Turchia, terremoto di magnitudo 7.9: rientra allarme tsunami in sud Italia

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Decine le vittime e si segnalano persone intrappolate sotto gli edifici, più di 80 morti anche in Siria. Il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile ha diramato un'allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane parzialmente ridimensionato dal direttore operativo D'Angelo

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Una scossa di terremoto di magnitudo 7.8 è stata registrata alle 3:17 ora locale (le 2:17 in Italia) nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile ha diramato un'allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2:17. In un comunicato, la Protezione civile "raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l'area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali".  In seguito il direttore operativo Luigi D'Angelo a Rainews ha dichiarato il ridimensionamento dell'allerta: "Continuiamo a monitorare la situazione".  L'onda di impatto dovrebbe arrivare sulla costa siciliana alle 6:35 su Siracusa‚ alle 6:39 a Catania e alle 6:40 a Messina. A seguire l'onda potrebbe impattare su Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo. Il Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) della Sicilia "invita i cittadini ad allontanarsi dal litorale basso‚ da zone portuali‚ e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione". 

 

Decine le vittime, almeno 135 edifici crollati

Dieci persone sono morte nella provincia turca meridionale di Urfa in seguito al terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito la regione, ha detto il governatore provinciale Salih Ayhan alla televisione turca Ntv. L'agenzia statale turca Anadolu poco prima aveva riportato un bilancio iniziale di cinque morti a causa del forte sisma, nella provincia di Osmaniye. Anche in Siria si segnalano più di 80 morti.

Una foto dei danni del sisma a Malatya - ©Getty

La nota della protezione civile

"Il maremoto - spiega la nota della Protezione civile - consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d'acqua. L'allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un'onda di solo 0,5 metri di altezza - viene sottolineato nel comunicato - può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti". "Il Dipartimento della Protezione civile, in raccordo con l'Ingv, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e le strutture del Servizio nazionale di protezione civile (Snpc), continuerà a fornire tutti gli aggiornamenti disponibili sull'evoluzione dell'evento", conclude la nota. In seguito il direttore operativo della Protezione civile Luigi D'Angelo ha ridimensionato a Rainews l'allerta con la prudenza del caso: "L'onda dovrebbe essere di una quindicina di centimetri, ma continuiamo a monitorare la situazione".

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