Gas, Ue si prepara a emergenza: nel piano anche abbassare i termostati di un grado in casa

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Ansa/Ipa

L’Unione europea lavora a una strategia emergenziale se la Russia dovesse chiudere i rubinetti energetici. Nella bozza iniziale, che la Commissione presenterà il 20 luglio, si propone anche "l'abbassamento del termostato di un grado" nelle case

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Con la guerra economica in atto tra Russia e Unione europea, l'Ue si appresta a chiedere agli Stati membri di ridurre il consumo di gas invitando i governi a dare incentivi per questo obiettivo, attraverso l'uso dei fondi del Repower e del Next Generation Ue. Lo prevede la bozza iniziale del Piano per la riduzione della domanda di gas che la Commissione presenterà il 20 luglio. Nella bozza d'entrata - che è all'esame della interservizi ed è soggetta a modifiche - si invitano gli Stati a dare incentivi alle aziende che tagliano la domanda di gas. L'obiettivo del Piano, si legge sul Ft, è ridurre di un terzo l'impatto dello stop totale al gas russo. "L'industria si sta già adattando ai prezzi elevati dell'energia. I prezzi elevati del gas hanno ridotto la domanda di gas nell'Ue del 5% rispetto agli anni precedenti. Questa tendenza continuerà nella nuova normalità dei prezzi elevati del gas naturale. Nel settore industriale, la prossima risposta potrebbe concentrarsi su misure basate sul mercato per incentivare la riduzione della domanda e limitare i danni alla società e all'economia", si legge nella bozza. "Il gas è utilizzato come materia prima e fonte di energia da industrie il cui potenziale tecnico e i costi per cambiare combustibile o ridurre i consumi variano drasticamente da un settore all'altro. Gli strumenti di mercato sono un modo efficace per ottenere le opzioni di riduzione più favorevoli. La Commissione sostiene con forza le migliori pratiche, come l'idea di aste o gare d'appalto per incentivare la riduzione del consumo da parte dei consumatori industriali, consentendo alle industrie di offrire una riduzione del consumo di gas in cambio di una compensazione. Queste aste o gare potrebbero essere organizzate a livello transfrontaliero per massimizzare le possibilità dei grandi clienti transfrontalieri che operano in più Stati membri e per gli Stati membri con minori risorse fiscali", prosegue ancora il testo iniziale della comunicazione.

Bozza piano Ue: giù i termostati di un grado nelle case

Nel documento iniziale si spiega che durante "l'inverno del gas" (ottobre-marzo), si possono ottenere grandi risparmi utilizzando fonti di calore alternative per il riscaldamento e attraverso "campagne di risparmio di gas mirate alle famiglie per l'abbassamento del termostato di un grado, ma anche imponendo, laddove tecnicamente fattibile e applicabile, la riduzione del riscaldamento di edifici pubblici, uffici, edifici commerciali (in particolare grandi edifici) a 19 gradi”.

La proposta della Commissione

Il piano 'Risparmiare gas per un inverno sicuro' sarà presentato dalla Commissione il 20 luglio. "Nelle circostanze attuali, attraverso interventi normativi mirati e incentivi a partire dall'estate, combinati con il potenziale di risparmio derivante dall'attuazione del Piano di risparmio energetico, è possibile ridurre il costo di un'eventuale forte carenza in inverno. Ciò consentirebbe inoltre di distribuire la riduzione nel tempo, di contribuire al trasporto di una maggiore quantità di gas da ovest a est, di riempire meglio gli stoccaggi e di inviare segnali ai consumatori che hanno la possibilità di effettuare lo switch a costi inferiori", si legge nella bozza cosiddetta di entrata del piano. La riduzione della domanda "può essere ulteriormente raggiunta implementando le misure di risparmio di gas in tutti i settori e utilizzando i criteri di priorità 'intelligenti'. Questa è l'essenza del Piano europeo di riduzione della domanda di gas per preparare l'Europa ad affrontare tutti gli scenari del prossimo inverno. Il Piano stabilisce i principi e i criteri per una riduzione coordinata della domanda, volta in particolare a proteggere non solo le famiglie e le utenze essenziali come gli ospedali, ma anche le industrie, che sono decisive per le catene di approvvigionamento dell'Ue, la competitività e la fornitura di prodotti e servizi essenziali per l'economia. Si basa sui piani di emergenza nazionali esistenti e sulle migliori pratiche”.

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“Senza gas russo a luglio scorte al 65-71%”

"Le simulazioni effettuate dall'Entsog (Associazione europea degli operatori del gas) indicano che la carenza di gas in caso di interruzione totale dalla Russia a partire da luglio porterebbe a un tasso di riempimento degli stock probabilmente inferiore all'obiettivo dell'80% stabilito per novembre dal nuovo regolamento Ue sugli stoccaggi, nonostante i buoni progressi compiuti finora. Le simulazioni suggeriscono che lo stoccaggio potrebbe essere al 65-71%”, si legge nella bozza, secondo la quale, con la riduzione della domanda l'impatto dello stop del gas russo calerebbe di 1/3. 

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