Morte Epstein, rimosso direttore del carcere e sospese due guardie penitenziarie

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Continuano le indagini sul presunto suicidio del miliardario americano detenuto per abusi sessuali. Il ministro Barr, parlando della condotta dei funzionari del penitenziario, aveva parlato di “gravi irregolarità”

Il ministro della giustizia americano William Barr ha rimosso e ricollocato ad altra sede il direttore del Manhattan Correctional Center, la prigione federale di New York in un cui il finanziere Jeffrey Epstein si sarebbe suicidato. Il miliardario, 66 anni, era detenuto per abusi sessuali. Due degli agenti penitenziari che avevano il compito di vigilare sul finanziere americano sono stati inoltre messi in congedo amministrativo, almeno fino a quando non sarà stata chiarita la vicenda su cui indagano sia il Dipartimento di giustizia sia l'Fbi. Il ministro Barr aveva parlato di "gravi irregolarità”.

Possibili altri provvedimenti

Il direttore Lamine N’Diaye, come riporta il New York Times, sarà temporaneamente assegnato all'ufficio regionale nord-orientale dell’amministrazione penitenziaria. Il Dipartimento di Giustizia ha dichiarato che potrebbe prendere ulteriori provvedimenti. Il ministro Barr, lunedì 12 agosto, aveva detto di aver ordinato all'ispettore generale di esaminare come il signor Epstein fosse riuscito a suicidarsi mentre era in carcere.

La morte di Epstein

Le guardie penitenziarie hanno scoperto trovato Epstein, privo di vita, nella sua cella al Metropolitan Correctional Center di Lower Manhattan sabato 10 agosto. Epstein, secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine e dai funzionari del carcere, si sarebbe impiccato con un lenzuolo, fissandolo a una cuccetta e lanciandosi in avanti.

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