Francia, sciopero treni tra Natale e Capodanno: 200mila viaggiatori a rischio

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Nel weekend delle due festività circoleranno sulle linee d'Oltralpe solo due TGV su tre per lo sciopero dei controllori. Previsti disagi per molti viaggiatori, mentre il governo preme per una marcia indietro

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Saranno delle vacanze di Natale più complicate del previsto quelle che attendono i viaggiatori francesi. È stato infatti annunciato dalla SNCF, la società ferroviaria d'Oltralpe, uno sciopero dei controllori che porterà come conseguenza la circolazione di soltanto due TGV su tre. Lo sciopero sarà attivo per le giornate di domani, venerdì 23, sabato 24, domenica 25 e lunedì 26 dicembre per poi essere ripreso tra il 30 dicembre e il 2 gennaio. In base a quanto annunciato dalla società, circa 200 mila viaggiatori già muniti di biglietto (su circa 800 mila totali) rimarranno a piedi in alcune delle giornate di maggior flusso sulle reti ferroviarie nazionali. Per evitare disagi, la SNCF suggerisce di anticipare la partenza ad oggi, di convertire il proprio biglietto su altre tipologie di treno o di chiedere il rimborso. 

Chi sono gli scioperanti?

Il movimento di protesta dei controllori ferroviari, lanciato dal gruppo "Collectif National ASCT", è nato al di fuori dei sindacati di categoria e ha riunito nel corso del tempo in un gruppo Facebook più di 3.500 capitreno che lavorano per un maggiore riconoscimento dei diritti di questa categoria di lavoratori ferroviari. Dalla SNCF rendono noto che è stato fatto di tutto per evitare questo sciopero, soprattutto a seguito di quello indetto nella prima settimana di dicembre che aveva costretto la società a cancellare il 60% dei propri treni, congestionando il traffico ferroviario su tutto il territorio nazionale. 

La reazione del governo

Non si è fatto attendere il commento del governo, attraverso le dichiarazioni del portavoce Olivier Véran. "A Natale, non si sciopera", ha annunciato quest'ultimo nella nota ufficiale, aggiungendo: "Non rimetto ovviamente in discussione il diritto di sciopero né il diritto dei dipendenti di manifestare o di mobilitarsi ma francamente, è proprio indispensabile farlo durante un week-end di Natale? La risposta è no".  Il portavoce, però, ai microfoni di France Inter, ha in seguito cercato di stemperare i toni, dicendo di non voler "gettare benzina sul fuoco" e puntualizzando come negli ultimi due anni "c'è stato all'incirca il 12% di aumento salariale per le persone che oggi fanno lo sciopero". Interrogato a proposito dell'annuncio della SNCF con cui è stato promesso il rimborso del 200% sul prezzo del biglietto, Véran ha chiosato: "Se c'è gente che verrà per davvero privata del Natale in famiglia, non sono sicuro che possano compensare. La vita non è facile per i francesi: con la guerra alle porte dell'Europa, abbiamo bisogno di poterci ritrovare insieme, di respirare". Quindi l'appello agli scioperanti a "rivedere la propria posizione".

A seguito del Consiglio dei Ministri, il governo francese ha deciso di fare la voce grossa, chiedendo con vigore agli scioperanti di rinunciare alla mobilitazione. Sempre Véran, intervistato da France Info al termine del Consiglio, ha chiesto a tutti i lavoratori che hanno annunciato di voler scioperare di rinunciare, in modo da "ascoltare la legittima richiesta dei francesi di poter ricongiungersi con le loro famiglie". Poco prima anche Bruno Le Maire, Ministro dell'Economia aveva dichiarato a Sud Radio che il governo si aspetta che i vertici della SNCF trovino una soluzione nelle prossime ore.

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