Crisi Ucraina, Putin incontra Macron: "Alcune sue idee sono la base per passi in comune"

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Il presidente francese vola a Mosca per un faccia a faccia con il suo omologo russo e auspica una de-escalation: "Abbiamo cercato di costruire elementi di convergenza". Aperture anche da Putin, che però aggiunge: "La Nato è tutt'altro che un'organizzazione pacifica". Biden intanto incontra il cancelliere tedesco Scholz: "Se Mosca invade l'Ucraina tutta la Nato è pronta, e non ci sarà più un Nord Stream 2"

Proseguono gli sforzi diplomatici sulle tensioni tra Russia e Ucraina. Emmanuel Macron è volato a Mosca per un faccia a faccia con Vladimir Putin, durato oltre cinque ore. "Abbiamo cercato di costruire elementi di convergenza", ha detto il presidente francese al termine dell'incontro, seguito a ruota dal suo omologo russo: "Alcune delle idee presentate" da Macron in materia di sicurezza possono servire per "ulteriori passi in comune" con Mosca. Martedì il presidente francese sarà poi a Kiev, dove incontrerà il presidente Voldymyr Zelensky. Intanto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla Casa Bianca, e in una conferenza stampa congiunta i due hanno avvertito: "Se la Russia invade ulteriormente l'Ucraina, noi siamo pronti, tutta la Nato è pronta" a reagire, e "non ci sarà più un Nord Stream 2, il gasdotto chiuderà". Anche l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell, dopo il consiglio Ue-Usa sull'energia a Washington ha avvertito: "Se la Russia invade l'Ucraina, Usa e Ue saranno stretti alleati, anche sulle sanzioni. Quella ucraina rischia di essere la crisi più grave dopo la fine della guerra fredda ma c'è ancora spazio per la diplomazia. Siamo preparati al peggio ma cerchiamo di evitarlo".

Macron: "Lavorare per evitare qualsiasi escalation"

Durante l'incontro con Putin al Cremlino, riporta la Tass, Macron ha sottolineato che il "dialogo è l'unica opportunità per garantire sicurezza e stabilità all'Europa". "Questa discussione può avviare il percorso che dobbiamo intraprendere, che è quello di una de-escalation", ha dichiarato il presidente francese nei primi minuti del faccia a faccia, aggiungendo di voler "evitare la guerra" e "costruire elementi di fiducia e stabilità per tutti". Poi al termine dell'incontro Macron ha dichiarato: "Abbiamo avuto una discussione che ha consentito di formulare una serie di proposte sulle quali credo di poter dire che ci siano elementi di convergenza fra la Russia e la Francia". E, pur prendendo atto di "visioni talvolta divergenti" con la Russia, "il primo elemento è la necessità di lavorare per evitare qualsiasi escalation - ha continuato il presidente francese - che non sarebbe nell'interesse di nessuno, in un periodo in cui i popoli sono messi a dura prova dal contesto sanitario e aspirano alla stabilità". "I prossimi giorni  - ha detto ancora - saranno determinanti e saranno necessarie fitte discussioni. Noi abbiamo la volontà di lavorare insieme per garantire un nuovo ordine di stabilità e di sicurezza in Europa".

Macron: "Non ricreare gli errori del passato"

"La sicurezza del nostro continente, per essere mantenuta, ha bisogno che non vengano da noi ricreati gli errori del passato", ha detto poi il presidente francese. "Non possiamo costruire il nostro presente e il nostro futuro - ha proseguito il capo dell'Eliseo - ignorando i traumi di diversi Paesi europei. Non possiamo correre il rischio di veder tornare in Europa lo spettro dell'instabilità".

Putin: "La Nato è tutt'altro che un'organizzazione pacifica"

"Vedo quanti sforzi sta facendo l'attuale leadership francese e personalmente il presidente della Francia per risolvere la crisi associata a garantire un'equa sicurezza in Europa per una seria prospettiva storica e per affrontare le questioni legate alla risoluzione della crisi nel sud-est ucraino", ha detto Putin durante l'incontro. Poi, finito il faccia a faccia, ha dichiarato: "La Nato è tutt'altro che un'organizzazione pacifica", auspicando tuttavia di "proseguire gli sforzi diplomatici per trovare soluzioni di compromesso".

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Nel frattempo comunicazioni intercettate dagli 007 Usa rivelano che alcuni dirigenti russi, anche dell'intelligence e della difesa, hanno espresso la preoccupazione che un'invasione su larga scala dell'Ucraina sarebbe più costosa e difficile di quello che pensano Vladimir Putin e altri leader di Mosca. Lo riferisce la Cnn citando quattro fonti legate agli 007 americani. I dirigenti russi in questione avrebbero anche manifestato il timore che i piani siano scoperti e rivelati pubblicamente dall'Occidente. Non ci sono evidenze però che questi si oppongano al piano complessivo o che si possano rivoltare contro Putin.

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