Coronavirus, la Francia si ferma: chiudono bar, ristoranti e negozi. Quasi 5.000 contagi

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Il primo ministro Philippe annuncia: “Fino a nuovo ordine chiudono tutti i luoghi pubblici non indispensabili”. I luoghi di culto restano aperti ma senza celebrazioni. I casi nel Paese sono 4.500 contagi. I morti sono 91. Confermate elezioni comunali domani

Per contrastare l’emergenza coronavirus (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI), la Francia ha deciso di chiudere “fino a nuovo ordine” tutti i luoghi pubblici "non indispensabili", fra i quali ristoranti, negozi e bar. I luoghi di culto restano aperti ma senza celebrazioni. La notizia è stata comunicata alla nazione in diretta tv dal primo ministro, Edouard Philippe. La chiusura dei luoghi "non indispensabili" è stata stabilita "a partire da mezzanotte". Philippe ha sottolineato che la decisione, "grave", è stata presa d'accordo con il presidente della Repubblica Emmanuel Macron e con il comitato di scienziati visto che gli inviti a limitare gli spostamenti "non sono stati adeguatamente osservati" dai francesi. Philippe ha parlato di un "forte aumento dei contagi e dei ricoveri in rianimazione" (LA MAPPA DEI CONTAGI).

In Francia 4.500 contagi e 91 morti

I contagi in Francia hanno raggiunto nelle ultime 24 ore quota 4.500, con un aumento di 839 casi in un giorno, come ha spiegato il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. I decessi sono aumentati di 12, e sono arrivati a quota 91. Salomon ha parlato di "epidemia ormai diffusa su tutto il territorio” (LA SITUAZIONE IN SPAGNA - NEGLI USA - IN GERMANIA).

Confermate le elezioni

La fase 3, quella dell'epidemia ormai dilagante su tutto il territorio, è scattata questa sera in Francia, dopo "il raddoppio dei contagi in 3 giorni". Restano aperte al pubblico farmacie, negozi di alimentari, banche e tabaccherie. E, nonostante la massima allerta, resta confermato per domani il primo turno delle elezioni comunali.

Anche politici contagiati

Tra i positivi c’è anche Brune Poirson, sottosegretaria francese alla Transizione ecologica, le cui condizioni "non evidenziano alcun segnale preoccupante". La Poirson, 38 anni, è il secondo caso positivo nel governo, dopo il ministro della Cultura, Franck Riester, da una settimana confinato in casa. Quest'ultimo afferma di stare "bene" e di soffrire "di sintomi classici di un'influenza". Dieci deputati dell'Assemblée Nationale sono positivi al coronavirus.

Gilet gialli a Parigi nonostante il coronavirus

Oggi intanto, diverse centinaia di gilet gialli hanno sfilato nel pomeriggio a Parigi per il loro 70esimo sabato di protesta, nonostante il divieto da parte del governo di assembramenti di oltre 100 persone e l'appello a rinviare le manifestazioni per frenare la propagazione del virus. A fine mattinata, le forze dell'ordine hanno effettuato 17 fermi e sono intervenute dopo alcuni scontri attorno a Montparnasse. Alcuni leader avevano invitato alla "responsabilità" di fronte alla crisi sanitaria esortando a rinunciare al corteo.

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