Scandalo Europarlamento, Qatar respinge le accuse. Metsola: "Democrazia Ue sotto attacco"

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La giustizia belga ha convalidato 4 arresti nell’inchiesta sulle sospette tangenti: la vicepresidente Kaili, il suo compagno Francesco Giorgi, l'ex eurodeputato del Pd Panzeri e Niccolò Figà-Talamanca. Mercoledì ci sarà per loro la prima udienza. Rilasciati con condizionale Luca Visentini e il padre di Kaili. L'eurodeputato socialista Marc Tarabella si è autosospeso. Doha “respinge ogni tentativo di associarlo ad accuse di cattiva condotta”. La presidente dell'Eurocamera: "Ci sarà un'indagine interna"

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"Non è esagerato dire che gli ultimi giorni siano stati i più lunghi della mia carriera. Sono infuriata, dispiaciuta, e questi sono i sentimenti che accompagnano la mia determinazione a rafforzare quest'istituzione. L'Europarlamento è sotto attacco, la democrazia europea è sotto attacco". Così la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola ha aperto la Plenaria del Pe con uno statement sul "Qatargate".  Ed è arrivato il via libera dell'Aula dell'Eurocamera alla richiesta di mettere in agenda un dibattito sullo scandalo corruzione per martedì pomeriggio: sul "Qatargate" ci sarà una risoluzione, che verrà messa al voto giovedì mattina. Intanto quattro dei sei fermati nell'ambito delle indagini sulle sospette tangenti dal Qatar all’Eurocamera restano in carcere. La giustizia belga ha convalidato gli arresti di Antonio Panzeri, Francesco Giorgi, Niccolò Figà-Talamanca e della vice presidente del Parlamento Ue Eva Kaili (a cui intanto Atene ha congelato tutti i beni). La decisione è arrivata, come previsto, a 48 ore dal fermo. Tutti "compariranno mercoledì davanti alla Camera di consiglio" per una prima udienza, ha annunciato la procura federale belga. L'accusa è quella di partecipazione a organizzazioni criminali, riciclaggio e corruzione. Rilasciati con la condizionale il padre di Kaili e il quarto italiano, Luca Visentini, segretario generale della confederazione internazionale dei sindacati. La giornata di ieri ha visto ulteriormente allargarsi l'inchiesta condotta da Michel Claise. Perquisite le case a Milano e provincia riconducibili a Panzeri o a suoi familiari e l'abitazione di un altro eurodeputato socialista, Marc Tarabella, che oggi si è autospeso dal gruppo dei Socialisti e Democratici. Mentre dal Qatar è arrivata una prima, netta reazione. "Respingiamo categoricamente qualsiasi tentativo di associarci all'inchiesta", ha dichiarato il ministero degli Esteri di Doha spiegando che i rapporti internazionali qatarini coinvolgono le istituzioni, non le singole persone, e sono improntati al rispetto delle leggi internazionali.

Metsola: "Ci sarà un'indagine interna all'Europarlamento"

"Non metteremo la polvere sotto il tappeto. Avvieremo un'indagine interna per esaminare tutti i fatti relativi al Parlamento e per valutare come i nostri sistemi possano diventare ancora più impermeabili", ha detto poi Metsola in apertura della Plenaria. "Avvieremo un processo di riforma per verificare chi ha accesso alle nostre sedi, come vengono finanziate queste organizzazioni, quali legami hanno con Paesi terzi, chiederemo maggiore trasparenza sugli incontri con attori stranieri e con chi è legato a loro. Daremo una scossa a questo Parlamento". "Questo scandalo non è una questione di destra o sinistra, non è questione di nord o sud - ha aggiunto Metsola - Vi chiedo di astenervi dalla strumentalizzazione di questo scandalo a fini politici". Poi ha aggiunto che "la relazione sulla liberalizzazione dei visti con Qatar e Kuwait viene rinviata in Commissione".

Metsola: "Se lavoriamo insieme possiamo uscirne rafforzati"

"Proteggeremo coloro che ci aiutano a smascherare la criminalità e lavorerò per esaminare i nostri sistemi di denuncia per vedere come possono essere rafforzati - ha proseguito Metsola - Ma devo anche dire che, mentre possiamo sempre cercare di aumentare i deterrenti e la trasparenza, ci sarà sempre qualcuno per il quale un sacchetto di denaro vale sempre il rischio, ciò che è essenziale è che queste persone capiscano che verranno catturate. Che i nostri servizi funzionano e che dovranno affrontare la legge nella sua interezza. Come è successo in questo caso". "Sono tempi difficili per tutti noi, ma sono convinta che se lavoriamo insieme possiamo uscirne rafforzati - ha detto ancora - A voi, colleghi che avete vissuto con me questi giorni, permettetemi di ribadire la mia profonda delusione - so che tutti voi condividete lo stesso sentimento. A quegli attori maligni, nei Paesi terzi, che pensano di potersi comprare il futuro, che pensano che l'Europa sia in vendita, che pensano di potersi impadronire delle nostre ong, permettetemi di dire che troverete questo Parlamento fermamente sulla vostra strada".

Metsola: "Il piano dei nemici della democrazia è fallito"

"I nemici della democrazia, per i quali l'esistenza stessa di questo Parlamento è una minaccia, non si fermeranno davanti a nulla - ha detto ancora Metsola - Questi attori maligni, legati a Paesi terzi autocratici, hanno presumibilmente armato Ong, sindacati, individui, assistenti ed eurodeputati nel tentativo di sottomettere i nostri processi. I loro piani maligni sono falliti. I nostri servizi, di cui sono incredibilmente orgogliosa, collaborano da tempo con le autorità giudiziarie e di polizia nazionali competenti per smantellare questa presunta rete criminale." "Abbiamo agito in sintonia con le autorità per garantire il rispetto di tutti i passaggi legali - ha aggiunto la presidente dell'Eurocamera -, la conservazione di tutte le informazioni e, ove necessario, la messa in sicurezza delle apparecchiature informatiche, la sigillatura degli uffici e la possibilità di effettuare perquisizioni domiciliari. Lo scorso fine settimana ho accompagnato un giudice e la polizia belga, come previsto dalla Costituzione belga, a una perquisizione domiciliare".

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Circa 750mila euro sequestrati a Kaili

È nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro l'importo in contanti sequestrato nell'abitazione della vicepresidente dell'Eurocamera Eva Kaili e nelle borse che suo padre trasportava quando è stato fermato dalle autorità. Il denaro non è stato ancora contato ma, secondo il quotidiano belga L'Echo le prime stime parlano di oltre 750mila euro in tagli da 20 e 50 euro: seicentomila euro erano nella valigia portata dal padre di Kaili e il resto nell'abitazione dell'eurodeputata greca. L'autorità ellenica per l'antiriciclaggio, ha intanto congelato gli averi della vicepresidente dell'Eurocamera.

Presto Kaili sarà rimossa dall'incarico

Sul lato politico, i gruppi dell'Eurocamera lavorano per far decadere la vicepresidente Kaili il prima possibile. La prossima tappa dovrebbe essere domani alle 8.30 con la Conferenza dei presidenti. La capogruppo delle sinistre, la francese Manon Aubry, annuncia via Twitter: "Attiveremo l'articolo 21 del regolamento che consente la revoca della sua carica di Vice Presidente", revoca che dovrà poi essere confermata in aula da una maggioranza di due terzi. A quel punto l'Eurocamera dovrà trovare un accordo su un altro vicepresidente e fonti interne al Ppe fanno sapere che l'intesa di maggioranza non dovrebbe essere scalfita, quindi la vicepresidenza dovrebbe rimanere ai socialisti. In pole position sarebbe al momento il presidente della Commissione contro le ingerenze straniere, il socialista francese Raphael Glucksmann.

ATHENS, GREECE - NOVEMBER 04: Eva Kaili of the Social Democrats party PASOK, who announced yesterday that she is not giving her vote in support of Prime Minister George Papandreou, looks on as the confidence vote takes place in the Greek parliament on November 04, 2011 in Athens, Greece. A positive end of the confidence vote is key to Greece receiving a financial aid package worth 130 billion Euros from the E.U. Without this deal sources say Greece will run out of money by the middle of December. (Photo by Vladimir Rys/Getty Images)

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"Moglie e figlia di Panzeri possono essere consegnate al Belgio"

Tra l'11 e il 12 dicembre sono state effettuate delle perquisizioni in abitazioni a Milano e in provincia riconducibili ad Antonio Panzeri e alla sua famiglia. Da quanto si è saputo, sono stati sequestrati supporti informatici, documenti e una somma in contanti in euro. Nell'abitazione di Calusco d'Adda di Panzeri sono stati sequestrati 17 mila euro e orologi. Inoltre il giudice della Corte d'appello di Brescia Anna Dalla Libera, nel provvedimento di convalida dell'arresto di Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia di Antonio Panzeri, ha scritto che "non appaiono sussistere cause ostative alla consegna" al Belgio. Le due donne sono accusate di corruzione, riciclaggio e associazione per delinquere per fatti commessi dal 1 gennaio 2021 all'8 dicembre 2022. 

Von der Leyen: questione grave, molto preoccupati

La presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen rispondendo ad una domanda sul Qatargate, ha detto: "Le accuse contro il vicepresidente del Parlamento europeo sono estremamente preoccupanti, molto gravi, è una questione di fiducia delle persone nelle nostre istituzioni, e questa fiducia richiede i più alti standard di indipendenza e integrità. Ho già proposto la creazione di un organismo etico indipendente che copra tutte le istituzioni dell'Ue". Poi ha aggiunto: "Stiamo controllando ogni dettaglio sul registro della trasparenza, abbiamo regole molto chiare per tutti i commissari, stiamo controllando alla luce di quello che è successo al Parlamento europeo. Finché non ci saranno nuove informazioni siamo allo status quo, ma se dovesse emergere qualcosa di nuovo dovremo reagire".

Le reazioni

Nella comunità europea di Bruxelles l'imbarazzo cresce. La presidente Metsola è stata costretta a rientrare da Malta e a recarsi di persona al domicilio di Tarabella in quanto la Costituzione belga prevede che un eletto possa essere perquisito solo alla presenza del presidente della Camera d'appartenenza. "Il Parlamento sta collaborando attivamente e pienamente con le autorità di giudiziarie per favorire il corso della giustizia", ha sottolineato Metsola. Le conseguenze dell'inchiesta andranno oltre l'ambito giudiziario. "È un danno di reputazione molto serio. Il Parlamento europeo è sempre stato la punta di diamante dal punto di vista dei diritti. È una vicenda vergognosa e intollerabile" e "se sarà confermata potrebbe essere una delle più drammatiche storie di corruzione di questi anni", è stato il giudizio del commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni.

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Sigilli ad alcuni uffici dell'Europarlamento a Strasburgo

Intanto, a quanto si apprende da fonti parlamentari, sono stati messi dei sigilli anche in alcuni degli uffici a Strasburgo, sempre nell'ambito dell'inchiesta Qatargate. Tra gli uffici a cui è stato interdetto l'ingresso ci sarebbero quelli dell'eurodeputato Andrea Cozzolino e di Alessandra Moretti, entrambi nelle file del Pd: si tratta delle stanze dove lavorano gli assistenti parlamentari dei due esponenti socialisti e i sigilli fanno seguito alle perquisizioni avvenute negli edifici del Pe a Bruxelles. Francesco Giorgi, assistente parlamentare di Andrea Cozzolino, è agli arresti. Lo stesso Andrea Cozzolino in una nota ha specificato che l’ufficio posto sotto sigilli è quello del suo assistente, Francesco Giorgi. Mentre nelle scorse ore, nella capitale belga, è stato perquisito l'ufficio di una delle assistenti parlamentari di Moretti, Federica Garbagnati, che non risulta tra gli indagati. Neanche Moretti e Cozzolino risultano indagati dalla Procura belga.

Sigilli agli uffici degli assistenti dell eurodeputato Andrea Cozzolino a Strasburgo, 12 dicembre 2022.
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Le conseguenze

Nel Pe c'è già chi chiede un giro di vite sulla presenza e l'azione dei lobbisti, che a Bruxelles sono tanti, provenienti da tutto il mondo e spesso anche influenti. Dal punto di vista politico, un cono d'ombra potrebbe calare sui Socialisti. Manon Aubry, leader del gruppo The Left, ha ricordato come per mesi abbia cercato di portare in Aula una risoluzione sul Qatar, trovando l'opposizione innanzitutto del gruppo S&D. E una volta che la risoluzione è finalmente finita nell'agenda della Plenaria, la richiesta della sinistra di votarla è passata solo per 16 voti. "È uno scandalo aberrante e riprovevole. Abbiamo chiesto l'attivazione dell'articolo 21 del regolamento del Pe per il decadimento della vicepresidente Kaili e per costituirci parte lesa", ha sottolineato la vice presidente dell'Eurocamera ed esponente del Pd, Pina Picierno. Al momento l'unica eurodeputata coinvolta da misure cautelari (assieme a Giorgi, che è il suo compagno) resta la greca Eva Kaili. Per Tarabella non è scattato nessun fermo ma la commissione di vigilanza del Partito socialista belga lo ha convocato perché dia delle spiegazioni. Tarabella è stato eletto in Vallonia ma ha le sue radici in Versilia. All'Eurocamera infine è scattata la corsa all'esame delle votazioni dei diversi gruppi su dossier in qualche modo legati ai Paesi del Golfo. Uno di questi, la liberalizzazione dei visti qatarini, sarebbe dovuto approdare presto in Plenaria. Ma ora l'inchiesta complica tutto, anche i rapporti tra Bruxelles e il Qatar.

Bonino: “Mi dimetto dall’Advisory board di Fight Impunity”

E una reazione arriva anche dall'Italia: “Anni fa, ho accettato la proposta di divenire membro dell'Advisory board di Fight Impunity per la qualità delle altre personalità che vi facevano parte e per le finalità dell'associazione che andavano nella stessa direzione della mia battaglia per l'affermazione della giustizia penale internazionale”, ha detto Emma Bonino, leader di +Europa, in una nota stampa. Nel documento Bonino ha aggiunto che "non essendosi peraltro l'Advisory board mai riunito, di fronte alla situazione che abbiamo tutti appreso dalle notizie stampa, ritengo anch'io doveroso dimettermi da tale carica con effetto immediato".

epa07179587 Pier Antonio Panzeri, chair of the European Parliament's Subcommittee on Human Rights attends the 70th anniversary of the Universal declaration of human right's conference at the European Parliament in Brussels, Belgium, 20 November 2018.  EPA/STEPHANIE LECOCQ

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