Ecuador, il presidente eletto è il banchiere Guillermo Lasso: “La democrazia ha trionfato”

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Al ballottaggio l’uomo d’affari ha recuperato lo svantaggio del primo turno sull’avversario progressista Andrés Arauz, guadagnando preferenze che a febbraio erano andate ad altri candidati fra cui Yaku Pérez e Xavier Hervas. Con il 97,97% dei voti scrutinati è al 52,48%: a maggio succederà a Lenin Moreno mantenendo, secondo gli analisti, i cardini del modello neoliberale introdotto dall’attuale leader del Paese

È Guillermo Lasso il vincitore del ballottaggio delle elezioni presidenziali in Ecuador. L’uomo d’affari e banchiere ha recuperato lo svantaggio accumulato nel primo turno del 7 febbraio scorso nei confronti del leader progressista Andrés Arauz (Unes), e a maggio succederà a Lenin Moreno nel palazzo di Carondelet. Sulla base dello scrutinio ufficiale realizzato dal Consiglio nazionale elettorale (Cne) del 97,97% dei voti, Lasso ha ottenuto il 52,48% mentre Arauz, che ha forse scontato l'eredità politica pesante del suo sponsor, l'ex presidente Rafael Correa, si è fermato al 47,52%.

Un Congresso impegnativo

Lasso, al suo terzo tentativo come candidato alla presidenza, ha guadagnato molti voti che due mesi fa erano andati ad altri candidati, soprattutto Yaku Pérez e Xavier Hervas. Una volta alla guida del Paese, dovrà fare i conti con un Congresso unicamerale di 137 membri, all'interno del quale può contare su appena 31 seggi della sua coalizione Creo-Psc, mentre Arauz guiderà un gruppo di 49 parlamentari. Dovrà negoziare spesso con gli altri partiti, come Pachakutik del candidato Yaku Pérez (27 seggi) e Izquierda democratica di Xavier Hervas (18), e con 13 altri parlamentari.

Lasso: “Un nuovo corso”

Dopo aver ricevuto una telefonata di Arauz che ha riconosciuto la sua vittoria, Lasso ha dichiarato che "la democrazia ha trionfato", aggiungendo: "Questo è un giorno storico, è un giorno in cui tutti gli ecuadoriani hanno deciso il loro futuro. Li ringrazio per la loro fiducia". Secondo gli analisti il presidente eletto manterrà sostanzialmente i cardini del modello neoliberale introdotto da Moreno nell'ultimo quadriennio, ma Lasso ha annunciato che la sua gestione sarà "un nuovo corso molto diverso da quello degli ultimi 14 anni in Ecuador. Dal 24 maggio assumeremo con responsabilità la sfida di cambiare il destino della nostra Patria e realizzare in Ecuador le opportunità e la prosperità a cui tutti aneliamo".

Arauz: “Nessuna sconfitta politica o morale”

Riconoscendo la sconfitta, Arauz ha descritto la giornata come "un infortunio elettorale, ma in nessun modo una sconfitta politica o morale". "Perché - ha assicurato - il nostro progetto riguarda la vita. È un impegno per un percorso di organizzazione e costruzione di un futuro più giusto e solidale per tutti gli ecuadoriani. Questa è la nostra lotta". 

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