Il presidente turco Erdogan ha dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi nelle 10 province del sud est della Turchia che sono state colpite dal terremoto. Oltre 300 le scosse di assestamento, più di 5.600 gli edifici crollati. Danni e incendi ai gasdotti, forniture sospese. Squadre di medici e soccorritori anche da Russia e Cina. Il ministro Tajani: "La Farnesina non è riuscita a entrare in contatto con un connazionale"
Telefonata tra Erdogan e Macron, presto colloquio con Biden
Si terrà "presto" un colloquio sul devastante sisma che ha colpito la Turchia e la Siria tra il presidente americano, Joe Biden, ed il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, ha inoltre annunciato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.
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Oms in campo, 'trauma enorme e rischio malattie da affrontare'
"Ci sono feriti da curare - ha elencato Rockenschaub - la risposta di primo soccorso alle comunità sul campo e poi la cura dei traumi più specializzata negli ospedali. Il tempo è brutto, fa freddo. Anche il rischio di malattie infettive, a parte il rischio immediato di traumi e lesioni, sta decisamente aumentando. Alcune delle linee di approvvigionamento cruciali, acqua e servizi igienico-sanitari, saranno compromesse. E c'è ovviamente un trauma enorme, ovviamente psicologico oltre al trauma fisico, che deve essere affrontato".
In particolare "in quei gruppi di popolazione vulnerabili, vediamo un alto livello dello stress mentale, dei bisogni di supporto psicosociale", ha proseguito. "Occorre poi rafforzare i sistemi di allerta precoce per prevenire i focolai e per rispondere ai rischi di malattie infettive". L'Oms Europa sta "operando a stretto contatto con i colleghi dell'ufficio regionale del Mediterraneo orientale e con i colleghi della sede centrale, perché non è solo la Turchia ad essere colpita, ma anche la Siria e alcuni altri Paesi vicini", ha ricordato Rockenschaub.
Siria, operazioni soccorso procedono a rilento per freddo e mancanza attrezzature
A denunciare la situazione di particolare difficoltà è un volontario che partecipa alle operazioni dei Caschi Bianchi e che ha parlato - riferisce la Dpa - di una ricerca andata avanti "molto lentamente" durante la notte a Idlib e in altre aree colpite, a causa di una tempesta che si è abbattuta sulla zona e per via della mancanza di macchinari pesanti.
Parole confermate da Rami Abdel Rahman, capo dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo il quale sia i soccorritori nelle aree controllate dal governo sia quelli che operano nelle zone sotto controllo dell'opposizione non dispongono delle giuste attrezzature per rimuovere i detriti.
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Le condizioni meteorologiche rendono ancora più drammatica la situazione, ha spiegato Orhan Tatar, che ha parlato di abbondanti nevicate, precipitazioni, forti venti e basse temperature sulle zone colpite.
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L'amministrazione americana - ha annunciato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby - sta inviando due squadre di ricerca e soccorso di 79 persone per sostenere le operazioni delle squadre di soccorso turche.
Biden ed Erdogan hanno discusso di altra assistenza che potrebbe essere necessaria alle persone colpite dal sisma, dall'assistenza sanitaria ai generi di prima necessità, secondo quanto riportato dalla Casa Bianca.