Twitter, la svolta del social network: stop alla pubblicità politica

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Lo comunica lo stesso Jack Dorsey, amministratore delegato del social network. La mossa è in netta controtendenza con la politica di Facebook che ha definito "importante" dare voce a tutti

Twitter mette al bando gli spot pubblicitari di natura politica. A un anno dalle elezioni presidenziali americane del 3 novembre 2020, arriva l'annuncio direttamente da Jack Dorsey, amministratore delegato del social network.

L'annuncio: "Rischi significativi"

"Abbiamo preso la decisione di bloccare tutte le inserzioni pubblicitarie perché la pubblicità su internet è molto potente ed efficace, ma comporta significativi rischi politici laddove può essere usata per influenzare voti", ha affermato Dorsey, spiegando come questo non abbia "nulla a che fare con la libertà di espressione": "Ha a che fare con il pagare" per raggiungere un pubblico piu' ampio possibile, e questo - ha aggiunto - ha significative ramificazioni che l'architettura democratica di oggi potrebbe non essere in grado di gestire".

Twitter vs Facebook

Dopo le presidenziali Usa del 2016 e dopo quanto accaduto nel corso delle campagne elettorali in tanti Paesi europei e del mondo occidentale, i colossi della Rete hanno da tempo posto il problema del ruolo dei social network nei processi elettorali. La mossa di Twitter è in netta controtendenza con la politica di Facebook che ha definito "importante" dare voce a tutti anche perché vietare gli spot dei candidati politici significa favorire quelli in corsa per la rielezione.

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