Live In Napoli, Moshir Pour: "Dai giovani la vera rivoluzione iraniana, serve sostegno"

Mondo

A Live In Napoli è intervenuta l'attivista iraniana per i diritti umani insieme all'attrice Marisa Laurito, anche lei impegnata a sostenere la rivoluzione dei giovani portata avanti a Teheran contro il regime degli ayatollah

ascolta articolo

La vera rivoluzione iraniana è quella portata avanti oggi dai giovani, con le donne in prima linea, e va sostenuta per un cambiamento democratico. A dirlo è Pegah Moshir Pour, attivista per i diritti umani, intervistata a Live In Napoli insieme all'attrice Marisa Laurito, che con il suo lavoro e le sue iniziative sta sostenendo la causa delle donne iraniane (LIVE IN NAPOLI, LA SECONDA GIORNATA DELL'EVENTO).

Moshir Pour: un Iran democratico può influenzare altri Paesi

Secondo Moshir Pour, "la vera rivoluzione iraniana è quella in corso ora, portata avanti in primis dalle donne curde - spiega - la nuova generazione nata dopo la rivoluzione del '79 e i millennials sono i motori di questa rivoluzione. Hanno una consapevolezza totalmente diversa. È un treno che arriverà di sicuro. Non si ha paura perché non c’è alternativa, si combatte con la musica, il canto e lo studio. Si devono conquistare il futuro". E sul sostegno dato dall'Italia nelle scuole aggiunge: "Le università hanno risposto al nostro appello, le scuole sono sempre pronte ad accogliere il tema dei diritti, messo in discussione. Non è scontato che questi diritti, un domani, ci siano ancora. I giovani empatizzano. È l’empatia che manca agli adulti. Mio padre, mia madre e mio fratello sono fondamentali. È grazie a loro che ho capito quanto è importante essere in prima fila, raccontare l’Iran. Cerco di dare una narrazione giusta. Le ragazze in Iran vengono avvelenate a scuola per evitare che venga portata avanti la rivoluzione". Poi l'appello all'Europa: "Il consiglio europeo deve iscrivere nelle organizzazioni terroristiche il corpo dei guardiani della rivoluzione islamica iraniana. Se l’Iran diventa democratico, allora può influenzare gli altri Paesi".

An Iranian woman who is a supporter of Irans Supreme Leader Ayatollah Ali Khamenei takes part a pro-government rally against Irans anti government unrests, after Tehrans Friday prayers, September 23, 2022.  (Photo by Morteza Nikoubazl/NurPhoto via Getty Images)

approfondimento

Iran, velo per le donne resta obbligatorio: "É fondamento di civiltà"

Laurito: spingere i governi ad avere maggiore attenzione per la rivoluzione

Marisa Laurito invita "tutto il mondo ad appoggiare questi giovani in Iran. Vanno avanti a mani nude. Vedere uccise e stuprate ragazze giovani è terribile. Tutti i diritti partono dalla libertà, tutti siamo nati liberi. Io non mi fermerò finché la rivoluzione iraniana non andrà a buon fine - spiega - i diritti umani vanno salvati e va detto a questi ragazzi che non sono soli". Poi aggiunge: "Negli anni 70 abbiamo combattuto moltissimo per i diritti, per l’aborto, e mi auguro che questi diritti non vengano stravolti. Stiamo andando verso la costruzione di un femminismo più maturo". L'Iran secondo Laurito avrebbe bisogno di maggior spazio nell'informazione: "Le tv non ne parlano tanto, il Papa non ne ha parlato tanto, vorrei ci fosse più informazione sull’Iran. I dittatori muoiono tutti, prima o poi, e i popoli resistono. Bisogna spingere i governi ad avere maggiore attenzione per questa rivoluzione".

A woman walks past a clothing shop window showing mannequins displaying formal wear, in the north of Iran's capital Tehran on September 7, 2022. - After the fall of the shah in 1979, the Iranian clergy who came to power with Ayatollah Khomeini banned the wearing of neckties because in their eyes they symbolised a subjection to Western culture. Today, ministers, senior civil servants or heads of state-owned companies wear under their suits a shirt with a buttoned, open or Mao collar. (Photo by AFP) (Photo by -/AFP via Getty Images)

approfondimento

Iran, torna l'uso della cravatta: era stata bandita con Khamenei

Mondo: I più letti