L'uomo è morto nella serata di venerdì, l'altro contagiato veneto resta ricoverato. I casi in Lombardia sono 15, invece, e il "paziente zero" sarebbe un imprenditore tornato dalla Cina a fine gennaio. In isolamento 10 comuni
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Reg. Lombardia, Gallera: "Invitiamo alla calma e alla tranquillità"
Regione Lombardia, Gallera: "Non andare al Pronto Soccorso ma chiamare il 112"
Federcalcio, in Lombardia al momento no a rinvio calcio
La Federcalcio è in contatto col ministero della salute, e al momento - a quanto apprende l'ANSA - non vi sono elementi per rinviare le partite di calcio previste nel fine settimane in Lombardia, dopo la scoperta dei primi casi di contagio di coronavirus di italiani, nel Lodigiano. A seguito del confronto con le autorita' competenti non sussisterebbero al momento elementi di criticita' tali da giustificare un rinvio; fanno eccezione i comuni oggetto dell'ordinanza, per le squadre e i calciatori che vi abitano (a Codogno sono gia' stati chiusi gli impianti sportivi). La Figc e' in stretto e costante contatto con il Ministero della Salute ed e' pronta ad intervenire qualora le condizioni di sicurezza dovessero mutare nelle prossime ore.
Fontana: "Non chiudiamo le città"
"Nessuno pensa di chiudere le citta' ma faremo delle valutazioni sui locali pubblici, sugli eventi che si verificano in quel territorio". Lo ha spiegato il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Abbiamo in mente misure da proporre al ministro" Roberto Speranza, appena arrivato a Milano, ha aggiunto, spiegando che "bisogna essere seri ma non drammatizzare e diffondere il panico
Fontana: "Pazienti in condizioni serie"
"Sono tutti adulti" e "sono in condizioni serie" le sei persone positive al coronavirus in Lombardia. Lo ha spiegato il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervistato da SkyTg24 aggiungendo che "il primo paziente è ricoverato al Sacco, gli altri sono tutti a Codogno. Si tratta di una diagnosi impegnativa ma non cosi' drammatica".
Codogno chiuso primo bar a Codogno dopo ordinanza
Gli agenti della polizia locale di Codogno hanno iniziato a notificare l'ordinanza con la quale saranno chiusi una ottantina fra ristoranti e bar che somministrano bevande. Il primo locale e' stato un bar nei pressi del municipio. Il personale ha eseguito immediatamente l'ordine, mostrandosi consapevole del rischio e senza protestare.
Iran, 5 morti e 750 casi sospetti
Sono 5 i morti per contagio da coronavirus (Covid-19) in Iran e 750 i casi sospetti. Lo ha detto il ministro della Salute turco Fahrettin Koca, a seguito di una telefonata con il suo omologo iraniano Said Nemeki. La Turchia ha preso misure di precauzione al valico di frontiera di Gurbulak con l'Iran. Tutti i passeggeri in arrivo con voli dalla Repubblica islamica sono inoltre sottoposti da ieri sera a controlli rafforzati.
Quarantena "fiduciaria" domiciliare per chi torna da Cina
Obbligo di quarantena "fiduciaria" domiciliare per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e "sorveglianza attiva" per chi e' stato nelle aree a rischio, cioe' nel paese asiatico cosi' come indicato dall'Oms, con obbligo di segnalazione alle autorita' sanitarie locali al proprio rientro in Italia. Questo quanto dispone il ministero della Salute con l'ordinanza firmata oggi in seguito ai casi in Lombardia.
Codogno, oggi e domani scuole, bar e locali
Il sindaco di Codogno, con due diverse ordinanze, ha disposto per il pomeriggio di oggi e per la giornata di domani la chiusura delle scuole e, "almeno fino a domenica", di tutti "gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico" come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. La misura, ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Severino Giovannini, e' stata presa in via precauzionale
Regione Lombardia: "Sei casi positivi"
Zaia: "Per noi allerta massima, attenzione è totale"
"Seguiamo ora dopo ora l'evolversi della situazione, in contatto con il Commissario Borrelli e il Ministro Speranza. Per noi l'allerta e' massima e ci stiamo preparando a un'eventuale emergenza piu' importante. Combattiamo un virus, per cui l'attenzione e' totale". Lo ha dichiarato il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in relazione all'evolversi della situazione legata al coronavirus
e ai casi palesatisi in Lombardia.
e ai casi palesatisi in Lombardia.
Zona lodigiano non ci sono altre aziende con contagiati
Nella zona del lodigiano, oltre alla Unilever di Casalpusterlengo (Lodi) dove lavorava il 38enne, non vengono segnalate altre aziende con dipendenti contagiati dal coronavirus. Lo si apprende da fonti industriali e sindacali. Numerose sono le telefonate giunte ad Assolombarda da parte di imprenditori che chiedono informazioni sui comportamenti e sui provvedimenti da adottare in caso di lavoratori contagiati dal coronavirus. Assolombarda sta fornendo agli imprenditori una serie di informazioni ed un decalogo del comportamento da adottare, coerenti con quanto gia' diffuso dal Ministero della Salute e dalla Farnesina.
Veneto, 9 casi sospetti, tutti negativi
In Veneto sono stati ricoverati nei reparti ospedalieri di malattie infettive nove casi sospetti di Coronavirus, riferiti a soggetti che presentavano lieve sintomatologia respiratoria e che rientravano da aree a rischio della Cina. Tutti sono risultati negativi ai test di laboratorio. Lo comunica in una nota la Direzione Prevenzione dell'Area Sanita' e Sociale della Regione. Il laboratorio di riferimento regionale di Padova, che riesce a fornire il risultato del test in tre ore (e si sta lavorando perche' tutti gli ospedali Hub della Regione utilizzino lo stesso tipo di test) ha finora effettuato 137 test per la conferma diagnostica, che sono risultati tutti negativi.
Dirigenti scolastici Cisl: "Preoccupati per la situazione"
"Siamo preoccupati: chiediamo che il ministero della Salute ci dia le necessarie indicazioni per operare correttamente nell'ambito di una strategia generale, nazionale". A dirlo e' Paola Serafin, che guida i dirigenti scolastici della Cisl. "Era purtroppo prevedibile che ci fossero persone italiane contagiate nel nostro Paese - osserva la dirigente scolastica - prima o poi una estensione del fenomeno
era evidente che ci sarebbe stato. Noi presidi ci affidiamo al Servizio sanitario nazionale: deve essere questo ad indicarci cosa fare; la strategia deve essere complessiva non basta mettere un tampone: ci vuole una regia nazionale. Aspettiamo che chi e' competente ci dica cosa dobbiamo fare.
era evidente che ci sarebbe stato. Noi presidi ci affidiamo al Servizio sanitario nazionale: deve essere questo ad indicarci cosa fare; la strategia deve essere complessiva non basta mettere un tampone: ci vuole una regia nazionale. Aspettiamo che chi e' competente ci dica cosa dobbiamo fare.
Ingresso parenti vietato in reparto Sacco
"E' assolutamente vietato l'ingresso ai parenti". E' quanto segnala un cartello appeso alla porta di ingresso del Padiglione G 56 dell'Ospedale Sacco di Milano, dove sono ricoverati alcuni dei contagiati da Coronavirus in Lombardia. Il cartello, affisso alla porta con solo due pezzi scotch, non era presente questa mattina e infatti parenti e pazienti potevano accedere all'edificio liberamente.
A Cremona riunione prefetto, sindaco e Ats
Senza allarmismi ma vista la vicinanza territoriale e le molte amicizie e le frequentazioni che il 38enne lodigiano risultato positivo al primo test sul coronavirus ha nel cremonese, il prefetto di Cremona Vito Danilo Gagliardi ha convocato per il pomeriggio il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Parteciperanno i referenti di Ats e Asst e delle forze di polizia e anche il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti. Lo stesso primo cittadino ha contattato in mattinata i vertici locali di ats val padana chiedendo di essere costantemente aggiornato. Intanto, il pronto soccorso dell'ospedale di Crema sta assorbendo parte delle emergenze dirottate dall'ospedale di Codogno e ha attrezzato una sorta di unita' di crisi per far fronte ad eventuali casi sospetti.
Regione Emilia Romagna sta valutando casi in via precauzionale
La sanita' pubblica, precisa la Regione Emilia-Romagna, "in via precauzionale, sta gia' contattando tutte le persone per le quali e' ritenuta necessaria un'ulteriore verifica perche' valutate potenzialmente a rischio, pertanto ai cittadini si chiede di mantenere la maggiore tranquillita' possibile. La raccomandazione e' quella, in caso di sintomatologia collegabile al Coronavirus (febbre e sintomi respiratori) di non accedere direttamente alle strutture di Pronto Soccorso, ma di contattare il proprio medico di medicina generale o il numero 118".
Assessore Emilia Romagna: "Chi ha sintomi chiami 118 non vada al PS"
Chi e' entrato in contatto con il paziente del lodigiano risultato positivo al coronavirus "e' gia' stato individuato dai servizi della Regione Lombardia, che sta facendo tutti gli accertamenti del caso. In secondo luogo, se qualcuno lavora o frequenta gli ambienti di quella stessa persona, o ha sintomi o dubbi, invito a contattare il 118 invece di presentarsi al Pronto soccorso". Lo afferma l'assessore alle Politiche per la salute dell'Emilia-Romagna, Sergio Venturi.
Castiglione d'Adda, annullato il carnevale
Carnevale e attivita' ricreative annullate a Castiglione d'Adda (Lodi) per l'emergenza Coronavirus. Lo comunica il vicesindaco Stefano Priori, aggiungendo che "nelle prossime ore il sindaco emanera' un'ordinanza", tra le altre cose con l'invito a "non
frequentare bar e luoghi di socializzazione" nella cittadina dove risiedono i genitori di M.Y.M., il paziente ricoverato a Codogno per il Coronavirus. "Dal paese si puo' entrare e uscire - aggiunge - ma invitiamo alla prudenza. Chi ha dei dubbi chiami il 112 ma non intasi i pronto soccorsi".
frequentare bar e luoghi di socializzazione" nella cittadina dove risiedono i genitori di M.Y.M., il paziente ricoverato a Codogno per il Coronavirus. "Dal paese si puo' entrare e uscire - aggiunge - ma invitiamo alla prudenza. Chi ha dei dubbi chiami il 112 ma non intasi i pronto soccorsi".