Egitto, è morto l'ex presidente Hosni Mubarak: è stato al potere per 30 anni

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Foto d'archivio Getty

La famiglia ha confermato la notizia: aveva 91 anni. Nel 2011 la fine del regime in seguito alle proteste di Piazza Tahrir. Nel 2017, dopo la revisione dei processi, è stato scagionato per le uccisioni dei manifestanti in piazza

È morto l'ex presidente egiziano Hosni Mubarak, aveva 91 anni. La famiglia ha confermato la notizia dopo che era stata diffusa dai media locali. Mubarak, nato nel 1928, era stato al potere in Egitto per 30 anni ed era stato deposto in seguito alle proteste di Piazza Tahrir del 2011. Finito in carcere con l'accusa di corruzione, l'ex presidente era tornato libero nel marzo 2017. Secondo i media egiziani Mubarak era ricoverato in terapia intensiva e le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi giorni.

La carriera militare e la salita al potere dopo Sadat

Dopo una carriera nell'esercito e nell'aeronautica, al culmine della quale alla fine degli anni '60 diventa Capo di Stato maggiore delle forze aeree egiziane, Mubarak ottiene la prima carica politica nel 1972 con la nomina a viceministro della Guerra. Tre anni più tardi viene nominato invece a vicepresidente dell'Egitto. Nel frattempo Mubarak era entrato a far pate del Partito nazionale democratico del leader Anwar al-Sadat. Leale alla politica di Sadat, Mubarak gli succede quando viene assassinato nel 1981.

Trent'anni al potere, poi la fine del regime

Cominciano così 30 anni di leadership assoluta sull'Egitto da parte di Mubarak. Trent'anni nei quali vige in modo perpetuo lo Stato d'emergenza, con arresti preventivi e controllo diretto dei media. Mubarak viene rieletto per cinque volte, l'ultima delle quali nel 2005, ma la sua elezione (e le sue rielezioni) sono sempre controverse. Nel gennaio 2011 in seguito alle proteste di Piazza Tahrir, nell'ambito delle cosiddette Primavere arabe, l'11 febbraio 2011 Mubarak viene costretto alle dimissioni dopo l'inasprirsi delle rivolte, con violenti scontri tra esercito e manifestanti. 

L'arresto e il processo

Nell'aprile dello stesso anno Mubarak viene posto in custodia cautelare per 15 giorni a seguito delle indagini condotte dalla Procura della capitale in merito ad accuse di corruzione e appropriazione indebita a suo carico. Nelle stesse ore è trasferito in ospedale per problemi di salute. Poco dopo l'ex presidente egiziano finisce nuovamente in terapia intensiva per un attacco cardiaco, il secondo in poche settimane. Mubarak finisce sotto processo anche per le morti avvenute durante gli scontri di piazza.

L'assoluzione per i morti in piazza

L'ex leader egiziano viene condannato all'ergastolo il 2 giugno 2012. La Corte di Cassazione, però, decide che il processo è da rifare, e il 29 novembre 2014 Mubarak viene prosciolto dalle accuse di omicidio e dalle accuse più gravi di corruzione. Rimane la condanna con detenzione a tre anni di carcere per sottrazione di fondi pubblici destinati ai restauri del palazzo presidenziale. Il 3 marzo 2017 Mubarak viene assolto in via definitiva dalla Corte di Cassazione egiziana nell'ambito del processo a suo carico per l'uccisione dei manifestanti durante la rivoluzione del gennaio 2011, e torna in libertà il 24 marzo 2017.

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