Valanga in Pakistan durante spedizione, un pachistano morto e almeno un italiano ferito

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I quattro alpinisti in partenza da Venezia (Foto dal profilo Facebook di Tarcisio Bellò)

Nell'incidente, a quota 5.300 metri, coinvolti in totale 4 italiani e 3 pachistani. La spedizione è dedicata a Franz Rota Nodari (scomparso nel 2018) oltre che a Daniele Nardi e Tom Ballard, i due alpinisti morti sul Nanga Parbat

Nessun italiano risulta tra le vittime della valanga caduta stamane in Pakistan: secondo quanto riferito da fonti dei soccorritori, l'unica vittima è uno dei tre alpinisti pachistani membro della spedizione nella valle di Shimshal. Alcuni tra i sei sopravvissuti sarebbero però rimasti feriti: tra questi il capo spedizione, Tarcisio Bellò, che avrebbe riportato delle fratture. Domani è previsto l'intervento in elicottero dell'esercito pachistano.

La spedizione dedicata a Daniele Nardi e a Tom Ballard

L'obiettivo della spedizione è una cima inviolata di circa 5.800 metri nell'area dell'Hindu Kush, individuata nel 2017 dall'alpinista Franz Rota Nodari, scomparso nel marzo del 2018 sul Concarena. A lui, oltre che a Daniele Nardi e Tom Ballard - morti nel febbraio scorso sul Nanga Parbat - è dedicata la spedizione guidata da Bellò.

I soccorsi non partiranno subito

L'esercito pachistano sta organizzando una missione di soccorso che però potrà partire domani e non subito a causa delle condizioni meteo e della lontananza della base dal luogo dell'incidente. Secondo quanto riferito da fonti dei soccorritori pachistani, nella squadra della spedizione anche Luca Morellato, David Bergamin e Tino Toldo. L'incidente è avvenuto in una zona remota e le comunicazioni sono difficili.

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