Nato, “forte sostegno” di Biden all’adesione di Svezia e Finlandia. Turchia dice no

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Il presidente Usa ha ricevuto la premier svedese Magdalena Andersson e il presidente finlandese Sauli Niinisto. “Avere 2 nuovi membri nel nord rafforzerà la nostra sicurezza e quella dei partner", ha detto, ribadendo che entrambi i Paesi "rispettano tutti i criteri". Non cambia idea, invece, Ankara. "Continueremo questa politica in modo determinato e abbiamo avvisato le parti interessate che diremo 'no' all'ingresso", ha detto il presidente Erdogan, accusando Stoccolma di essere "un completo rifugio del terrorismo"

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“Forte sostegno” di Joe Biden  all’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, ancora contraria la Turchia. È questo il riassunto della giornata sul tema Stoccolma-Helsinky e l’ingresso nel Patto Atlantico. Al centro del dibattito c’è la domanda di adesione dei due Paesi, che hanno deciso di rinunciare alla neutralità dopo che la Russia ha attaccato l’Ucraina. Se il presidente americano ha parlato di “momento storico”, l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito il suo no e accusato la Svezia di essere "un completo rifugio del terrorismo”. "Le preoccupazioni sulla sicurezza di tutti gli alleati devono essere prese in considerazione ora che trattiamo la richiesta d'ingresso di Svezia e Finlandia ma conto che si arrivi presto a una decisione: con il loro ingresso il 96% della popolazione europea vivrà sotto la Nato", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “So che la Turchia ha avanzato alcune obiezioni, ma spero che la Nato sia in grado di superarle. Il Consiglio europeo ha mostrato un forte supporto all'adesione”, ha detto anche la portavoce della Commissione Ue Ana Pisonero, citando le parole dell'alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Josep Borrell (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

Biden: “Forte sostegno all'adesione alla Nato a Svezia e Finlandia”

Nelle scorse ore, la premier svedese Magdalena Andersson e il presidente finlandese Sauli Niinisto sono stati ricevuti alla Casa Bianca per un colloquio con il presidente americano. "Offro il forte sostegno all'adesione alla più potente Alleanza del mondo a Svezia e Finlandia", ha detto Biden in una conferenza stampa. “È un momento storico. L'allargamento della Nato non è una minaccia per nessuna nazione", ha aggiunto. Ha poi spiegato che la sua amministrazione sta sottoponendo al Congresso la documentazione per l'accesso dei due Paesi alla Nato e ha ribadito che entrambi "rispettano tutti i criteri" per l'adesione all'Alleanza. “Avere due nuovi membri nel nord rafforzerà la nostra sicurezza e quella dei partner della Nato", ha aggiunto, ribadendo ancora una volta il "totale, completo sostegno degli Usa all'adesione dei due Paesi alla Nato". "La Finlandia e la Svezia renderanno l'Alleanza più forte", ha aggiunto. E ha concluso: "Non c'è dubbio che la Nato oggi sia importante, efficace e necessaria come non mai".

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Il no della Turchia

La Turchia ha invece ribadito il suo no all’ingresso dei due Paesi nell’Alleanza. "Continueremo questa politica in modo determinato e abbiamo avvisato le parti interessate che diremo 'no' all'ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato", ha detto il presidente turco Erdogan in un discorso a un gruppo di giovani turchi, citato dalla tv statale Trt. Ha anche accusato Stoccolma di essere "un completo rifugio del terrorismo", riferendosi ai militanti del Pkk curdo e ai sostenitori della presunta rete golpista di Fethullah Gulen. "La Nato è un'organizzazione di sicurezza. Non possiamo accettare che ci siano organizzazioni terroristiche in un'organizzazione di sicurezza del genere", ha aggiunto Erdogan. Il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha poi rincarato la dose. Dopo l'incontro con il segretario di stato Usa Antony Blinken a New York, a cui ha espresso le "legittime preoccupazioni di sicurezza" di Ankara che i due Paesi "sostengano organizzazioni terroristiche", parlando con i giornalisti turchi all'Onu ha accusato la Svezia non solo di sostenere gruppi legati al PKK, ma anche di fornire armi ai combattenti curdi siriani, che la Turchia considera un'estensione del gruppo militante. "Tutti dicono che le preoccupazioni della Turchia devono essere soddisfatte - ha detto il ministro - ma questo non deve avvenire solo a parole, deve essere attuato".

epa09847079 Turkish President Recep Tayyip Erdogan gives a press conference at the end of a Group of Seven (G7) Leaders meeting at the Alliance headquarters in Brussels, Belgium, 24 March 2022.  EPA/STEPHANIE LECOCQ

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"Prendiamo il terrorismo in modo serio e lo combattiamo. Siamo pronti a discutere con la Turchia tutte le sue preoccupazione sulla nostra adesione alla Nato", ha replicato il presidente della Finlandia Sauli Niinisto alla Casa Bianca. "Come alleati della Nato ci impegniamo a contribuire alla sicurezza della Turchia così come la Turchia farà con noi", ha aggiunto, assicurando che Helsinki è "pronta a discutere le preoccupazioni" di Ankara. Il presidente finlandese ha poi ringraziato Biden per "l'appoggio fermo. La Finlandia diventerà un forte alleato della Nato". La premier svedese Magdalena Andersson, sempre dalla Casa Bianca, ha annunciato che il suo Paese raggiungerà presto la soglia del 2% del Pil per le spese militari. Ha aggiunto che Stoccolma sta parlando con tutti i membri Nato, compresa la Turchia, per risolvere ogni questione. "Siamo stati costretti a rispondere all'aggressione russa", ha ribadito Andersson.

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