Pacco bomba a Lione, fermata una famiglia algerina

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La Procura riferische che i sospettati sono due fratelli, il padre e la madre. Uno di loro, un 24enne studente di ingegneria, è indiziato di essere personalmente "l'autore" dell'attentato che il 24 maggio ha portato al ferimento di 13 persone

Una famiglia è stata fermata a Lione nell'ambito dell'inchiesta sul pacco bomba che venerdì scorso è esploso davanti a una panetteria in Rue Victor Hugo e ha causato tredici feriti lievi. Lo ha reso noto la Procura, specificando che si tratta di due fratelli e i loro genitori, tutti di nazionalità algerina.

Media: uno dei fermati è un 24enne studente di ingegneria

Uno dei due fratelli fermati - secondo quanto si apprende dalla procura - ha 24 anni ed è indiziato di essere personalmente "l'autore" dell'attentato. BFM-TV scrive che il giovane, fermato questa mattina intorno alle 10 in una strada del 7/o arrondissement di Lione, è uno studente d'ingegneria, ignoto finora alle forze dell'ordine. In un tweet il sindaco di Lione ed ex ministro dell'Interno Gérard Collomb si congratula per la cattura: "Voglio ringraziare tutti i servizi che hanno permesso di giungere a questo risultato in tempi così rapidi".

Il pacco bomba

L’esplosione del pomeriggio del 24 maggio è avvenuta in pieno centro a Lione. Il congegno, telecomandato a distanza e potenziato con viti e bulloni per massimizzare i danni, ha ferito 13 persone, di cui undici sono state portate in ospedale, tra cui una bimba di otto anni. Il giorno successivo la polizia aveva pubblicato la fotografia di un sospettato - catturata da una telecamera di sicurezza nella zona dell'attentato - sottolineando che si trattava di "un individuo pericoloso".

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