Elezioni presidenziali in Ucraina: per i sondaggi in vantaggio il comico Zelensky

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Daniele Brunetti

L'attore e comico Volodymyr Zelensky viene percepito come un candidato anti-establishment (Getty Images)

Gli ucraini saranno chiamati alle urne domenica 31 marzo ma è probabile che, per eleggere il nuovo capo dello Stato, sarà necessario un secondo turno. Gli altri principali sfidanti sono il presidente uscente Petro Poroshenko e l’ex premier Yulia Timoshenko

Domenica 31 marzo si vota in Ucraina per le elezioni presidenziali. Secondo i sondaggi nessuno dei candidati riuscirà a totalizzare il 50% dei voti al primo turno, ragione per cui sarà necessario tornare alle urne il 21 aprile. Per ora, l’unico che con ogni probabilità approderà al secondo turno è l’attore e comico Volodymyr Zelensky, che verrà sfidato da uno tra il presidente uscente Petro Poroshenko e l’ex premier Yulia Timoshenko. Al centro della campagna elettorale ci sono state inevitabilmente le tensioni che, dal 2013, vedono contrapposte Ucraina e Russia. Dalle rivolte di Kiev contro il governo filo-russo di Viktor Yanukovich al conflitto a bassa intensità tra separatisti filo-russi ed esercito governativo nelle regioni del Donbass, i due Paesi dell’ex Unione Sovietica continuano, infatti, ad essere sul piede di guerra. Sfruttando proprio questo scontro, Poroshenko sembrerebbe essere riuscito sul finale a recuperare punti percentuali, nonostante un gradimento in picchiata nei mesi precedenti, proprio presentandosi come unico argine al Cremlino. "La scelta alle elezioni è fra me e Vladimir Putin", ha dichiarato a pochi giorni dal voto, puntando tutto sulla carta patriottica.

Il favorito è un attore comico senza esperienza

Le urne saranno aperte dalle 8 alle 20, ora locale (dalle 7 alle 19 in Italia), e gli aventi diritto al voto saranno oltre 35 milioni. Gli ucraini che potranno votare all’estero saranno 522mila e eserciteranno tale diritto in 105 rappresentanze diplomatiche di 72 Paesi, tra i quali non è compresa la Russia. In tutto i candidati ufficialmente registrati al primo turno sono 39, 35 uomini e 4 donne, e secondo gli ultimi sondaggi il favorito è Zelensky, che dovrebbe poter contare su circa il 21% dei voti. Attore e comico, viene percepito come un candidato anti-establishment e deve buona parte della sua celebrità a una serie tv intitolata "Servo del Popolo". Nel telefilm impersona un insegnante di storia che, sulla scia delle sue invettive in Rete contro la corruzione della politica, si ritrova eletto presidente della Nazione senza alcune esperienza politica. Anche Zelensky, proprio come il personaggio che interpreta, non ha mai fatto politica prima della candidatura presidenziale. In questi mesi, ha organizzato una campagna elettorale esclusivamente su Facebook e YouTube, evitando del tutto i comizi. In compenso però, ha girato il Paese come attore, portando in tournee uno spettacolo durante il quale ha tenuto monologhi satirici nei confronti dei propri avversari.

La difesa nazionale per arginare la marea anti-establishment

L’Ucraina sta attraversando un momento di seria crisi economica e la cittadinanza nutre davvero poca fiducia nella attuale classe dirigente. Un recente sondaggio Gallup ha mostrato che solo il 9% della popolazione si fida del governo, anche a causa delle promesse tradite da Poroshenko. Nel 2014 il presidente in carica aveva assicurato che avrebbe messo fine alla guerra in breve tempo e che avrebbe combattuto seriamente la corruzione dilagante nel Paese. Ma il conflitto è ancora in essere e alcuni dei suoi collaboratori sono coinvolti in diversi scandali, come ad esempio il riciclaggio del tesoro appartenuto alla famiglia di Viktor Yanukovich. Ciò nonostante Poroshenko è riuscito a limitare l’emorragia di consensi mettendo al centro della propria campagna elettorale la difesa dell’Ucraina. "Il mio avversario è Putin - ha dichiarato nei giorni scorsi - e lo dico ad alta voce e sono l'unico che lo fa perché gli altri hanno paura. La scelta ora è fra sostenere l'Ucraina o la Russia". Questo tipo di strategia, secondo Konstantin Skorkin, analista politico del Carnegie Center di Mosca, sta funzionando perché "molti percepiscono l'Ucraina come una fortezza sotto assedio e pensano che non sia saggio sostituire il leader, al netto dei suoi evidenti difetti".

In campo anche Yulia Timoshenko

Per arrivare al secondo turno Poroshenko se la dovrà probabilmente vedere con Yulia Timoshenko, ex premier e una delle anime della rivolta arancione del 2014, che ora si presenta alle elezioni alla guida del partito "Patria". Nei giorni scorsi, le è stato chiesto se, in caso di sconfitta elettorale, potrebbe sorgere una nuova ondata di proteste, ma Timoshenko ha voluto rassicurare il Paese: "Ho un messaggio per tutti quelli che mi ascoltano. Non c'è bisogno di preoccuparsi, so che si stanno facendo tentativi per aumentare le tensioni nel Paese, con grandi chiacchiere su un nuovo Maidan, insurrezioni e scontri armati - ha detto - Posso assicurarvi che non succederà nulla del genere".

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