Libia, Graziano a Sky Tg24: "Guerra mai stata così vicina all'Europa". VIDEO

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Simona Vasta

In un’intervista esclusiva a Sky Tg24, il generale parla della crisi in atto dall’altra parte del Mediterraneo: “l'Europa per negoziare deve avere una capacità militare concreta e credibile”

“Nella mia quarantennale esperienza la guerra non è mai stata così vicina all'Europa”. E' un monito preciso quello che lancia il Generale Claudio Graziano, presidente del comitato militare dell'Ue, in esclusiva ai microfoni di Sky Tg24. "Non c'è una soluzione militare alle crisi in atto, ma non c'è una soluzione che non comprenda anche l'aspetto militare" - spiega l’ex Capo di Stato Maggiore della Difesa - “La soluzione è di natura politica, diplomatica, economica, di sforzo di tutti i Paesi. Ma deve comprendere la presenza militare, anche come elemento di deterrenza e di dialogo. "Se non andiamo nei luoghi dove ci sono le crisi, per risolvere le crisi, ma aspettiamo che arrivino, ci troveremo in situazioni di guerra" e nella mia quarantennale esperienza la guerra non è mai stata così vicina all'Europa".

"Bisogna trasformare i progetti in azioni"

"L'operazione Sophia, in questo momento è limitata all'alto mare - spiega ancora Graziano, che è anche consigliere militare dell'Alto Rappresentante per la Politica Estera della Ue - bisogna estenderla anche alle acque territoriali, all'embargo terrestre, al controllo dello spazio aereo e, in caso di cessate il fuoco, all'invio di forze di sicurezza che controllino sul terreno che venga rispettato. "L'Europa ha la possibilità di prendere coscienza, di vedere che in Libia è tardi ma non è troppo tardi, prendere coscienza che bisogna prepararsi per tempo e trasformare i progetti in azioni". Per Graziano dunque "Bisogna avere la forza di negoziare, e la forza di negoziare si ha anche quando si ha una capacità militare concreta e credibile. Vuol dire comporre anche gli interessi, l'importante è che sia un momento unificante, e questo è il difficile dell'Unione Europea: mettere insieme gli interessi nazionali dei 27 e trovare un comune denominatore".

“L'Italia può e deve essere leader nella missione in Libia”

“L'Italia può e deve essere leader nella missione in Libia” spiega ancora Graziano che sottolinea anche i rischi da affrontare in tutto il Sahel, "dove il terrorismo sta prendendo piede, c'è il fallimento degli Stati e c'è la necessità di sostenere questi Stati". “Dopo la Libia si parlerà di Sahel e nessuno potrà dire di rimanere sorpreso - aggiunge il generale - Bisogna intervenire perchè le crisi non si risolvono da sole”. E infine: "E' il momento per l'Unione Europea di comprendere che ora la spesa militare è davvero un investimento per la pace."

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