Ieri in stazione un bambino è morto, mentre la madre è rimasta ferita. Qualche giorno fa, sempre in Germania, un'altra donna è stata uccisa in circostanze simili. Il ministro dell'interno tedesco, Horst Seehofer: "Serve più polizia"
È ancora fitto il mistero sul gesto di un cittadino eritreo che lunedì 29 luglio ha spinto sotto un treno alla stazione centrale di Francoforte un bimbo di otto anni, morto sul colpo, e la mamma che è invece riuscita a salvarsi. Secondo l'agenzia di stampa tedesca Dpa, l'uomo non ha ancora fornito alcuna informazione rilevante sulle motivazioni dell'omicidio. Poco più di una settimana fa, sempre in Germania, nella regione Nord-Reno Westfalia, un’altra donna era stata spinta sotto un treno da un 28enne: anche per lei l'impatto è stato fatale.
Due casi con dinamiche simili
La polizia tedesca sta cercando eventuali punti di contatto tra i due casi, che hanno avuto delle dinamiche molto simili. Sia a Francoforte che a Voerde, infatti, le vittime scelte erano due donne e l’omicida le ha avvicinate da dietro spingendole sui binari senza dire una parola. Al momento, inoltre, non sono emersi legami tra gli assassini e le vittime.
Gli elementi sul presunto assassino
Le autorità tedesche hanno condiviso alcune informazioni sul presunto assassino di Francoforte: la sua ultima residenza è stata nel cantone di Zurigo, dove, secondo la polizia svizzera, era in possesso di un regolare permesso di soggiorno dal 2006. L'uomo - 40enne, sposato e padre di tre figli - continua a negare le accuse, ovvero omicidio e tentato omicidio plurimo. Il magistrato che ha incontrato la stampa ha negato qualsiasi collegamento del fatto a qualsiasi contesto terroristico. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della stazione di Francoforte, dove nel pomeriggio si terrà una cerimonia commemorativa ecumenica in suffragio della piccola vittima, mostrano l'eritreo in fuga dopo aver spinto il bimbo, la mamma ed una terza persona. L'uomo era stato sottoposto a terapie psichiatriche all'inizio dell'anno. Lo ha reso noto la polizia di Zurigo. "L'atto da lui compiuto parla da solo se si pensa a una malattia mentale", dicono gli inquirenti che hanno pianificato accertamenti psichiatrici per determinare fino a che punto l'uomo fosse mentalmente sano. La polzia ha comunque convalidato l'arresto.
Il ministro dell’interno: "Serve più polizia"
I due eventi hanno sconvolto la Germania e il ministro dell’interno Horst Seehofer è rientrato in anticipo dalle sue vacanze per incontrare i vertici dei servizi di sicurezza interni. Questo pomeriggio ha fatto il punto sulla situazione con la stampa. "Alla Germania servono più poliziotti", ha sottolineato il politico. "Il governo dovrebbe riesaminare le disposizioni di sicurezza nelle stazioni in tutto il Paese, compresa la possibilità di introdurre più video sorveglianza", ha aggiunto. Nella stazione di Francoforte, intanto, la circolazione dalla tarda serata di ieri è ripresa e oggi un tappeto di fiori si sta formando nei pressi dei binari dove è avvenuta la tragedia.