Usa, attivisti per il clima invadono il campo durante la partita Yale-Harvard. VIDEO

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Un centinaio di persone, studenti ed ex alunni universitari, durante l'intervallo hanno riempito il prato per protestare contro le società di combustibili. L'incontro di football americano in corso a New Haven, nel Connecticut, è stato interrotto per un'ora

Attivisti per il clima hanno invaso il campo e bloccato la partita di football americano Yale-Harvard negli Stati Uniti. Il match è stato sospeso per un'ora a causa di centinaia di persone che hanno riempito il prato. I partecipanti alla manifestazione, studenti ed ex alunni universitari, hanno protestato contro i legami delle scuole con le società di combustibili fossili.

"Yale e Harvard sono complici dell'ingiustizia climatica"

Su uno degli striscioni comparsi durante l'invasione di campo si leggeva: "Nessuno vince. Yale e Harvard sono complici dell'ingiustizia climatica". Gli studenti sono scesi al centro del campo dopo la fine del primo tempo, nell'intervallo, a New Haven, nel Connecticut. La partita è stata quindi ritardata di quasi 60 minuti fino a quando i manifestanti sono stati scortati fuori dalla polizia. A entrambe le università americane si chiede di chiudere gli investimenti e i legami con le aziende di combustibili, rinunciando anche alle loro donazioni. Gli studenti di Yale, inoltre, vorrebbero che l'ateneo eserciti pressioni sui gestori di hedge fund affinché cancellino qualsiasi debito con il Porto Rico.

"Harvard e Yale sono complici nel distruggere il futuro"

"Harvard e Yale affermano che il loro obiettivo è quello di creare leader studenteschi che possano lottare per un mondo più giusto, equo e promettente", hanno affermato i gruppi di stidenti spiegando che tuttavia le università continuano a investire in settori che inducono in errore il pubblico e "sono complici nel distruggere quel futuro". "Chiediamo alle nostre università di assumersi la responsabilità del loro ruolo nel combattere la crisi climatica e l'ingiustizia climatica globale - hanno continuato i promotori della protesta -, di divulgare, cedere e reinvestire completamente le loro partecipazioni nel settore dei combustibili fossili, intraprendendo azioni significative per costruire un futuro più giusto e stabile".

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