Coronavirus, Cina: fu un errore punire il medico cinese Li Wenliang

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L'Ufficio di pubblica sicurezza della città focolaio ha scritto in una nota chiarendo che sul caso dell'uomo che per primo diede l'allarme sul Covid-19 "ci furono applicazione errata della legge e procedure irregolari"

Nessuno gli restituirà la vita, ma almeno l’onore sì. Li Wenliang, il medico-eroe che primo diede l’allarme sul coronavirus di cui rimase poi vittima, un riconoscimento postumo lo ha avuto. La polizia di Wuhan si è infatti scusata con il dottore per la convocazione e la reprimenda ai suoi danni con l'accusa di "diffusione di false informazioni su internet".

Le scuse della polizia

L'Ufficio di pubblica sicurezza della città focolaio ha scritto in una nota che sul caso "ci furono applicazione errata della legge e procedure irregolari". Le scuse arrivano dopo le conclusioni della National Supervisory Commission, secondo cui "l'azione della polizia non fu appropriata".

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