Decine di missili contro le basi militari di Ain Al Asad e di Erbil, che ospitano forze americane e di coalizione. Teheran: "Almeno 80 vittime". Per Washington non ci sono vittime. Illesi i militari italiani a Erbil. In Italia innalzato livello allerta carceri
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Da Mosca propongono fornitura S-400 a Iraq
In Russia si ventila l'ipotesi di fornire all'Iraq i sistemi di difesa missilistica S-400, come mezzo per "garantire la sovranità del Paese e una protezione affidabile dello spazio aereo". Lo riporta Ria Novosti, citando Igor Korotchenko membro del consiglio pubblico presso il ministero della Difesa, una sorta di organo di consulenza del dicastero. Secondo Korotchenko, l'uccisione di Soleimani suggerisce che l'Iraq ha bisogno di migliorare il suo sistema di difesa aerea.
Cardinale Sako: regione è vulcano in procinto d'esplodere
"E' necessaria la saggezza per evitare l'eruzione del vulcano in procinto di esplodere": lo ha detto il patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, durante la messa dell'Epifania, celebrata ieri nella Cattedrale di San Giuseppe a Baghdad, davanti a numerosi fedeli accorsi al rito nonostante le tensioni nella capitale irachena. Secondo quanto riferito dal Patriarcato Caldeo, e riportato dal Sir, il patriarca ha descritto la situazione critica in Iraq e nella regione come un "vulcano in procinto di esplodere a causa della sconvolgente escalation, delle decisioni emotive e impulsive, della mancanza di saggezza e senso di responsabilità". Il cardinale si è rivolto "alle persone sagge di tutto il mondo perché evitino questa eruzione, poiché saranno le persone innocenti il carburante di questo fuoco". Dal patriarca anche un pressante appello alla preghiera a cristiani e musulmani "affinché i responsabili delle decisioni agiscano saggiamente e valutino attentamente le conseguenze delle loro strategie". Il patriarca Sako si è poi soffermato sul significato e l'importanza della festa dell'Epifania per i cristiani ricordando "l'amore di Dio per l'uomo che ha creato, perché viva una relazione fraterna di amore e di pace con l'altro". "Ringraziamo Dio - ha concluso il card. Sako - e chiediamo la protezione della nostra gente, del nostro paese e della nostra regione".
Iraq: colloquio Stoltenberg-Mahdi, impegno Nato resta forte
"Gli alleati" della Nato "rimangono fortemente impegnati nella missione in Iraq, che sta contribuendo a rafforzare le forze irachene e a impedire il ritorno di Daesh". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg che ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro iracheno Adil Abdul-Mahdi. La discussione, informa l'Alleanza, si è incentrata sulla situazione della sicurezza nella regione e sulle implicazioni per la missione di addestramento non combattente della Nato in Iraq. Stoltenberg ha aggiunto "che l'addestramento delle forze locali e' uno strumento prezioso per la stabilità e la lotta al terrorismo internazionale. e ha ribadito che la NATO ha temporaneamente sospeso l'attività di addestramento sul campo, ma e' pronta a continuare quando la situazione lo permettera'. La NATO rimarra' in stretto contatto con il governo iracheno al riguardo", ha proseguito. Sulla situazione regionale, Stoltenberg ha detto che la Nato "rimarra' in stretto contatto con il governo iracheno" e ha comunicato che gli alleati hanno chiesto moderazione e una de-escalation e che l'Iran si astenga da ulteriori provocazioni.
Ue, cercheremo riportare Teheran a accordo nucleare
L'Unione Europea "cercherà di riportare l'Iran al pieno rispetto degli impegni" previsti dall'accordo sul nucleare. Lo ha detto il portavoce del Servizio Europeo di Azione Esterna diretto da Josep Borrell, Peter Stano, rifiutando di commentare l'ipotesi di attivare il meccanismo di risoluzione sulle dispute previsto dallo stesso accordo. Borrell è "determinato a giocare il suo ruolo di facilitatore" e "come mediatori non tocca a noi commentare posizioni o decisioni di parti individuali dell'accordo", ha spiegato il portavoce. Tuttavia "se la situazione diventerà drammatica sull'accordo, e' nel nostro interesse agire rapidamente", ha aggiunto. Il portavoce ha spiegato che l'Iran sara' al centro delle discussioni della riunione straordinaria dei ministri degli Esteri di venerdì'.
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"Nessuna ipotesi di ritiro" dall'Iraq. A precisarlo è il ministero della Difesa.
Paura attentati, Argentina aumenta sicurezza scali
Il governo argentino ha rafforzato la sicurezza nei suoi aeroporti, ai confini e presso l'ambasciata degli Stati Uniti a Buenos Aires mentre le
tensioni crescono tra Usa e Iran. Lo ha fatto sapere il ministro della Difesa del Paese sudamericano ai media locali.
tensioni crescono tra Usa e Iran. Lo ha fatto sapere il ministro della Difesa del Paese sudamericano ai media locali.
Rinviata la sepoltura di Soleimani
E' stata rinviata la sepoltura del generale Qassem Soleimani, prevista nella sua città natale iraniana Kerman, a causa della ressa in cui hanno perso la vita almeno 35 persone e altre 48 sono rimaste ferite. Lo riferisce Sky News Arab.
Il parlamento iraniano mette il Pentagono nella lista dei terroristi: FOTO
Il parlamento iraniano mette il Pentagono nella lista dei terroristi.
Immagini da Kerman
Generale Graziano: in Iraq no soluzione senza militari
"In Iraq non c'è soluzione senza componente militare". Lo ha detto, in un'intervista a Rai Radio1, il generale Claudio Graziano, capo del Comitato militare dell'Unione europea, la più alta autorità composta dai capi di stato maggiore della Difesa dei 28 Paesi membri. "Quando c'è una crisi", ha proseguito il generale parlando della presenza italiana in Iraq, "non è il momento in cui ci possiamo far prendere dal panico. Bisogna aumentare la tensione. In questo momento l'Unione europea deve trovare la forza di prepararsi e di intervenire in aree in cui la soluzione non è mai militare".
Zarif: uccisione perseguiterà gli Usa nel mondo
"L'assassinio terroristico" del generale Qassem Soleimani ha aperto la strada a un "corso degli eventi" che "prima o poi perseguiterà in giro per il mondo" gli Stati Uniti. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, aprendo una conferenza internazionale di dialogo sul Golfo a Teheran, cui partecipa tra gli altri il suo omologo dell'Oman, Yusuf bin Alawi, più volte indicato in passato come mediatore con Usa e Arabia Saudita. Secondo il capo della diplomazia iraniana, l'uccisione di Soleimani "non è stata solo un attacco alla sovranità nazionale dell'Iraq, né solo il vile e brutale assassinio di un orgoglioso generale iraniano", perché "è stato preso di mira uno dei pilastri della sicurezza" nella regione e ha rappresentato un "grosso azzardo" da parte di Donald Trump.
Iran convoca rappresentante brasiliana a Teheran
L'incaricata d'affari del Brasile a Teheran, Maria Cristina Lopes, è stata convocata dal ministero degli Esteri iraniano, dopo che il governo di Jair Bolsonaro ha espresso il suo "appoggio" agli Stati Uniti nella sua "lotta contro il flagello del terrorismo", senza però riferirsi esplicitamente all'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani in Iraq. Lo ha confermato il ministero degli Esteri brasiliano, dopo che alcuni media hanno anticipato la notizia. In una breve nota, il dicastero ha reso noto che la diplomatica è stata convocata "così come altri rappresentanti di paesi che si sono espressi sugli avvenimenti a Baghdad".
Funerali Soleimani, ressa alla sepoltura: almeno 35 morti
Almeno 35 persone sono morte e altre 48 sono rimaste ferite nella calca durante la cerimonia di sepoltura del generale Qassem Soleimani a Kerman, la sua città natale in Iran. Lo riferiscono media locali. FOTO