Francesco, all'inizio della messa a Casa Santa Marta, ha pregato per tutti coloro che combattono il virus in prima linea. E in un’intervista alla Stampa, sottolinea come “da questa situazione potremo uscire solo insieme, come umanità intera”
"Ieri ho ricevuto il messaggio di un sacerdote dal Bergamasco che chiede di pregare per i medici di Bergamo, Treviglio, Brescia, Cremona, che stanno al limite del lavoro, stanno dando proprio la propria vita per aiutare gli ammalati, per salvare la vita degli altri". È questo il messaggio di Papa Francesco all'inizio della messa mattutina a Casa Santa Marta, in cui ha voluto pregare per chi combatte in prima linea il coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS). "E anche preghiamo per le autorità, che per loro non è facile gestire questo momento, e tante volte soffrono delle incomprensioni", ha aggiunto. "Sia i medici, il personale ospedaliero, i volontari della salute, sia le autorità in questo momento sono colonne che ci aiutano ad andare avanti e ci difendono in questa crisi. Preghiamo per loro", ha concluso Francesco (SPECIALE - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA ANIMATA - LE FOTO SIMBOLO DELL'EMERGENZA).
"Potremo uscirne solo insieme"
In un’intervista alla Stampa, il Pontefice ha poi sottolineato che “da questa situazione”, in cui “si piange e si soffre”, “potremo uscire solo insieme, come umanità intera”, guardando “l’altro con spirito di solidarietà” . Secondo Bergoglio al termine dell’emergenza sarà “un po’ come un dopoguerra”. Sarà dunque necessario ricostruire, sulla base di quattro pilastri: le radici - con un focus particolare sugli anziani -, la memoria, la fratellanza e la speranza (I 7 ANNI DI PONTIFICATO DI FRANCESCO). Quattro parole chiave per rialzarsi, "perché tante volte ci dimentichiamo che nella vita ci sono le 'zone oscure', i momenti bui". Mentre siamo soliti pensare "che possano capitare solo a qualcun altro". E invece? Invece "questo tempo è oscuro per tutti, nessuno escluso" ed è segnato "da dolore e ombre, che ci sono entrate in casa" tanto che si tratta di "una situazione diversa da quelle che abbiamo vissuto" perché "nessuno può permettersi di stare tranquillo, ognuno condivide questi giorni difficili". Ma, conclude, "le ombre entrate nelle nostre case spariranno, con le ferite nel cuore l'umanità unita si risolleverà".