Air Canada, volo deviato alle Hawaii a causa di turbolenze: almeno 35 feriti

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(Getty Images)

Il velivolo era diretto a Sydney quando, poco dopo aver sorvolato le isole americane, ha incontrato una “turbolenza in aria limpida”, un fenomeno privo di nubi o altri elementi che permettano di prevederlo. A terra, i passeggeri sono stati visitati dai medici

Almeno 35 persone sono rimaste ferite a causa di una forte turbolenza incontrata da un volo Air Canada diretto a Sydney. Dopo aver lasciato Vancouver, il volo 33 della compagnia canadese è stato costretto ad atterrare all’aeroporto Daniel K. Inouye di Honolulu, alle Hawaii, per permettere ai passeggeri di essere visitati da un medico. “Alcune persone sono volate in aria e hanno picchiato la testa sul tetto. Tutto ha iniziato a cadere. È stato davvero intenso”, hanno raccontato i passeggeri, definitisi “estremamente scioccati”.

Turbolenze improvvise e imprevedibili

“Abbiamo incontrato la turbolenza molto velocemente. Molte persone hanno sbattuto contro il tetto dell’aereo, in tanti urlavano”, ha raccontato Michael Bailey, un passeggero, al network KHNL/KGMB. A bordo del velivolo – un 777-200 jet – c’erano 269 passeggeri e 15 membri dell’equipaggio. Stando a quanto riferito dalla compagnia, il volo aveva superato da circa due ore le Hawaii e si trovava a quasi 11mila metri di altezza quando ha incontrato una “turbolenza improvvisa e non prevista”. Si tratta delle cosiddette “turbolenza in aria limpida” (clear air turbolence): queste capitano quando il cielo è sereno, calmo e senza nubi e masse di aria che si muovono a velocità differenti si incontrano. I piloti non hanno alcun riferimento visivo (come le nuvole) per prevedere ed evitare questi fenomeni. A volte usano i report degli aerei che li hanno preceduti per tenere traccia di queste forti correnti.

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