Francia, sì a procreazione assistita a coppie lesbiche e donne single

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L'Assemblea nazionale ha votato in prima lettura il progetto di legge nell'ambito della più vasta normativa sulla bioetica. A favore si sono espressi 55 deputati, 17 i contrari e tre gli astenuti

La Francia ha compiuto il primo passo verso l'estensione della procreazione medica assistita a tutte le donne. L'Assemblea nazionale ha, infatti, votato in prima lettura il progetto di legge, nell'ambito della più ampia normativa nel campo della bioetica, che consente anche a coppie omosessuali e donne single di ricorrere all'inseminazione artificiale o alla fecondazione in vitro. A favore, come riporta Le Monde, si sono espressi 55 deputati, 17 i contrari e tre gli astenuti.

La spaccatura parlamentare

Il lungo dibattito che ha preceduto l'approvazione in prima lettura del progetto di legge fotografa bene la spaccatura parlamentare sul tema. L'estensione della procreazione assistita a tutte le donne ha, infatti, incontrato la forte opposizione della destra, che ha denunciato "la cancellazione della figura paterna". Il timore dei partiti di destra è che questo provvedimento possa aprire la strada anche al cosiddetto utero in affitto. Nel mirino della destra francese è finito anche un altro punto del progetto di legge, ovvero il fatto che le terapie per la procreazione assistita siano completamente a carico del servizio sanitario nazionale. I partiti di sinistra ritengono, invece, che l'approvazione definitiva di questo progetto di legge sia fondamentale per rendere effettiva l'uguaglianza tra le coppie eterosessuali e quelle di donne omosessuali.

Il precedente

L'estensione della procreazione assistita, nel caso dovesse passare in via definitiva, concretizzerebbe una promessa fatta da Emmanuel Macron durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2017. La ministra alla Sanità, Agnes Buzyn, auspica un'adozione definitiva del progetto di legge entro l'estate 2020. Questo, infatti, consentirebbe il ricorso alla procreazione assistita a tutte le donne "immediatamente dalla promulgazione della legge". Dal canto loro, gli oppositori hanno già annunciato che sfileranno il 6 ottobre a Parigi, creando una spaccatura sociale non nuova per la Francia. Già durante la presidenza Hollande, infatti, si verificò una situazione simile in occasione dell'approvazione della legge che consentiva matrimoni tra persone dello stesso sesso.

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