Coronavirus Spagna, più di 800 morti in 24 ore. Da lunedì stop attività non essenziali

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Nel Paese, secondo l’ultimo bilancio del ministero della Salute, le vittime sono 5.690 e i contagi 72.248. Sanchez: lavoratori di attività non essenziali a casa dal 30 marzo al 9 aprile. L’esercito trasferirà le salme da Madrid, dove le pompe funebri sono al collasso

Superano i 72mila (72.248) i casi di contagio da Coronavirus in Spagna, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 832 decessi, un numero ancora superiore ai 769 di venerdì, per un totale di 5.690 vittime (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE NOTIZIE DELLA FARNESINA SULLA SPAGNA). È quanto emerge dall’ultimo bilancio del ministero della Salute, che specifica anche che 40.630 casi hanno richiesto il ricovero in ospedale, 4.575 in terapia intensiva e 12.285 sono guariti (LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA ANIMATA - GLI APPLAUSI PER I MEDICI - AEROPORTI E STAZIONI VUOTI IN TUTTO IL MONDO - CALA L'INQUINAMENTO SULL'EUROPA: LE IMMAGINI DEL SATELLITE). Intanto il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato che il governo "approverà domani in un consiglio dei ministri straordinario che tutti i lavoratori di attività non essenziali rimangano a casa nelle prossime due settimane. Dal 30 marzo al 9 aprile", precisando che la misura prevede un permesso retribuito.

Il picco potrebbe arrivare la prossima settimana

"Stiamo raggiungendo il picco della curva. Non si sa ancora esattamente quando ne avremo conferma ma lo stiamo raggiungendo", ha detto poi il direttore del Centro per le Emergenze Sanitarie in Spagna, Fernando Simón, riferisce la Cnn. Simón ha in particolare messo in evidenza le cifre che mostrano la leggera flessione dell'aumento percentuale delle vittime, anche se in termini assoluti i numeri continuano a crescere, e ha poi rimarcato che la pressione sulle unità di terapia intensiva si aggraverà. I pazienti contagiati oggi - ha detto - potranno aver bisogno di un posto in terapia intensiva nei prossimi sette o 10 giorni, e il picco potrebbe arrivare la prossima settimana.

Pompe funebri al collasso, interviene l’esercito

Inoltre il ministero, a causa della difficoltà delle pompe funebri di Madrid a gestire le migliaia di salme, ha emesso un'ordinanza che "autorizza l'esercito al trasferimento delle salme". L'ordinanza, spiega El País, indica che le autorità competenti devono presentare le loro richieste al Centro di coordinamento del ministero della Difesa. Il collasso delle onoranze funebri e il ritardo nella rimozione dei corpi ha creato situazioni molto complicate nelle case di cura e ha costretto a improvvisare un obitorio di emergenza al Palazzo del Ghiaccio a Madrid e a prepararne un secondo nella Cittadella della Giustizia dalla capitale (REAL MADRID TRASFORMA IL BERNABEU IN UN DEPOSITO SANITARIO - FELIPE DI SPAGNA VISITA L'OSPEDALE DA CAMPO DI MADRID).

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