Myanmar, insegnante decapitato da giunta militare: testa esposta a scuola

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U Saw Tun Moe era da 20 anni a capo di una scuola privata, e dallo scorso anno, quando la giunta militare riprese il potere nel Paese, lavorava come volontario in una scuola finanziata dal National Unity Government. La giunta è ritenuta responsabile della morte di circa 2.300 civili dal colpo di Stato del 1 febbraio 2021 

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Orrore in Myanmar, dove un insegnante di matematica è stato decapitato dalla giunta militare al potere nel Paese e la sua testa è stata esposta fuori dalla scuola come monito. È successo nella regione di Magway, nel Myanmar centrale, dove l'uomo, U Saw Tun Moe, 46 anni, è stato sequestrato domenica scorsa e ucciso in un villaggio a tre chilometri di distanza il giorno dopo, secondo quanto riferisce il portale di informazione Irrawaddy.

Lavorava in una scuola di opposizione ai militari

U Saw Tun Moe era da venti anni a capo di una scuola privata e dallo scorso anno, quando la giunta militare riprese il potere in Myanmar, lavorava come volontario in una scuola finanziata dal National Unity Government di opposizione ai militari. La testa decapitata dell’insegnante è stata impalata in cima al cancello di ingresso della scuola - secondo quanto riferito da testimoni, e come mostrano immagini rintracciabili online - mentre il resto del corpo è stato abbandonato ai piedi del cancello della scuola.

 

Myanmar Air Force helicopters take part in the inauguration of a new military coastguard in Yangon on October 6, 2021. (Photo by STR / AFP) (Photo by STR/AFP via Getty Images)

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Si attende una risposta dalla comunità internazionale

La giunta militare è ritenuta responsabile della morte di circa 2.300 civili dal colpo di Stato del 1 febbraio 2021 e dell'arresto di decine di migliaia di persone. La brutalità del gesto è stata condannata dagli Stati Uniti, tramite il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, che su Twitter ha chiesto una "forte risposta" della comunità internazionale contro la "brutale violenza" del regime al potere nel Paese del sud-est asiatico.

A demonstrator holds up an image of Aung San Suu Kyi during a protest outside the Embassy of Myanmar in Bangkok, Thailand, on Monday, Feb. 1 2021. Myanmar's military detained Suu Kyi, declared a state of emergency and seized power for a year after disputing her partys landslide November election victory in a setback for the country's nascent transition to democracy. Photographer: Andre Malerba/Bloomberg via Getty Images

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