Giornata mondiale della libertà di stampa: i dati 2022 di RSF. Italia al 58esimo posto

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Le prime tre posizioni sono occupate da Norvegia, Danimarca e Svezia. Bisogna scendere fino alla 16esima posizione per trovare la Germania, alla 24esima per il Regno Unito e alla 26esima per la Francia. Ancora più giù, alla 42esima si piazzano gli Stati Uniti. L’ultimo posto è della Corea del Nord, preceduta da Eritrea (179) e Iran (178)

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Nell’annuale classifica stilata da Reporters sans frontières sulla libertà di stampa mondiale, l’Italia scende alla 58esima posizione. Un risultato deludente visto che perde 17 posizioni rispetto ai dati diffusi nel 2021 quando era al 41esimo posto. Sono in totale 180 i Paesi valutati da Rsf nel suo indice 2022. Di questi, il 73% è caratterizzato da situazioni "molto gravi", "difficili" o "problematiche" per la professione giornalistica, dovute all'aumento del "caos informativo" e della disinformazione.

Prima la Norvegia, ultima la Corea del Nord

Le prime tre posizioni sono occupate da Norvegia, Danimarca e Svezia. Bisogna scendere fino alla 16esima posizione per trovare la Germania, alla 24esima per il Regno Unito e alla 26esima per la Francia. Ancora più giù, alla 42esima si piazzano gli Stati Uniti. L’ultimo posto è della Corea del Nord, preceduta da Eritrea (179) e Iran (178). Sostanzialmente sono solo otto i Paesi che mostrano una "buona situazione", contro i dodici dello scorso anno.

Press Photographers wearing press sign, covering the Revolt of the yellow vests (gilets jaunes) movement, Violence has occurred in the streets of Paris, ClashesÊbroke outÊbetweenÊYellow VestÊprotesters and French Anti-riot police using tear gas, stun grenades and rubber bullets LDP, Several reporters and photographers were the targets of verbal and physical violence by both side Police and yellow vest protesters while covering the protests in various parts of France, the protest its began on November 17th against the policy of President Emmanuel Macron asking for more democracy and for the RIC (Citizens Initiated Referendum). The rise of taxes against President Macron and his Government and their demand of his resignation. Paris. France.  01/05/2019//ALFREDPHOTOS_Alfred001/1905061450/Credit:Alfred Photos/SIPA/1905061453

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Caos informativo e disinformazione

A preoccupare l’Ong è lo scenario che emerge e che racconta di un "caos informativo" e di una disinformazione che alimentano sia le tensioni internazionali che le divisioni all'interno delle società. L'edizione 2022 del World Press Freedom Index mette in evidenza gli effetti disastrosi delle notizie e in particolar modo di uno spazio informativo online globalizzato e non regolamentato che incoraggia le fake news e la propaganda. “All'interno delle società democratiche – si legge nel report - crescono le divisioni dovute alla diffusione dei media d'opinione secondo il “modello Fox News” e alla diffusione di circuiti di disinformazione amplificati dal funzionamento dei social media. A livello internazionale, le democrazie sono indebolite dall'asimmetria tra società aperte e regimi dispotici che controllano i loro media e piattaforme online mentre conducono guerre di propaganda contro le democrazie. La polarizzazione su questi due livelli sta alimentando una maggiore tensione”.

maria ressa

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