Fespaco, 50 anni di cinema africano

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Alessia de Luca

Fespaco

Mentre a Hollywood si assegnano le celebri statuette, gli 'Oscar' del cinema africano compiono 50 anni. A Ouagadougou è tutto pronto per i festeggiamenti. 

Il 24 febbraio si terrà la cerimonia per l'assegnazione dei Premi Oscar 2019. Un evento atteso e seguito a livello globale. Ad altre latitudini e lontano dal clamore di Hollywood, negli stessi giorni, il cinema africano festeggia mezzo secolo di storia e lo fa nella cornice più prestigiosa per la settima arte nel continente: il Fespaco (Festival Panafricano del Cinema e della Televisione) in programma nella capitale del Burkina Faso dal 23 febbraio al 2 marzo.

“L'idea di una settimana dedicata ai film e alle produzioni cinematografiche continentali è nata nel 1969, dall’osservazione del fatto che il pubblico africano non conosceva le creazioni dei suoi figli” ricorda Alimata Salembéré, già Ministro della Cultura burkinabé. “Allora le pellicole africane venivano proiettate in contesti ristretti e nelle sale degli ustituti di cultura a cui avevano accesso solo persone facoltose”.

Il programma della 26esima edizione – che coincide con il cinquantenario del festival biennale – si compone di una selezione di 20 lungometraggi in competizione per il premio principale e oltre 200 film da 16 paesi proiettati in 450 sale. Per l’occasione, Ouagadougou si prepara ad accogliere 100.00 spettatori e circa 5000 tra impiegati e lavoratori del settore.

I film in concorso si contenderanno lo stallone d’oro di Yennega -  il corrispettivo della statuetta assegnata dalla più famosa Academy di Hollywood - per cui si è valso il soprannome di “Oscar del cinema africano”. 

Tra i temi trattati dai film in concorso, emigrazione irregolare, bambini soldato, rivolte, disoccupazione. “L’obiettivo dichiarato del Fespaco è distribuire immagini dell’Africa, dall’Africa e per l’Africa” spiega  Ardiouma Soma, delegato generale della manifestazione, secondo cui negli ultimi anni il cinema africano si sta facendo apprezzare anche nei festival e concorsi internazionali coma mai prima d’ora.

In cinquant’anni di storia sono 23 gli Stalloni d’oro di Yennega conferiti. A guidare la lista dei paesi vincitori c’è il Marocco, con quattro statuette, seguito da Mali, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Mauritania e Senegal. L’invitato d’onore di quest’anno è il Ruanda, il cui governo ha sviluppato una politica di sostegno al cinema e riaperto sale cinematografiche chiuse per mancanza di fondi. Un incoraggiamento a seguirne l’esempio per gli altri stati africani.

 

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