Corea del Nord, Kim Jong Un contro film Usa e jeans: si rischia pena di morte

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Vietati abiti e parole straniere oltre che film e jeans. Chi viene sorpreso a guardare pellicole Usa o giapponesi, finisce nei campi di internamento

Pena di morte per chi indossa i jeans, usa parole straniere, guarda film americani e si taglia i capelli come pop star di altri paesi. Back in the past in qualche libro di storia (italiano, tra l'altro)? No, cronaca datata giugno 2021. Accade in Corea del Nord per decisione di Kim Jong-un. Presa di posizione drastica che dichiara guerra a ogni forma di influenza straniera, film compresi.

La lista dei divieti

Nella lista nera ci sono abiti, modi di dire che arrivano dall'estero e i jeans, appunto, considerati "veleni pericolosi". La Corea del Nord ha quindi introdotto una nuova legge per bandire il mondo esterno, anche attraverso la pena di morte. Coloro che verranno sorpresi con film della Corea del Sud, ma anche Hollywood e Giappone rischia la vita, non una semplice sanzione. Chi viene colto in flagranza, con gli occhi incollati davanti a materiali stranieri, rischia 15 anni nei campi di internamento, avete capito bene. Il Daily Nkriposta la notizia di tre minorenni finiti in carcere per un taglio di capelli alla moda (della Corea del Sud e non del Nord) e per dei "risvoltini", cioè l'arrotolamento dei pantaloni sopra la caviglia. Secondo la Bbc, Kim jong Un strebbe tentando di censurare la stampa per non lasciare trapelare nessuna informazione a riguardo al resto del mondo.

9 February 2018 - Pyeongchang, South Korea : Kim Yo Jong, (Center), sister of North Korean leader Kim Jong Un, arrives at the Jinbu KTX rail road station in Pyeongchang, South Korea on February 9, 2018. Kim on Friday became the first member of her family to visit South Korea since the 1950-53 Korean War as part of a high-level delegation attending the opening ceremony of the 2018 Pyeongchang Winter Olympics. Photo Credit: Lee Young-ho (Lee Young-ho / IPA/Fotogramma, Seoul - 2018-02-09) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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L'organismo di vigilanza atomica delle Nazioni Unite ha visto indicazioni in Corea del Nord di possibili lavori di ritrattamento per separare il plutonio dal combustibile esaurito del reattore che potrebbe essere utilizzato nelle armi nucleari, ha detto lunedì il capo dell'agenzia. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica non ha avuto accesso allo stato segreto da quando Pyongyang ha espulso i suoi ispettori nel 2009. Il paese ha quindi proseguito con il suo programma di armi nucleari e ha ripreso i test nucleari. La sua ultima detonazione di un'arma nucleare è stata nel 2017. L'AIEA, con sede a Vienna, ora monitora da lontano le attività della Corea del Nord utilizzando immagini satellitari.

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