La Premier League vince una battaglia importante contro la pirateria

Mondo

Franco Ferraro

Una delle sentenze più dure mai emesse per crimini legati alla pirateria: 7 anni e 4 mesi per l'ideatore della truffa. Miccichè, presidente Lega di Serie A: "In Italia circa 2 milioni di persone utilizzano siti pirata e di fatto rubano denaro al mondo del calcio"

Si tratta di una delle sentenze più dure mai emesse per crimini legati alla pirateria. L'ideatore della truffa, Steven King, è stato condannato a sette anni e quattro mesi di reclusione. Sei anni al suo compare Paul Rolston, tre anni all'altro membro della banda Daniel Malone.

Trattando con i nomi di società diverse e operando tramite siti web, il trio era riuscito a fornire accesso illegale ai contenuti della Premier League a più di 1.000 tra pub, club, e abitazioni private in tutta l'Inghilterra e il Galles. Guadagno stimato del giro d'affari fraudolento: oltre 5 milioni di sterline.

Nel corso degli ultimi dieci anni la banda è riuscita a violare e fornire i contenuti premium di oltre 20 emittenti di tutto il mondo, consentendo in questo modo agli utenti di disporre dei contenuti pay senza sottoscrivere abbonamenti e quindi senza pagare le emittenti.

"Questa sentenza dimostra che la legge è in grado di raggiungere società e privati che frodano i proprietari dei diritti e violano il copyright " ha commentato Kevin Plumb, direttore dei servizi legali per la Premier League.

Della sentenza ha parlato anche Gaetano Miccichè, presidente della Lega di Serie A: "Il tema della pirateria è un tema drammatico sul quale stiamo intervenendo in maniera molto decisa anche noi in Italia. "In Italia ci sono diversi siti pirata e circa 2 milioni di persone che li utilizzano, e di fatto rubano denaro a tutto il mondo del calcio, non solo alle società, a Sky e Dazn, ma anche a tutte le persone che lavorano nel calcio e si vedono defraudate, derubate di ricavi che dovrebbero finire nel circolo virtuoso di questo mondo".

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