Cina, impianto chimico esploso: bilancio sale a oltre 60 morti. Centinaia i feriti

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L’esplosione è avvenuta nella città di Yancheng, nella provincia orientale cinese del Jiangsu. Oltre ad almeno 64 vittime, ci sono una trentina di dispersi e 90 feriti gravi. Quasi mille residenti sono stati evacuati. Si temono perdite chimiche o ulteriori scoppi

È salito ad almeno 64 morti il bilancio della potente esplosione avvenuta due giorni fa in un impianto chimico della città di Yancheng, nella provincia orientale cinese del Jiangsu (FOTO). Ci sono anche una trentina di dispersi e centinaia di feriti, tra cui 90 in modo grave. Solo 26 delle vittime, per ora, sono state identificate. Si tratta di uno dei peggiori incidenti industriali della Cina negli ultimi anni.

Si temono perdite chimiche o ulteriori esplosioni

Come precauzione per possibili perdite chimiche o ulteriori esplosioni, quasi 1.000 residenti sono stati evacuati. Scarichi e corsi d'acqua a ridosso del complesso industriale, inoltre, sono stati bloccati per impedire che sostanze chimiche tossiche si riversino nel vicino Mar Giallo. La deflagrazione ha creato un grosso cratere e più di 900 pompieri sono stati dispiegati per estinguere le fiamme. La forza dell'esplosione ha fatto infrangere le finestre di edifici fino a 6 chilometri di distanza e causato uno shock sismico di magnitudo 2.2. La causa dell'incidente non è ancora chiara e si sta indagando. Le persone responsabili delle operazioni nello stabilimento sono state poste "sotto controllo", ha detto l'agenzia di stampa Nuova Cina. Ma non è chiaro se qualcuno sia stato arrestato formalmente.

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