ore. Il presidente palestinese: è come l'esodo del 1948. Il ministero dell'Interno di Hamas ha invece invitato la popolazione del Nord a non muoversi dalle case". Reporter ucciso nel sud del Libano. Sabato mattina nuovo Comitato sicurezza al Viminale
Hamas: "Da Israele guerra psicologica"
E' "guerra psicologica" l'avvertimento arrivato da Israele per gli abitanti della Striscia di Gaza di spostarsi dalle aree settentrionali dell'enclave palestinese verso sud. Lo affermano le autorità di Hamas, che controllano la Striscia e che hanno chiesto agli abitanti del territorio palestinese di ignorare l'avvertimento di Israele mentre i militari israeliani pianificano un'operazione di terra dopo l'attacco di sabato di Hamas in Israele.
Testimoni: "Hamas blocca persone dirette verso sud"
Hamas ha bloccato diverse persone che, a seguito dell'ordine di evacuazione dato da Israele, hanno lasciato le loro abitazioni per dirigersi verso il sud della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito testimoni citati dall'agenzia Dpa, precisando che l'organizzazione islamista palestinese ha dato ordine di ritornare verso il nord dell'enclave palestinese. Sempre secondo le fonti citate dalla Dpa, nella Striscia starebbe montando il panico anche a causa della mancanza di indicazioni chiare da parte di Hamas. Stano all'Onu, oltre un milione di persone sarebbe coinvolto nell'evacuazione ordinata da Israele.
Hamas vuole "giornata della rabbia", Israele "cautela"
Hamas ha chiesto una "giornata della rabbia", la mobilitazione del mondo arabo a sostegno dei palestinesi: chiede che si renda visibile la solidarietà con il gruppo terroristico e per fermare "i piani israeliani per giudaizzare Gerusalemme e Al-Aqsa". Khaled Meshaal, che è stato ai vertici del Politburo dell'organizzazione terroristica e che vive in Qatar, ha chiesto agli arabi di tutto il mondo di scendere nelle strade per protestare per la morte dei civili uccisi a Gaza. E' allarme dunque in Israele. Il ministero degli Esteri e il Consiglio di Sicurezza Nazionale hanno esortato tutti gli israeliani, anche quelli che si trovano all'estero, a prestare particolare attenzione: ci saranno probabilmente proteste in vari Paesi, che potrebbero diventare violente, israeliani ed ebrei potrebbero esseri presi di mira, avverte il governo Netanyahu. Agli israeliani all'estero è stato consigliato di "fare attenzione, stare lontano da proteste e manifestazioni e, se possibile, ricevere aggiornamenti dalle forze di sicurezza locali su possibili proteste e episodi di disordini".
Tajani: "I terroristi di Hamas non diversi dai nazisti"
Non bisogna confondere "Hamas con i palestinesi. La Palestina è una cosa diversa. Il popolo palestinese è una vittima di Hamas". Lo dice in un'intervista a La Stampa il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il pericolo maggiore, più imminente, "è quello di un allargamento del conflitto in Libano", ma guardando più in là, nel lungo periodo, "si deve soprattutto evitare una frattura tra l'Occidente e il mondo arabo" aggiunge. Questa divisione, "è esattamente quel che vuole Hamas - spiega -. Vuole proseguire questa guerra per tagliare i ponti che si stavano costruendo tra il mondo arabo moderato e Israele. Noi dobbiamo lavorare nella direzione opposta". Bisogna "isolare i terroristi. Dobbiamo far capire che c'è un popolo arabo diverso, che non ha niente a che fare con loro". Si deve lavorare per la pace e sulla "soluzione dei 'due popoli, due Stati'". Bisogna bloccare i soldi che vanno ad Hamas e "anche i fondi che indirettamente finiscono nelle tasche dei terroristi e di quelle associazioni che finanziano iniziative antisemite". Un'alleanza contro il terrorismo "può e deve esserci, ma deve vedere coinvolti anche i Paesi arabi". Tajani ha parlato "con il ministro algerino e continuiamo ad avere buoni rapporti" e "conto molto, in questo senso, sul lavoro diplomatico che possono fare Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Marocco, Emirati Arabi, Turchia, Qatar". Sui tre italiani dispersi "da quel che sappiamo potrebbero essere ostaggio di Hamas. Ancora non abbiamo loro notizie. Siamo in contatto con le famiglie e tra poche ore sarò in Israele anche per questo". Il ministro non crede "che Israele voglia un'escalation. Noi però dobbiamo difendere il diritto di Israele ad esistere". I terroristi di Hamas "non sono diversi dai nazisti. Sono dei vigliacchi. Un militare non decapiterebbe un bambino di due mesi. E poi continuano a piovere razzi da Gaza. Hamas deve smettere di lanciare missili contro Israele, altrimenti - sottolinea - è ovvio che ci sia una reazione".
Medio Oriente, oggi Von der Leyen, Metsola e Tajani in Israele
A Tel Aviv arrivano anche la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock e il capo del Pentagono Lloyd Austin. La rappresentanza europea si sposterà poi ad Amman per incontrare il presidente palestinese Abu Mazen. IL PUNTO
Hamas a cittadini: "Non lasciate la casa è propaganda di Israele"
Il ministero dell'Interno di Hamas a Gaza ha invitato la popolazione del nord della Striscia a non muoversi dalle proprie case definendo l'annuncio dell'esercito di Israele "propaganda".
Missile Jericho, cos'è l'arma nucleare di Israele
Sviluppato a partire dagli anni '60, il suo nome rimanda alla distruzione della città di Gerico. L'ultimo modello sarebbe stato testato nel 2008, ha una portata compresa tra i 4.800 e 6.500 chilometri e un carico utile di 1.300 chilogrammi. I DETTAGLI
Israele, nella notte bombardati 750 obiettivi di Hamas
Sono 750 gli "obiettivi militari" di Hamas che l'esercito israeliano ha colpito nella notte: lo ha reso noto un portavoce di Tsahal, dando l'aggiornamento sulle operazioni delle ultime ore. Tra gli obiettivi colpiti "12 grattacieli, tunnel sotterranei, complessi e postazioni militari, case di alti funzionari che fungevano da quartier generale, depositi di armi, sale di comunicazione e agenti nelle organizzazioni terroristiche che sono stati eliminati".
L'agenzia Onu per i rifugiati sposta il proprio staff nel Sud di Gaza
Guerra in Medioriente, dall'Onu allarme per la situazione dei civili
L'esercito di Israele: "Stiamo combattendo Hamas, non la popolazione di Gaza"
"Stiamo combattendo un gruppo terroristico, non la popolazione di Gaza. Vogliamo che i civili non subiscano danni, ma non possiamo convivere con il dominio di Hamas-Isis vicino al nostro confine". Lo ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, commentando l'ordine dato agli abitanti di Gaza City di spostarsi verso sud in vista dell'inizio dell'operazione di terra.
L'esercito, ha spiegato Hagari, vuole minimizzare le perdite civili e massimizzare i danni inflitti a Hamas. L'ordine di evacuare i palestinesi ha proprio lo scopo di garantire "libertà di azione e di aggravare il danno" contro Hamas, ha proseguito il portavoce, secondo cui l'obiettivo è "distruggere questa organizzazione".
"Sappiamo che ci vorranno diversi giorni" per l'evacuazione, ha aggiunto Hagari, secondo cui chi non rispetta la raccomandazione di lasciare Gaza City "mette in pericolo la sua famiglia".
Unifil, al confine con Libano "situazione tesa ma stabile"
Al confine tra Israele e Libano "la situazione è tesa ma stabile: lo ha detto il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, a Radio 24, e la missione di peacekeeping Onu al confine israelo-libanese è impegnata in un dialogo con le parti coinvolte al fine di contenere la situazione ed evitare un'escalation nella regione. "Il comandante della missione, il generale Aroldo Lazaro (di nazionalita' spagnola) è in continuo contatto con entrambe le forze armate - gli eserciti israeliano e libanese - per cercare di superare la situazione e di evitare un'escalation e un conflitto di più larga scala". Al momento, ha aggiunto Tenenti, il numero del personale (tra i quali circa un migliaio di peacekeeper italiani) è adeguato alla situazione. "La cosa più importante è mantenere il contatto tra le parti e cercare di portale a un dialogo, per far sì che la situazione non degeneri. Ed evitare la 'miscalculation', l'errore che può succedere e inneschi un'escalation".
Israele ordina evacuazione civili Gaza City verso sud
L'esercito israeliano ha ordinato ai civili di Gaza City di evacuare "dalle loro case verso sud per la loro sicurezza e protezione e di spostarsi nell'area a sud del Wadi di Gaza". In una nota le forze dello Stato ebraico sottolineano che "l'organizzazione terroristica Hamas ha intrapreso una guerra contro lo Stato di Israele e Gaza City è un'area in cui si svolgono le operazioni militari. Questa evacuazione è per la vostra sicurezza".
"Potrete tornare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà. Non avvicinatevi all'area della barriera di sicurezza con lo Stato di Israele", ha aggiunto l'esercito, secondo cui "i terroristi di Hamas si nascondono a Gaza City nei tunnel sotto le case e all'interno di edifici popolati da civili innocenti".
"Civili di Gaza City, evacuate a sud per la vostra sicurezza e quella delle vostre famiglie e prendete le distanze dai terroristi di Hamas che vi usano come scudi umani - si conclude la nota - Nei prossimi giorni, l'Idf continuerà a operare in modo significativo a Gaza City e farà grandi sforzi per evitare colpire i civili".
Gaza, bilancio sale a 1.537 morti e oltre 6.600 feriti
Sale il bilancio nella Striscia di Gaza dopo le operazioni israeliane seguite all'attacco di Hamas di sabato. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, si contano almeno 1.537 morti e 6.612 feriti.
Corea del Nord: "Le nostre armi non usate da Hamas contro Israele"
La Corea del Nord ha negato che le sue armi siano state usate da Hamas negli attacchi contro Israele, accusando alcuni resoconti dei media stranieri sul tema di essere solo un tentativo di Washington di scaricare le proprie responsabilità nella crisi su Paesi terzi. "Gli organi di stampa e i quasi-esperti dell'amministrazione americana stanno diffondendo voci infondate e false secondo cui 'le armi della Corea del Nord' sembrano essere state usate per attaccare Israele - ha riferito un dispaccio dell' agenzia di stampa Kcna -. Non è altro che un tentativo Usa di scaricare la colpa della crisi del Medio Oriente causata dalla sua politica egemonica su un Paese terzo e di sfuggire così alla critica internazionale focalizzata sull'impero del male". Radio Free Asia, citando esperti militari, ha riferito in settimana che i militanti di Hamas potrebbero usare armi di Pyongyang, in forza dei filmati degli scontri da cui - ad esempio - è emerso un modello di lanciarazzi compatibile con quelli del Nord. Voice of America, di proprietà del governo americano, ha anche citato un esperto di intelligence secondo cui alcune delle armi usate da Hamas potevano provenire dal Paese eremita. Ieri, tuttavia, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha affermato di non poter confermare le notizie sull'origine dei razzi utilizzati da Hamas. I media statali della Corea del Nord hanno accusato Israele dall'inizio della settimana di aver causato lo spargimento di sangue a Gaza: il conflitto emerso è un altro "enorme fardello strategico" per Washington oltre alla crisi ucraina, ha accusato la Kcna, mostrando "i limiti della strategia egemonica americana e del suo obiettivo di diventare l'unica superpotenza globale".
Isw: "Hamas ha continuato gli attacchi missilistici dalla Striscia di Gaza nel sud di Israele, ma ha ridotto il ritmo di questi attacchi"
Israele: civili lascino Gaza city per la loro sicurezza
L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione di "tutti i civili da Gaza" nel sud dell'enclave palestinese nel settimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. In una nota, l'esercito israeliano ha chiesto "l'evacuazione di tutti i civili di Gaza City dalle loro case a sud per la loro sicurezza e protezione e lo spostamento nell'area a sud di Wadi Gaza", un corso d'acqua situato a sud della città. "Sarà permesso di tornare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà", ha aggiunto l'esercito.
Esercito Israele: in salvo 250 ostaggi
"L'unità d'élite della Flotilla 13 è stata schierata nell'area circostante la barriera di sicurezza di Gaza in uno sforzo congiunto per riprendere il controllo della postazione militare di Sufa il 7 ottobre. I soldati hanno portato in salvo circa 250 ostaggi in vita. Oltre 60 terroristi di Hamas sono stati neutralizzati e 26 arrestati, tra cui Muhammad Abu A'ali, il vice comandante della divisione navale meridionale di Hamas". Lo scrivono le Forze di Difesa israeliane (Idf) in un post su X
L'Onu a Israele: annullare evacuazione nord di Gaza
L'Onu e' stato informato che Israele ha ordinato a 1,1 milioni di palestinesi residenti nel nord della Striscia di Gaza di trasferirsi nel Sud dell'enclave entro 24 ore: lo ha reso noto un portavoce del Palazzo di Vetro che ha chiesto una revoca dell'ultimatum per motivi umanitari.
Pesanti bombardamenti nella notte su Gaza
Pesanti bombardamenti israeliani stanno colpendo anche nella notte la Striscia di Gaza, in particolare nei pressi del confine. Lo testimoniano video postati sui social dai residenti e una nota dell'Aeronautica israeliana. "Anche di notte, e in qualsiasi momento, centinaia di aerei IAF continuano ad attaccare con forza e a danneggiare gravemente le capacità del nemico": è il commento a un video postato dall'Aeronautica israeliana sui social. Israele afferma di aver sganciato in sei giorni 6.000 bombe, per un peso di 4.000 tonnellate, sugli obiettivi di Hamas a Gaza, colpendo oltre 3.600 obiettivi