Papa Francesco apre gli Archivi Vaticani: tra un anno pubblici i segreti su Pio XII

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Papa Pio XII (foto Ansa)

I documenti inediti saranno liberi dal 2 marzo 2020 nell'81esimo anniversario dell'elezione di Eugenio Pacelli a pontefice, avvenuta nel 1939. Bergoglio: sicuro che la figura sarà "posta nella giusta luce". La comunità ebraica: "Si faccia chiarezza"

Papa Francesco annuncia l'apertura degli Archivi Vaticani per il Pontificato di Pio XII fra un anno, per il 2 marzo 2020, a un anno esatto di distanza dall'80esimo anniversario dell'elezione al Soglio di Pietro di Eugenio Pacelli, avvenuta il 2 marzo 1939. Il pontefice lo ha comunicato nell'udienza concessa oggi a dirigenti e ricercatori dell'Archivio segreto Vaticano.  "Assumo questa decisione - ha spiegato il Papa - con animo sereno e fiducioso”. La presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, commenta così la notizia: "L'augurio e la speranza ora è che si faccia chiarezza sul ruolo avuto da Pio XII nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. È una notizia positiva", afferma Dureghello, che però sottolinea: "Purtroppo dovremo aspettare il 2020, tra un anno e mezzo. Meglio tardi che mai". Soddisfazione anche da parte del Museo dell'Olocausto Yad Vashem.

"Sicuro che la figura di Pio XII sarà valutata nella giusta luce"

Il pontefice si dice “sicuro che la seria e obiettiva ricerca storica saprà valutare nella sua giusta luce, momenti di esaltazione di quel Pontefice, senza dubbio anche momenti di gravi difficoltà, di tormentate decisioni, di umana e cristiana prudenza, che a taluni poterono apparire reticenza, e che invece furono tentativi, umanamente anche molto combattuti, per tenere accesa, nei periodi di più fitto buio e di crudeltà, la fiammella delle iniziative umanitarie, della nascosta ma attiva diplomazia, della speranza in possibili buone aperture dei cuori".

Papa Francesco: "Pregiudizi ed esagerazioni nelle critiche a Pio XII"

La Chiesa - ha ribadito Francesco – “non ha paura della storia, anzi, la ama, e vorrebbe amarla di più e meglio, come la ama Dio!”. Per Bergoglio "la lieta ricorrenza, caduta proprio l'altro ieri, degli ottant'anni che sono trascorsi dall'elezione a Sommo Pontefice, il 2 marzo 1939, del Servo di Dio Pio XII" è stata anche l'occasione per rendere omaggio "alla figura di quel Pontefice, che si trovò a condurre la Barca di Pietro in un momento fra i più tristi e bui del secolo Ventesimo", una figura che “è stata già indagata e studiata in tanti suoi aspetti, a volte discussa e perfino criticata (si direbbe con qualche pregiudizio o esagerazione)" e che oggi – afferma Papa Francesco - viene "opportunamente rivalutata e anzi posta nella giusta luce per le sue poliedriche qualità: pastorali, anzitutto, ma poi teologiche, ascetiche, diplomatiche".

Museo dell'Olocausto Yad Vashem: "Sia dato pieno accesso"

Sull'apertura degli Archivi Vaticani è intervenuto anche il Museo dell'Olocausto Yad Vashem che "si compiace" della decisione: "Per anni - afferma un comunicato - abbiamo fatto appello per la loro apertura, cosa che consentirà una ricerca obiettiva e aperta, nonché un discorso comprensivo sulle questioni collegate alla condotta del Vaticano in particolare, e della Chiesa cattolica in generale, durante l'Olocausto". Yad Vashem "si aspetta che ai ricercatori sia dato pieno accesso a tutti i documenti archiviati".

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