Nuova Zelanda, una legge impedirà di comprare sigarette ai nati dopo il 2008

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La nuova legge ridurrà anche il numero di negozi che possono vendere tabacco a partire dal 2024 e consentirà di vendere solo prodotti che hanno livelli davvero molto bassi di nicotina a partire dal 2025. Verrà progressivamente alzata, anno dopo anno, anche l'età legale del fumo

La Nuova Zelanda vuole vietare il tabacco alla prossima generazione e diventare di fatto "smokefree" entro i prossimi quattro anni. E' il cosiddetto piano d'azione senza fumo per il 2025, il quale prevede che entro la fine del prossimo anno coloro che hanno meno di 14 anni non saranno mai legalmente in grado di acquistare tabacco. Inoltre verrà progressivamente alzata, anno dopo anno, l'età legale del fumo. La nuova legge ridurrà anche il numero di negozi che possono vendere tabacco a partire dal 2024 e consentirà di vendere solo prodotti che hanno livelli davvero molto bassi di nicotina a partire dal 2025. (FUMO PASSIVO: I RISCHI PER I BAMBINI)

Pugno di ferro

"Vogliamo assicurarci che i giovani non inizino mai a fumare", ha spiegato il ministro associato per la salute, la dottoressa Ayesha Verrall. In Nuova Zelanda, il tabagismo è andato progressivamente diminuendo, ma ancora costituisce una piaga tra le minoranze Maori e Pasifika. Attualmente, circa il 13% degli adulti neozelandesi fuma, in calo rispetto al 18% di circa dieci anni fa. Ma il tasso è molto più alto - circa il 31% - tra la popolazione indigena Maori che soffre anche di un più alto tasso di malattie e morte.

I danni irreversibili del fumo

Il ministero della salute della Nuova Zelanda afferma che il fumo provoca un cancro su quattro e rimane la principale causa di morte prevenibile per i suoi cinque milioni di abitanti. L'industria è ormai da più di un decennio nel mirino dei legislatori. Nell'ambito della repressione annunciata giovedìì scorso il governo ha anche introdotto importanti controlli sul tabacco, tra cui una significativa limitazione dei luoghi in cui le sigarette possono essere vendute per rimuoverle dai supermercati e dai negozi all'angolo. Il numero di negozi autorizzati a vendere sigarette sarà drasticamente ridotto a meno di 500 da circa 8.000 attuali, affermano i funzionari.

Un uomo spegne una sigaretta in un parco a Milano, 20 novembre 2020. Il Consiglio comunale di Milano ha approvato ieri il Regolamento per la qualità dell'aria che, tra le altre cose, introduce in città dal primo gennaio 2021 il divieto di fumare all'aperto tranne che in luoghi isolati. Dalle fermate dei mezzi pubblici ai parchi, fino ai cimiteri e alle strutture sportive, come gli stadi, sarà proibito fumare nel raggio di 10 metri da altre persone.
ANSA / MATTEO BAZZI

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Freno allo svapo

Negli ultimi anni, lo svapo - fumare sigarette elettroniche che producono un vapore che fornisce anche nicotina - è diventato molto più popolare tra le giovani generazioni rispetto alle sigarette. Le autorità sanitarie della Nuova Zelanda avvertono tuttavia che lo svapo non è innocuo. I ricercatori hanno trovato agenti pericolosi e cancerogeni anche nei liquidi delle sigarette elettroniche. Ma nel 2017 il Paese ha comunque adottato lo svapo come metodo per aiutare i fumatori a smettere di fumare.

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