Virus Cina, Capua a Sky Tg24: "Simile a Sars, ci costerà vite e dispendio economico"

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La virologa: "C'è ancora da capire quanto sia aggressivo il coronavirus, bisognerà studiarlo, ma la situazione è preoccupante perché il numero di casi aumenta in maniera significativa". Appello alle autorità sanitarie: "Serve trasparenza per affrontare casi come questi"

Il virus che in Cina ha già provocato 9 morti e che si sta diffondendo in diversi Paesi è simile alla Sars (DAL PRIMO CASO AI CONTAGI: LE TAPPE). A spiegarlo a Sky Tg24 è Ilaria Capua, virologa e ricercatrice che nell'Università della Florida dirige il Centro di eccellenza dedicato alla 'One Health’,  che unifica i temi della salute umana, animale e ambientale. "La Sars era anch’esso un coronavirus che attaccava i polmoni e provocava malattie respiratorie ed era abbastanza diffusivo tant’è che fece il giro del mondo. Un’analogia c’è certamente". Capua inoltre sostiene che il nuovo coronavirus "costerà tantissimo" in termini di "vite, salute e dal punto di vista dell’economia". "La Sars - ricorda Capua - fece 9mila infetti e 800 morti e costò 53 miliardi a livello economico"  (VIRUS IN CINA: TUTTO QUELLO CHE SAPPIAMO FINORA - I VIRUS PIÙ PERICOLOSI DEGLI ULTIMI 25 ANNI - LE PANDEMIE PIÙ GRAVI DELLA STORIA - CONTROLLI SUI VOLI IN ARRIVO A FIUMICINO).

"Virus da studiare, ma situazione preoccupante"

Per Capua "quanto aggressivo sia il virus ancora non lo sappiamo perché è emerso da qualche settimana e bisognerà studiarlo", ma secondo la virologa "è una situazione preoccupante (GUARDA IL VIDEO) perché il numero di casi aumenta in maniera significativa, il virus ha già raggiunto altri Paesi ed è chiaro che il contagio interumano esiste e potrebbe diventare più rapido" (IL VIRUS ARRIVATO ALL'UOMO DAI SERPENTI - WUHAN IN QUARANTENA).

"Serve trasparenza per affrontare il caso"

Capua nell'affrontare il caso invita "alla trasparenza (GUARDA IL VIDEO) tutte le autorità sanitarie dei Paesi coinvolti. Non possiamo permetterci sbagli, i virus non aspettano e dobbiamo metterci nelle condizioni migliori per dare le migliori risposte e ciò si può fare se le informazioni sono rese disponibili alla comunità scientifica".

"Oms deciderà se si tratta di emergenza sanitaria"

La ricercatrice aggiunge inoltre che "l’Oms ha riunito un comitato di crisi e deve dichiarare se si tratta o no di un’emergenza sanitaria (GUARDA IL VIDEO). A quel punto inizierà a svilupparsi una task force internazionale che però può lavorare bene se c’è la piena collaborazione di tutti i Paesi coinvolti".

"Chi viaggia sia cauto e prenda decisioni ragionate"

A chi è in procinto di viaggiare, la virologa raccomanda una "cauta attenzione a quello che succede e decisioni che siano ragionate anche perché se una vacanza si trasforma in un incubo è meglio stare a casa" (GUARDA IL VIDEO).

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