Messico, ragazzo spara in classe e uccide l'insegnante

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L'episodio nella città di Torreón, nello stato di Coahuila. Sei i feriti tra i compagni, due in condizioni preoccupanti

Tragedia in una scuola in Messico. Un ragazzino di 12 anni ha sparato a un'insegnante e ad alcuni compagni di classe prima di togliersi la vita. L'episodio è avvenuto nei giorni scorsi nella città di Torreón, nello stato di Coahuila.

Altri sei feriti, due gravi

Secondo quanto riferito dai media locali, anche altre sei persone sono rimaste ferite, due in maniera grave. Il ragazzo, una volta entrato in classe, avrebbe aperto il fuoco con uno o due pistole. Secondo il capo della polizia locale i genitori e la nonna del ragazzo, con i quali viveva, hanno riferito di non avere idea di come avesse acquistato le armi. Un simile episodio era già avvenuto in Messico nel 2017, quando uno studente di 15 anni si è ucciso dopo aver sparato a quattro persone in una scuola nello stato di Nuevo León.

Ispirato alla Columbine

Alcuni media messicani sostengono che il ragazzo che ha sparato potrebbe essersi ispirato al massacro della Columbine High School del 1999 negli Stati Uniti, per compiere l'attacco. Il ragazzo era infatti vestito con pantaloni neri, bretelle e una maglietta con la scritta "Natural Selection", abiti molto simili a quelli indossati da Eric Harris, uno dei due studenti responsabili della tragedia della Columbine. Humberto Barbachano, padre di uno dei compagni del ragazzo dell'attacco, ha detto in un'intervista di aver saputo dal figlio che il dodicenne "era ossessionato, o era a conoscenza degli eventi accaduti alla Columbine". Il governatore dello stato di Coahuila, Miguel Angel Riquelme, ha dichiarato tuttavia che la scritta "Natural Selection" segnalerebbe che il ragazzo della sparatoria stato influenzato da un videogioco con quel nome. Riquelme ha riportato che il ragazzo avrebbe detto a uno dei suoi compagni di classe che "oggi è il giorno", prima di lasciare l'aula per iniziare l'attacco.

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