Trump incriminato, il tycoon: "È una persecuzione politica. Darò battaglia”

Mondo
©Ansa

La procura di Manhattan ha incriminato l’ex presidente per il pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels per farla tacere sulla loro relazione. Oltre 30 capi d'accusa contestati. Udienza fissata martedì alle 20.15 italiane. Trump: “È ingerenza nelle elezioni, a New York impossibile processo giusto. Procuratore fa il lavoro sporco di Biden, questa caccia alle streghe si ritorcerà contro il presidente”. Lettera del procuratore: Trump può impugnare accuse, ma né lui né il Congresso possono interferire

ascolta articolo

Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie dal mondo

 

Donald Trump è stato incriminato dalla procura di Manhattan per il pagamento di 130.000 dollari alla pornostar Stormy Daniels per farla tacere sulla loro relazione. Sono oltre 30 i capi d'accusa che vengono contestati all'ex presidente, il primo nella storia americana ad essere incriminato (TUTTE LE INCHIESTE CHE COINVOLGONO TRUMP - ORA COSA SUCCEDE). Il tycoon dovrebbe consegnarsi martedì per la formalizzazione delle accuse a suo carico: l'udienza, dicono i media Usa, è stata fissata per le 14.15 ora locale (le 20.15 in Italia). Non sarà ammanettato, ha detto il suo avvocato Joe Tacopina. A caldo l’ex inquilino della Casa Bianca ha commentato: "La mia incriminazione è una persecuzione politica e un'ingerenza nelle elezioni". "Amo mio padre e amo il mio Paese. Oggi sono addolorata per entrambi. Apprezzo le voci di tutto lo spettro politico che esprimono sostegno e preoccupazione", ha commentato invece la figlia Ivanka Trump. Intanto, il procuratore di Manhattan Alvin Bragg ha indirizzato una lettera ai repubblicani Jim Jordan, Bryan Steil e James Comer, i presidenti repubblicani di tre commissioni della Camera che hanno chiesto la testimonianza del magistrato e documenti riguardo all’indagine. "Come ogni altro imputato", ha scritto Bragg, Trump è legittimato a impugnare le accuse in tribunale e avvalersi di tutte le tutele che il robusto sistema penale dello Stato di New York consente, ma “quello che né Trump né il Congresso potrebbero fare è interferire con il corso ordinario dei procedimenti dello Stato" (DA STORMY DANIELS AD ALVIN BRAGG: I PROTAGONISTI DELLA VICENDA). 

Trump: "Persecuzione politica e interferenza elettorale"

"Questa è la persecuzione politica e l'interferenza elettorale al livello più alto della storia", attacca l'ex presidente in un lungo comunicato. "Da quando sono sceso dalla scala mobile dorata della 'Trump Tower' e prima che prestassi giuramento come vostro presidente degli Stati Uniti, i democratici della sinistra radicale - nemici degli uomini e delle donne che lavorano sodo in questo Paese - sono stati impegnati in una caccia alle streghe per distruggere il movimento Make America Great Again", prosegue Trump citando quelli che secondo lui sono le passate persecuzioni politiche subite: "la bufala dell'impeachment parte 1, la bufala dell'impeachment parte 2, il raid illegale e incostituzionale di Mar-a-Lago e ora questo". "I democratici hanno mentito, imbrogliato e rubato nella loro ossessione di cercare di 'prendere Trump', ma ora hanno fatto l'impensabile: incriminare una persona completamente innocente in un atto di palese interferenza elettorale", insiste.

Trump: caccia alle streghe si ritorcerà contro Biden

"Mai prima nella storia della nostra nazione è stato fatto questo”, dice Trump. "I democratici hanno imbrogliato innumerevoli volte nel corso dei decenni, ma armare il nostro sistema giudiziario per punire un avversario politico, che guarda caso è un ex presidente degli Stati Uniti e di gran lunga il principale candidato repubblicano alla presidenza, non è mai successo, mai. Questa caccia alle streghe contro di me si ritorcerà contro Biden". Poi il tycoon se la prende con il procuratore di Manhattan: "Alvin Bragg è stato scelto e pagato da George Soros ed è vergognoso. Invece di fermare l'ondata di criminalità senza precedenti che ha travolto New York sta facendo il lavoro sporco di Joe Biden, ignorando gli omicidi, i furti con scasso e le aggressioni su cui dovrebbe concentrarsi. È così che Bragg trascorre il suo tempo. Credo che questa caccia alle streghe si ritorcerà contro Joe Biden in modo massiccio. Il popolo americano capisce esattamente cosa stanno facendo qui i democratici della sinistra radicale. Tutti possono vederlo. Quindi il nostro Movimento e il nostro Partito - uniti e forti - sconfiggeranno prima Alvin Bragg, e poi Joe Biden, cacciando i democratici così da poter rendere di nuovo grande l’America!”.

Trump: "A New York impossibile processo giusto”

L'ex presidente Usa ha dichiarato di non poter avere un processo giusto a New York, "Hanno portato - ha scritto su Truth Social - questa accusa falsa, corrotta e vergognosa contro di me solo perché sto con il popolo americano e sanno che non posso avere un processo equo a New York". In un'intervista a NBC News, uno dei legali di Trump, Joe Tacopina, esclude un patteggiamento nell'incriminazione sul caso di Stormy Daniels: "Non succederà. Non c'è alcun crimine". Intanto Joe Biden non ha voluto commentare l'incriminazione di Donald Trump. Lo riferiscono i giornalisti al seguito del presidente americano in partenza per il Mississippi. Anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto che si tratta "di questioni interne americane che non giudichiamo necessario commentare". 

US President Donald Trump speaks during a retreat with Republican lawmakers at Camp David in Thurmont, Maryland, January 6, 2018. / AFP PHOTO / SAUL LOEB        (Photo credit should read SAUL LOEB/AFP via Getty Images)

vedi anche

Usa, il Gran Giurì di New York ha incriminato Donald Trump

Trump, telefonata ad alleati al Congresso: "Darò battaglia”

Trump ha telefonato agli alleati chiave al Congresso, alla ricerca di sostegno dopo l’incriminazione, riporta la Cnn. Il tycoon avrebbe parlato con alcuni leader del partito alla Camera e membri della commissione che vuole mettere sotto inchiesta il procuratore distrettuale Alvin Bragg, titolare dell'inchiesta che ha portato all'incriminazione di Trump. Nel corso delle telefonate, definite come "di verifica", l’ex presidente ha detto ai suoi alleati che punta a portare avanti la sua battaglia contro le accuse. La campagna dell'ex presidente Usa ha inviato una email ai sostenitori per sollecitare donazioni. "Lo Stato oscuro - scrive Trump nella email - userà qualsiasi cosa avrà a disposizione per chiudere il movimento che tu hai messo al primo posto. Stiamo vivendo il capitolo più buio della storia americana. Da quando ho cominciato a correre per la carica di presidente da completo outsider politico, la corrotta classe al potere ha cercato di chiudere il movimento America First. "Nel 2024 - aggiunge - con il tuo supporto noi scriveremo il prossimo grande capitolo della storia americana, e il 2024 sarà ricordato per sempre come l’anno in cui noi abbiamo salvato la nostra Repubblica. Noi renderemo di nuovo grande l'America".

Trump e i casi giudiziari aperti su di lui

vedi anche

Tutte le inchieste di Donald Trump, da Stormy Daniels a Capitol Hill

Mondo: I più letti