L'isola di Palau vieta l'uso della crema solare per salvare i coralli

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Il divieto è entrato in vigore dal primo gennaio. "Dobbiamo vivere e rispettare l'ambiente", le parole del presidente del Paese. Chi violerà la legge può incorrere in sanzioni fino a 1000 dollari

La piccola repubblica di Palau, un arcipelago di isole incastonate nel Pacifico, entra nel ristretto gruppo di Paesi che vietano le creme solari. Il divieto, di vendita ed uso, è stato votato a novembre e riguarda tutti quei prodotti di difesa dai raggi ultravioletti che sono ritenuti dannosi per il fragile ecosistema che mantiene in vita la barriera corallina. "Dobbiamo vivere e rispettare l'ambiente" - ha commentato il presidente Tommy Remengesau - "perché l'ambiente è il nido della vita". Chi violerà il divieto potrà essere condannato con multe fino a 1000 dollari.

Oxybenzone è il componente più pericoloso

Sono 10 gli agenti chimici ritenuti altamente tossici per l'ecosistema marino e quindi vietati. Nel mirino c'è in particolare l'oxybenzone, un filtro presente in migliaia di creme solari e l'octinoxate, elemento altrettanto comune nelle protezioni, che schermano la pelle, assorbendo la luce ultravioletta, rendono il corallo più suscettibile allo sbiancamento. 

Gli altri casi nel mondo

Nell'arcipelago vige una legislazione ambientale molto restrittiva. Nel 2015 il governo ha dichiarato quasi tutto il territorio zona marina protetta, ed è stato tra i primi ad aderire agli accordi di Parigi sul clima. Il Paese è anche uno dei più efficienti nel contrastare l'inquinamento marino che mette a repentaglio coralli ed altri elementi dell'ecosistema. Divieti e restrizioni sull'uso di creme solari sono in vigore anche in altre zone del mondo, tra cui l'isola di Bonaire, nei Caraibi. Nel 2018 anche le Hawaii hanno approvato una legge per limitare l'uso dei prodotti solari.

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