Migranti, centinaia di sans-papiers occupano il Pantheon di Parigi. VIDEO

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I cosiddetti “gilets noirs” hanno manifestato dentro il celebre monumento che ospita le tombe dei grandi della Patria, per chiedere più solidarietà da parte della Francia. “Veniamo sulla tomba dei grandi uomini per denunciare le profanazioni su di noi”, hanno detto

Centinaia di migranti sans-papiers, i cosiddetti “gilets noirs”, hanno occupato oggi il Pantheon di Parigi, il celebre monumento che ospita le tombe dei grandi della Patria, per chiedere più solidarietà da parte della Francia e per denunciare un sistema che, secondo la loro posizione, “crea migranti privi di documenti". In una lettera rivolta al premier, Edouard Philippe, i manifestanti protestano, tra l’altro, contro la legge Immigrazione del 2018 e contro la circolare rivolta dall'esecutivo ai prefetti il 31 dicembre, per garantire "una esecuzione effettiva delle espulsioni".

I manifestanti: “Sulla tomba dei grandi uomini per denunciare le profanazioni su di noi”

"Occupiamo (il Pantheon, ndr) perché ci sono 200mila alloggi vuoti a Parigi e i nostri dormono sotto alle bretelle della tangenziale", si legge in una nota diffusa dal collettivo La Chapelle Debout, che ha organizzato l’occupazione insieme all’associazione Droit devant e ai cosiddetti “gilets noirs”. E ancora: "Siamo dei sans-papiers, dei senza voce, dei senza volto per la Repubblica francese. Veniamo sulla tomba dei vostri grandi uomini per denunciare le vostre profanazioni, quella delle memorie dei nostri compagni, dei nostri padri e delle nostre madri, dei nostri fratelli e delle nostre sorelle nel Mediterraneo, nelle strade di Parigi, nei centri di alloggio e nelle carceri”.

Sgomberati verso le 17

Secondo quanto riporta Le Monde, il Pantheon è stato sgomberato verso le 16 e 45, con gli occupanti che hanno successivamente manifestato fuori, sotto la supervisione della polizia, cantando lo slogan: ”Cosa vogliamo? Documenti!”. Hanno ricevuto il sostegno di Eric Coquerel, deputato di La France Insoumise, che ha trasmesso la loro protesta sui social network, e quello di Esther Benbassa, senatrice di Europa Ecologia-Verdi, che è andata sul posto.

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