Coronavirus, Cina teme ondata di ritorno: 97 nuovi casi importati, cifra più alta da marzo

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I numeri annunciati dal ministero della Salute aumentano la preoccupazione per i nuovi contagi portati dall’estero. Le autorità hanno deciso di tenere chiuse le frontiere a quasi tutti gli stranieri, ma rimane il problema dei cinesi che tornano a casa da altri Paesi

La Cina, che nella provincia dell’Hubei - epicentro della pandemia - sta cercando di tornare alla normalità (FOTO), è sempre più preoccupata di un'ondata di ritorno del Covid-19. Il ministero della Salute ha annunciato 97 nuovi casi “importati” di coronavirus, il numero più alto dall'inizio di marzo. Solo due, invece, i casi locali (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE -  LA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO - I CONTAGI IN ITALIA).

In Cina si teme ondata di ritorno

Le autorità, per cercare di arginare i nuovi contagi portati dall’estero, hanno deciso di tenere chiuse le frontiere a quasi tutti gli stranieri. Rimane, però, il problema dei cinesi che ritornano a casa da altri Paesi. Nei giorni scorsi, infatti, il ministero degli Esteri ha fatto sapere che dei circa 1.200 casi importati finora accertati, più o meno il 90% è costituito da cittadini cinesi (soprattutto studenti). A Pechino, intanto, oggi il livello di allerta sulla salute è passato da "verde" ("nessun problema") ad "arancione", che prevede l'obbligo di restare in isolamento a casa propria.

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