Israele, sparatoria a Bnei Brak: 5 morti. Convocata riunione straordinaria di sicurezza

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Dopo l'attacco messaggi di tripudio sono stati pubblicati da Hamas e dalla Jihad islamica: "La lotta armata continua, siano benedette le mani degli eroi". Il premier israeliano Bennet: "Ondata di terrorismo arabo, combatteremo con determinazione"

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Paura in Israele, dove cinque persone sono morte in una sparatoria in due località della città di Bnei Brak, poco lontano da Tel Aviv. A chiarire il bilancio è stato il direttore del pronto soccorso della zona, aggiungendo che c'è anche un’altra persona in fin di vita. Messaggi di tripudio sono stati pubblicati a Gaza da Hamas e dalla Jihad islamica dopo l’accaduto: "La lotta armata continua, siano benedette le mani degli eroi", ha scritto su twitter un portavoce di Hamas. Mentre dalla Jihad islamica è stato rilevato che l'attacco odierno segue quelli di Beersheva e di Hadera, di questa settimana: "Ciò dimostra che la resistenza è in una nuova fase. È una un'unica campagna che coinvolge tutti i palestinesi: a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme e nelle terre del 1948”.

Bennet convoca riunione straordinaria di sicurezza

Intanto il premier Naftali Bennet ha convocato per le 22 (ora locale) una riunione straordinaria di sicurezza su quanto sta accadendo nel Paese. Alla riunione prenderanno parte il capo della polizia, il ministro della Pubblica Sicurezza, il capo di stato maggiore dell'esercito e il direttore dello Shin Bet. "Israele si confronta con una ondata omicida di terrorismo arabo", ha spiegato il premier, "le nostre forze di sicurezza operano. Combatteremo il terrorismo con determinazione, caparbia e pugno di ferro. Nessuno - ha aggiunto - ci sposterà da qui. Vinceremo".

Sono morti per le ferite due degli israeliani colpiti in un attacco terroristico avvenuto a Hadera nel centro di Israele, 27 marzo 2022. Lo ha fatto sapere il Servizio di Pronto Soccorso secondo cui sono stati uccisi anche i 2 autori dell'attacco. Ci sono anche 3 feriti.
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Tre attacchi in una settimana

Nel Paese in una settimana ci sono stati tre attentati, con 11 cittadini uccisi: a Beersheva il 22 marzo (quattro morti), ad Hadera il 27 marzo (due morti) e ora a Bnei Brak, con cinque morti. Uno degli autori dell'ultimo attentato è un palestinese di 27 anni, originario del villaggio di Yabed, presso Jenin, nel Nord della Cisgiordania. Dopo l'attacco è stato ucciso. Un altro attentatore sarebbe invece stato arrestato, mentre la polizia è alla ricerca di un possibile terzo complice. La sequela degli attentati di questa settimana ha scosso il Paese e aveva indotto già nei giorni scorsi il premier Bennett - che si trova in isolamento visto la sua positività al Covid - a innalzare lo stato di allerta e invitare i cittadini ad essere vigili. E la notte scorsa erano scattati già alcuni arresti: i servizi segreti hanno condotto perquisizioni in diverse località arabe di Israele (fra cui Um el-Fahem, Nazareth e Sakhnin) compiendo una dozzina di arresti. Si tratta, è stato spiegato, di sostenitori dell'Isis che rappresentano un pericolo potenziale imminente.

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